3 gennaio 2014
PESARO – Si è chiuso il 2013 e per la Vuelle non è stato un anno entusiasmante, con sole 10 vittorie su 30 partite disputate da gennaio a dicembre, che la pongono al penultimo posto nella speciale classifica relativa al solo anno solare, davanti alla sola Biella che poi a maggio è retrocessa in Legadue. Se poi valutiamo questa stagione agonistica le cose sono andate ancora peggio, con due sole vittorie su tredici incontri e l’Adriatic Arena che non è mai stata violata dalla truppa di Dell’Agnello, dato quantomeno curioso, ma che si può giustificare con lo scarso utilizzo dell’impianto della Torraccia durante la settimana per gli allenamenti, causa manifestazioni varie e risparmi sull’affitto della struttura, che fanno mancare quei punti di riferimento che spesso i tiratori usano per automatizzare le loro conclusioni e che finiscono spesso per agevolare i giocatori ospiti che si ritrovano a giocare in un ambiente tutto sommato tranquillo, dove il tifo dalle tribune fatica ad arrivare per la lontananza dal parquet.
E non sarà semplice sbancare l’astronave di Via Gagarin in questo primo incontro del 2014, perché a far visita alla Vuelle arriva una delle cinque capolista, forse la più inattesa ma che merita di guardare momentaneamente tutti dall’alto in basso per il valore delle avversarie battute finora, con diversi scontri al vertice vinti con autorità come l’ultimo di domenica scorsa contro i campioni d’Italia della Montepaschi.
Trovare cinque squadre in testa alla tredicesima giornata è un’anomalia statistica che se da un lato vivacizza un campionato che comunque tende sempre di più a livellarsi verso il basso, dall’altro lato complica le cose alle squadre in lotta per la salvezza come Pesaro, che non possono contare su un paio di squadre schiacciasassi come nelle stagioni scorse che finivano la regular season con al massimo cinque o sei sconfitte, solitamente negli scontri diretti tra formazioni da playoff e che con le “piccole” non si concedevano distrazioni, in questa stagione invece non sono tante le partite con il pronostico completamente chiuso e specialmente quando le “big” sono impegnate in trasferta non sono rare le sorprese, come testimoniano le due vittorie di Cremona ottenute contro Sassari e Cantù.
Brindisi è una formazione solida con un settore esterni di prim’ordine, ma che sotto i tabelloni potrebbe concedere qualcosina, servirebbe un O.D. Anosike finalmente servito con continuità per caricare una batteria di lunghi pugliese non lunghissima e con minor tasso tecnico del nigeriano, speriamo in un Andrea Pecile in ripresa dopo il forfait di Bologna, in attesa dell’arrivo del famigerato play titolare che la Vuelle non ha mai avuto in questa stagione.
LA PARTITA DELLA SETTIMANA
VICTORIA LIBERTAS PESARO (4 punti) – ENEL BRINDISI (18 punti)
Domenica 5 gennaio – ore 18.15 – Adriatic Arena di Pesaro
L’AVVERSARIA DELLA SETTIMANA
E’ il play Jerome Dyson l’uomo più pericoloso dell’Enel, in un reparto stranieri completo e con tanti giocatori che non sfigurerebbero anche nelle coppe europee per la loro esperienza e valore, ad aiutare Dyson in cabina di regia c’è il trentenne Ron Lewis, guardia con un tiro alterno ma bravo a riempire gli spazi nei tanti contropiedi orchestrati da Brindisi, l’ala Michael Snaer sta pagando il suo anno da rookie, anche se nelle ultime uscite sembra in crescita, mentre sotto i tabelloni, tagliato il nigeriano Aminu, si è conquistato il posto di titolare Delroy James, 203 cm in un fisico non proprio da pivot puro, ma in grado di non sfigurare nelle lotte dentro l’area colorata, con il bosniaco Todic pronto a dargli una bella mano, soprattutto a rimbalzo.
Coach Piero Bucchi può contare anche sull’esperienza di Massimo Bulleri, veteranissimo del nostro campionato in un reparto esterni completato da Folarin Campbell e dal capitano Matteo Formenti, mentre il lungo Andrea Zerini sta conquistando sempre più minutaggio.
IL MOMENTO DELLA SQUADRA
Siamo sempre in attesa del playmaker, nonostante le smentite di rito, in una settimana che ha visto Peppe Poeta accasarsi in Spagna alla corte di Sergio Scariolo, ma l’ex bolognese non è mai stato nei piani della dirigenza biancorossa, anche perché con il suo stipendio mensile la Vuelle ci paga uno straniero da qui fino alla fine della stagione, ma mentre Pesaro è ancora ferma in attesa degli eventi, le dirette concorrenti stanno cercando di rimediare agli errori estivi, con Cremona che ha appena tesserato il lituano Zavackas al posto del deludente lettone Kalve e Montegranaro che è in procinto di firmare il ceco Kudlacek, dopo la partenza di Mardy Collins all’Olimpiacos. Senza soldi in cassa, la priorità rimane quella di piazzare Alvin Young in Legadue, con Firenze e Casalpusterlengo interessate all’ingaggio della 38enne guardia, ma i venticinquemila euro di stipendio rimasti da qui a maggio sono ritenuti eccessivi e si sta trattando su cifre inferiori, con il piccolo problema che non sarà semplice trovare con la stessa cifra un playmaker in grado di fare la differenza, perché comprare qualcuno tanto per farlo non avrebbe alcun senso, qui serve un play in grado di far compiere un salto di qualità ad un gruppo che non ha trovato un leader al suo interno, ruolo che nei piani estivi doveva essere ricoperto da Alvin Young, di giocatori con punti nelle mani ce ne sono tanti in giro (Ravern Johnson docet), di Rok Stipcevic ce ne sono molti meno.
Il mercato propone Taylor Rochestie, con Siena che dovrà decidere se darlo in prestito (opzione gradita alla Vuelle) o venderlo in maniera definitiva, mentre l’interesse della società di Largo Ascoli Piceno per il sutorino O.J. Mayo è sempre vivo, anche se a Montegranaro hanno appena pagato gli stipendi di novembre e le acque si sono momentaneamente calmate, l’unica certezza è che contro Brindisi non ci saranno novità e con Cremona impegnata in casa contro Caserta, mina vagante del campionato capace di vincere di venti a Siena per prenderne venticinque in casa la domenica successiva da Sassari, c’è il serio rischio di rimanere da soli all’ultimo posto.
IL DUELLO CHIAVE
O.D. Anosike vs Delroy James
Entrambi alti 203 cm, ma mentre il pesarese ha sempre giocato da centro e anche in Italia sta dimostrando tutto il suo valore, il brindisino è la classica ala grande chiamata per necessità di squadra a trasformarsi in pivot, ruolo che sta ricoprendo con buona applicazione tecnica.
UN PO’ DI NUMERI
Statistiche individuali
Elston Turner terzo nei minuti giocati, quarto nei punti realizzati e nelle palle perse, Bernardo Musso quinto nelle palle recuperate, Marc Trasolini settimo nella percentuale ai liberi, O.D. Anosike primo nella valutazione, nei rimbalzi, quarto nei minuti giocati e quinto nei falli subiti, Andrea Pecile ottavo nella percentuale dalla lunetta.
Statistiche di squadra
Pesaro prima nei punti subiti, ultima negli assist e nella percentuale da tre, penultima nella valutazione e nella percentuale ai liberi, seconda nei rimbalzi offensivi e nei falli subiti, quarta nei rimbalzi totali.
Precedenti:
Pesaro e Brindisi si sono affrontate 20 volte: 14 i successi della Vuelle, 6 quelli di Brindisi.
Curiosita’ statistiche individuali:
Realizzatori: Turner (Pesaro) 17,2 punti ; Dyson (Brindisi) 16,8 punti media
Rimbalzisti: Anosike (Pesaro) 12,4 ; James (Brindisi) 7,6 rimbalzi media
In classifica:
Pesaro 4 punti
Brindisi 18 punti
Prossimo turno:
Venezia vs Pesaro
Brindisi vs Sassari
News da Pesaro:
Tutti a disposizione di coach Dell’Agnello.
Iniziative collaterali:
Nell’intervallo lungo l’iniziativa “ Curvet 4 Social “
Raccolta fondi AVSI
Notizie utili:
Dalle 16.15 di domenica ai botteghini Adriatic Arena prevendita biglietti Pesaro vs Brindisi
Radio e tv:
Diretta su Radio Citta’ e Radio Arancia per l’ intera Regione Marche.
Diretta sul sito www.radiocitta.it
Differita su Tvrs lunedi’ ore 21.00, canale 11
Inutile farsi illusioni. Battere Brindisi è pura utopia e la Vuelle purtroppo si sta dimostrando
un’accozzaglia sconclusionata di numeri messi a caso in mezzo al campo. Dell’Agnello se
potesse tornare indietro non accetterebbe mai la panca biancorossa, perchè mai come ora
è consapevole che salvarsi con una squadra simile è praticamente impossibile. Non vedo
infatti formazioni peggiori della nostra, le stesse Cremona e Pistoia hanno qualcosa più dei
biancorossi e se non altro hanno in squadra almeno un playmaker degno di questo nome.
Noi abbiamo riciclato due cariatidi a fine carriera, ormai dimenticate dagli year book cestistici
e degni soltanto delle squadre minori. Traini è nuovamente rotto e non ci sono euro per
tesserare un’altra “mente” che sappia far giocare la squadra. Il destino è segnato, rassegnamoci
alla delusione e ad una probabilissima retrocessione che segnerà la fine del basket ad alto
livello nella nostra città e la fine, finalmente della scandalosa astronave. A meno che le sorelle
minori Loreto e Pisaurum(attualmente in Dnc) non facciano il miracolo di far imìnnamorare
gli appassionati di basket.