Il saluto di un capitano vero. Il “lungo grazie” di Claudio Labriola alla Vis e ai suoi tifosi

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22 luglio 2016

LETTERA

La lettera di Claudio Labriola ai suoi tifosi tratta dalla sua pagina Facebook (cliccare sull’immagine per leggerla)

PESARO – Una lettera scritta di pugno, con penna rossa volutamente su sfondo bianco. E poi “postata sulla sua pagina Facebook” per salutare una città, una tifoseria, una maglia che gli è rimasta nel cuore. E dove il titolo in calce “Grazie Pesaro” dice tutto nell’assoluta semplicità delle sue due parole. Così Claudio Labriola saluta la Vis Pesaro. Saluta un grande uomo e un leader, ancor prima che un ottimo giocatore. Saluta il capitano di una delle stagioni più particolari della recente storia biancorossa. La stagione della rinascita dalle ceneri.

Quella iniziata con una retrocessione in Eccellenza e una sorta di “sentirsi in debito” da parte di Labriola verso i tifosi per un fallimento sportivo in cui era l’ultimo dei colpevoli. Quel sentimento che gli fa scegliere Pesaro senza guardare la categoria nemmeno per un secondo. Poi la grazia del ripescaggio, le incertezze di un rimescolamento societario e gli incubi di un fallimento-bis trascinatisi per tutto il girone d’andata. Ma poi azzerati con un girone di ritorno straordinario. Che è valso molto più di una salvezza. E’ valso un nuovo innamoramento con una piazza che oggi – a voler essere venali – misura il suo affetto con una quantità di abbonamenti che non si vedeva dalla promozione in C1.

Claudio Labriola è stato capo e coda della stagione appena trascorsa: segnando il primo gol in una surreale partita ufficiale che non risulterà in alcun almanacco: quella vinta in casa ad agosto scorso per 0-1 in casa dell’Atletico Gallo Colbordolo. Ovvero nella Coppa Italia di un’Eccellenza che la Vis non giocò mai grazie ad un ripescaggio che fece carta straccia di quella giornata al Gallo di Petriano. Poi Labriola è stato anche coda del campionato segnando l’ultimo gol della stagione nel derby col Fano. Non una partita qualsiasi, né un goleador qualsiasi. Un’esultanza che, a distanza di due mesi e mezzo, diventa il suo commiato dal Benelli.

Contro il Fano l'ultimo gol e l'ultima partita di Labriola a Pesaro

Contro il Fano l’ultimo gol e l’ultima partita di Labriola a Pesaro

E alzi la mano chi, al Benelli, non avrebbe ancora voluto Claudio Labriola? Pochissimi tra la tifoseria, ancor meno fra i compagni di squadra. Ma il calcio è ed è sempre stato questo e ogni scelta può ritenersi legittima. A maggior ragione quella di una società che ha in Marco Ferri il primo tifoso ancor prima che il maggior azionista. Claudio Labriola lo sa e lo trasmette nella sua lettera. Dove non ci sono mugugni, ma solo ringraziamenti. “Perché – scrive – l’affetto che ho ricevuto in questo anno e mezzo (ma soprattutto in questi due mesi di stallo) per me valgono più di un campionato vinto o di qualsiasi gratificazione economica“.

Ciao Claudio, ti aspettiamo al Benelli. O da più applaudito degli avversari, o da tifoso quale sei.

Un commento to “Il saluto di un capitano vero. Il “lungo grazie” di Claudio Labriola alla Vis e ai suoi tifosi”

  1. Elvis scrive:

    Grande capitano coraggioso, grande giocatore, ma sopratuttopensavo GRANDE ” PERSONA “. Più volte ho pensato di telefonarti, ma poi pensavo, aspettiamo domani che magari leggo nel sito della società che ha firmato il rinnovo. Così purtroppo non è stato, ma per la stima e l’amicizia non c’è bisogno della firma. In bocca al lupo per i campionati che verranno. Sei sempre nei nostri cuori , a presto Elvis

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