15 giugno 2018
Il miglior tempo di Jorge Lorenzo nel secondo turno di libere della MotoGp in Catalunya è imbarazzante. Molto imbarazzante. Soprattutto per i vertici di Ducati i quali, dopo la strepitosa vittoria ottenuta dal Magnifico al Mugello, incassano un altro “cazzottone” nella bocca dello stomaco rifilato senza pietà – e con tanta forza – dal pilota spagnolo.
Hanno lasciato in passato – in quel di Borgo Panigale – andar via un altro pilota vincente : non hanno imparato nulla dalla Storia. Lo avevano fatto con Stoner: l’australiano passò alla Honda e, in sella alla moto giapponese, vinse un altro titolo Mondiale.
Anche Lorenzo andrà in Honda. Non è un dettaglio trascurabile. Si perché lui, Jorge, ovvero quel pilota che quasi tutta la stampa italica aveva dipinto come “ debole di testa”, antipatico, scontroso, addirittura ruba stipendio è un Campione. Con la maiuscola. Come Stoner.
Imbarazzante la prestazione di oggi del Magnifico Lorenzo anche per i “giornaloni alliscia groppe del bisunto del signore”. Avevano ipotizzato, dalle loro colonne, che Lorenzo il Magnifico avrebbe potuto nel 2019 non trovare una sella. Affermavano (sic!) che sarebbe potuto restare “col cerino” in mano. Lo scrivevano anche nei titoli. Non solo nei pezzi. Ma li capiamo perché Lorenzo ( per loro) ha una grande colpa: ha vinto tre titoli Mondiali in Moto Gp battendo, in sella alla stesa moto, il loro beniamino. Praticamente ( per loro e non sono pochi), Jorge è colpevole di Lesa Maestà
Ma non solo: da quando “Giorgio” ha abbandonato la Yamaha la M1 non va più cosi forte come un tempo e, quello che ( i “giornaloni”) dipingevano come un grande collaudatore, si è trovato in difficoltà. Così tanto in difficoltà che un esordiente francese che “non è proprio capace”, spesso ha fatto meglio.
Ma il cronometro non perdona, come la Storia. Basta attendere. La Storia e il cronometro fanno il loro corso. E non perdonano. Lorenzo il Magnifico, infatti, è riuscito dove “ il pupillo” ha fallito: Jorge ha vinto una gara iridata con la Ducati. Si ha vinto. Che poi Lorenzo lo abbia fatto, abbia primeggiato, all‘ex “Mugiallo”, brucia di più. Anche perché una vittoria non è una pole position: è una vittoria.
Nel 2018 la Moto Gp sul tracciato del Mugello è “terra di Lorenzo il Magnifico”. E oggi, 15 giugno 2018, Jorge ha siglato nelle secode libere il giro veloce. Altra prestazione – mettere dietro tutti nelle libere – non riuscita nel il 2010 e nel 2011 a colui che allora cavalcava una Ducati.
Per non farsi mancare nulla, Lorenzo oggi ha dimostrato di avere anche un gran bel passo. La gara è domenica certo, ma intanto va bene così. Domani le qualifiche: altro giro altro regalo? Vedremo ma intanto al primo posto della classifica odierna campeggia Jorge Lorenzo, il “quasi appiedato” ingaggiato in un baleno dalla Hrc, dalla scuderia della casa motociclistica più grande del mondo.
Per chiudere in bellezza un saluto affettuoso alla dirigenza Ducati: buon fine settimana.
Mi piace è molto questo pezzo ..Ottimo Brusco
Troppo forte e chiaro hihihihihi
Geazie a me è PIACIUTO scriverlo
Grande Brusco!
I contenuti su Lorenzo, che condivido essere un grande pilota, sono utilizzati dal Sig. Bruscolini, solo come comparazione per l’ennesimo attacco al “bisunto del signore”.
Leggendo sempre volentieri gli articoli sulle moto di questo quotidiano online, sorge spontaneo il sospetto che ogni articolo debba consumare una sorta di vendetta personale e/o di rivalsa per torti subiti. Prescindendo dal fatto che sua Maestà possa stare più o meno simpatico, ognuno la pensa come crede, questo agire va, purtroppo, a discapito della qualità dell’articolo. Cordialmente.
La Yamaha mette la sua pubblicità sulle ” mie opinioni”.Non male!
Anche Lorenzo andrà in Honda. Non è un dettaglio trascurabile. Si perché lui, Jorge, ovvero quel pilota che quasi tutta la stampa italica aveva dipinto come “ debole di testa”, antipatico, scontroso, addirittura ruba stipendio è un Campione. Con la maiuscola. Come Stoner.
No Brusco non è andata così
Lorenzo ha fallito in Honda a differenza di Stoner che ci ha vinto il mondiale