Laboratorio della felicità: idee dal basso
Laboratorio della felicità:
idee dal basso per migliorare la nostra comunità
Fai sentire la tua voce
L’IDEA
Chi di voi conosce la “lista di Alice”? Alice è una sfortunata adolescente che gravemente ammalata, consapevole di non poter vivere abbastanza, ha voluto mettere i sogni in nero su bianco, sottolineando che l’elenco che ne nascerà sarà in costante evoluzione. Alcuni sogni resteranno nel cassetto. Altri si realizzeranno.
FESTIVAL DELLA FELICITA’
La storia di Alice è stata il nostro spunto. Lo abbiamo abbinato al Festival della Felicità, chiedendoci: perché non creare sul nostro pu24 un forum permanente, diviso per aree tematiche, dove poter inserire proposte concrete e realizzabili, che si possono realmente attuare o che magari possono servire da spunto a iniziative future? Proviamoci.
LA DOMANDA: COSA TI POTREBBE RENDERE FELICE?
Rispondi a questa domanda legandola, però, al territorio in cui vivi. Cosa ti potrebbe rendere felice? Hai un’idea che potrebbe cambiare, in meglio, la vita del tuo paese o più semplicemente la tua vita? Raccontacela inserendo un tuo COMMENTO qui sotto, specificando quanti anni hai e che cosa fai nella vita. Fai sentire la tua voce.
ESEMPI
Chi sono: Marco, 22 anni, studente universitario
La felicità nella mia provincia è: avere uno spazio dove poter fare gratuitamente le prove con la mia band musicale…
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Chi sono: Elisa, 20 anni, commessa
La felicità nella mia provincia è: che a Pesaro nascano nuovi locali notturni dove potersi divertire…
Roberta, 30 anni, impiegata
La felicità nella mia provincia è: che Trenitalia si accorga che a Pesaro a certe ore siamo come isolati, servono più collegamenti e fermate dei Treni.
La Felicità nella mia Provincia è: Poter essere orgoglioso di viverci !!!
E quindi ti senti felice o infelice?
Be’…. Io sono felice di viverci !!!! Credo che avere un ottimismo e stare bene con me stesso mi aiuta ! Cerco tutti i giorni di comunicare la mia felicità partendo dal piccolo cercando di trasmetterla !!! Quando allo di una cosa penso il massimo obiettivo e anche se ne raggiungo un pezzo sono felice. Cerco poi di andare oltre perché sono felice. Se non dovessi raggiungerlo non mi arrendo…. Credo che l’ottimismo è il profumo della vita !!!! Io vivo in Apecchio e sono felice perché se voglio ho tutto !!!!
Simone, 19 anni, studente
La felicità nella mia provincia è: avere la possibilità di trovare lavoro, grazie ai miei studi e al mio merito reale, senza vedermi passare davanti il raccomandato di turno. Mi piacerebbe che le istituzioni spiegassero meglio, quando ci sono dei fondi o dei concorsi, come funzionano e come ci si deve rapportare. Magari creando un canale di riferimento sempre attivo. Insomma, mi piacerebbe una territorio dove vivo ancora più trasparente e giusto.
Lorenzo Chiavetta, 25 anni, stagista.
La felicità nella mia Provincia (Roma) è che i mezzi pubblici funzionino come si deve.
E che nella nostra i treni vengano ripristinati…
Micol, 28 anni educatore.
La felicità nella mia provincia di Pesaro è: La possibilità per le mie amiche disoccupate ,che ora vivono a Roma, di trovare un lavoro qui vicino ai loro familiari e amici. La circolazione di mezzi pubblici accessibili a tutti gli utenti diversamente abili. Partecipare ad un corso di LIS ( lingua italiana dei segni) nella mia provincia.
Gianna, 35, commessa
La felicità potrebbe essere sfruttare meglio la Baia Flaminia, creando come ai tempi dello Young Week, un polo estivo del divertimento con bancarelle, magari creando un paio di chioschi-bar, un piccolo palco e, in generale, considerando di più una delle zone a mio avviso più belle di Pesaro e della nostra provincia…
Marco, 33 anni, geometra
La Felicità nella provincia di Pesaro e Urbino è avere delle strade migliori, come una Montelabbatese a 4 corsie e una rotatoria alla Madonnina di Muraglia.
la felicità nella nostra provincia sarebbe trovare un lavoro part-time (parola scomparsa o quasi dal vocabolario) che mi permettesse di guadagnare qualcosa ma di godermi anche la crescita del mio bambino … perche poi alla fine è lui la mia vera e profonda felicità!
Fabrizia, 27 anni, molto precaria
una bella parte di Fano sarebbe felice se, sulla Statale Adriatica, in direzione Marotta, venissero realizzati due sottopassaggi. Basterebbe poco: incentiverebbero la circolazione in bicicletta e a piedi verso la zona mare della Sassonia da parte di tutte le fasce d’età. Il ponte parabolico esistente non si può vedere ed è di una scomodità e pericolosità più unica che rara.
Lillo, 26 anni, contratto a termine
ho scoperto una provincia ricca di rievocazioni storiche e di storia, sarebbe bello trovare la maniera per farle conoscere ancora meglio a tutta l’Italia trovando la maniera di promuoverle, come vero e proprio turismo mirato. Sono sicuro che magari, anche solo per un breve periodo, vista la partecipazione che ho notato negli anni passati, potrebbero creare posti di lavoro… Ciao
Paolo, 24 anni, disoccupato
La felicità è trovare un lavoro, magari decente. Per il resto mi accontenterei che a Fano mettessero apposto le strade e dessero una sistemata alla viabilità: via Roma è costantemente bloccata, io sto in macchina di più e inquino e consumo di più.
Giorgio, 28, precario
La Felicità, anche nella nostra provincia, è avere un lavoro stabile. Lo capisce anche uno stupido che con un lavoro sicuro ci si azzarda anche a spendere di più, a comprarsi (a rate) l’auto, ad andare a cena fuori, a comprare un paio di jeans. Senza un lavoro stabile non sai mai fino a quando ti dovranno bastare i soldi che hai (se li hai) e quindi non li spendi. A forza di favorire certe aziende, non si capisce che sono proprio queste aziende a segarsi il ramo su cui sono appoggiate, perché se la gente, la maggior parte delle persone, non spenderà più chi comprerà poi i prodotti di queste stesse aziende?
Marta, 31, impiegata precaria
La Felicità, anche nella nostra provincia, è dare la possibilità a tutti di potersi creare una famiglia. Ho letto la vostra intervista a Laura, la ragazza di Pantano a cui le banche non davano il mutuo, e mi ci sono rivista in pieno. Spero che il nuovo art.18 venga aggiustato: nella mia fabbrica, pesarese, una delle più rispettabili a livello di nome, mi pagano per 7 ore e alla faccia della crisi da mesi ne lavoro ogni giorno 10. Gli straordinari non me li pagano mai. E guai a fiatare, perché altrimenti sarei la prossima a finire in cassa. Ve lo immaginate cosa accadrà con il nuovo articolo 18? Quante minacce silenziose dovremmo subire? Ribellarsi? Impossibile. Perché la disperazione e qualche collega che accetta sempre, sempre per la disperazione di non perdere il lavoro, c’è sempre. E loro continuano con il loro gioco. Ma in che mondo viviamo?
La felicità nella mia provincia è…. se abolissero la provincia e con i soldi risparmiati si finanziassero i giovani che decidono di coltivare la terra. E si demolisse tutto il cemento inutile. Una provincia felice è quella che dice STOP AL CONSUMO DI SUOLO!!!!
(Tonino Guerra ci ha lasciato il testimone di difendere la Terra e avere devozione per la sua Bellezza)
Giovanni, 39, docente precario.
Grazie per il tuo intervento, Giovanni. Il tuo è un ottimo punto di vista e va in una direzione che nessuno, prima di te, aveva rilevato. Anche noi crediamo e vogliamo che i costi della politica vengano tagliati, dimezzati, diminuiti al massimo però bisogna ricordare che è stata la nostra Provincia a muoversi, in prima fila, per andare a Roma a richiedere i soldi per i danni che il “nevone” ha causato agli agricoltori e non solo. Immagina se non fosse esistita: pensi che da Roma qualcuno si sarebbe interessato del nostro territorio?
Nel mio comune, ma anche in quelli limitrofi, vorrei che si potesse avere una pista ciclabile e anche pedonale dove si possa camminare in pace, senza paura di essere travolti, potendo anche fare due chiacchiere con la gente che incontri, anziché dover urlare perché siamo sopraffatti anche dall’inquinamento rumoroso. Abito a Calcinelli di Saltara. Forse impareremo a muoverci in maniera più salutare ed economico!
Credo che nella nostra provincia, promotrice di questa iniziativa i cui risvolti sono molteplici specialmente nella sfera sociale, vietare il gioco nei locali pubblici di quelle macchinette infernali che mangiano soldi, rovinano la povera gente, sono ineducative per i giovani e attirano gli interessi della malavità.
Ci trovi perfettamente in linea con la tua analisi.
Vincenzo, 51 anni – impiegato
Non abito nella vostra provincia ma in quella di Napoli.
Conosco la vostra provincia per motivi turistici e sono stato soddisfatto per i servizi e per l’accoglienza.
Ho avuto contatti con il presidente della provincia Matteo Ricci che seguo con interesse per le sue idee, a volte un po … bizzarre, ma con la determinazione necessaria per sottoporle al giudizio della collettività per verificarne l’utilità.
La ‘Felicità’ non ha limiti territoriali e il benessere sociale non si misura solo con il ‘reddito’ ma anche dalla ‘soddisfazione’ di vivere in un ‘territorio’ che gratifichi le proprie ‘esigenze’ di vita e generi nella persona ‘orgoglio’ di appartenenza a quel territorio.
Per quanto riguarda la mia provincia, ritengo debba essere maggiormente sentito il ‘rispetto’ per la tutela del nostro territorio, sia da parte degli enti locali, un pò … assenti, sia da parte di un minoranza di cittadini che con il proprio atteggiamento ‘dequalifica’ il territorio al punto di desiderare di … andare via.
Ritengo indispensabile ‘investire’ sul RISPETTO della persona, dell’ambiente, dando ‘opportunità’ per migliorare continuamente la ‘qualità’ di vita collettiva, che è il VALORE aggiunto che fà la ‘differenza’.
Cordialmente
Vincenzo
Rispetto a 360°, bel concetto. Sempre più spesso dimenticato, purtroppo. Grazie, Vicenzo, per averlo ricordarto
alessandra 33 anni:
sarei davvero felice se noi, gente comune, non venissimo più etichettati come “il basso” della società. Soprattutto se confrontati ad un “Alto” che di veramente alto ha solo il reddito. Per il resto buona iniziativa a tutti!
Cara Alessandra, il termine “dal basso” non vuole essere un’etichetta riduttiva. Anzi. E’ solo una comune denominazione che si usa, in questo genere di iniziative, che sfruttano la potenza e la rapidità del web, per inquadrare la dimensione quotidiana, attiva e sostanziale della partecipazione alla vita sociale. Quella che ci proponiamo di coinvolgere in questo nostro piccolo esperimento, dando la possibilità a chi solitamente non può per vari motivi, di far sentire costruttivamente la propria voce lanciando, dal “basso”, idee che possono raggiungere “l’alto”. Tutto qui.
Per quale ragione il mio precedente commento alla risposta dell’amministratore al post di Alessandra non è stato pubblicato?
Mattia, 34, ricercatore
Interessante iniziativa. La ricerca della felicità, nella nostra provincia, può avere più strade. L’importante è non fermarsi mai e ricercare quelle strade. Qualunque esse siano. Sia interiori, sia esteriori. Io mi accontenterei della trasparenza in ogni scelta istituzionale, che ogni decisione venisse spiegata a chiare lettere e, dove possibile, coinvolgendo la gente con delle consulte come già avviene in alcuni singoli comuni.
Lorenzo 27 anni laureando in Economia
La felicità è pagare di meno la benzina e finanziare, al massimo, progetti per ricercare un migliore utilizzo delle energie alternative.
Mettiamo poi, per esempio, incentivi per le auto elettriche. Mettiamo veri incentivi per le auto a metano o gpl. Diamo un segnale di rottura rispetto al resto d’Italia. Facciamo partire da Pesaro e Urbino una rivoluzione eco: sia economica che ecologica.
Gabriele 54 anni Impiegato
La felicità per me sarebbe che la mia Provincia fosse conosciuta da tutti come la patria della solidarietà e dell’integrazione .Vorrei iniziative e manifestazioni mirate in questo campo, che intacchino quella scorza di individualismo e menefreghismo che spesso caratterizza la nostra popolazione….vorrei sopratutto che i giovani, gli studenti delle scuole medie e superiori, piuttosto che ubriacarsi e farsi canne, scegliessero la strada della socializzazione, della conoscenza e delle idee, che mettessero a frutto le loro incredibili energie . Ci son tante cose da fare, tanti esempi da proporre…ecoo questo vorrei…che la nostra Provincia portasse sul suo palcoscenico gli ESEMPI…..ce ne sono in tanti campi e sono tanti….
Grazie!