di _
2 dicembre 2013
Simone Grotzkyj Giorgi
Inizio questo mio primo articolo ringraziando PU24 per avermi proposto questa originale e divertente idea di scrivere di persona un articolo tutto mio, sperando di rendere queste righe di piacevole lettura.
Per fare un resoconto di questo 2013 devo partire dal gennaio scorso, quando a poco più di un mese dall’inizio della stagione ho avuto la fortuna di trovare l’appoggio dal mio sponsor IFB (International Financial Brokers) il quale si è impegnato a coprirmi il budget per la stagione, e di questo gliene sono davvero molto grato. Chiuso il contratto con il team Pedercini rimaneva lo scoglio più grande, e cioè quello di salire da una piccola Moto3 di 75kg e 50cv di potenza a una Superstock 1000 di 175kg e 200cv di spinta. In precedenza alla prima tappa ad Aragon ho avuto la possibilità di provare la moto solo ad Imola e la prima impressione è stata incredibile, da una parte ero praticamente incredulo che un mezzo “di serie” a due ruote potesse andare così forte e dall’altra mi sentivo una “iniezione spinale” di adrenalina ogni volta che aprivo il gas (confermata anche dalla “mostruosa” velocità di 326km/h raggiunti a Monza).
Ora a stagione finita sorrido nel pensare che alla prima gara, non riuscivo a dare tutto il gas nemmeno in rettilineo, mi sembrava di cavalcare un toro impazzito! Siamo partiti che accusavamo distacchi importanti, nella prima gara direi imbarazzanti, ma grazie al grande impegno del team Pedercini, che ha lavorato tanto per darmi una moto di mio gradimento, e dopo aver lavorato molto sulla mia guida, siamo arrivati nel finale di stagione a lottare costantemente per la top-ten, con distacchi spesso inferiori al secondo dalla vetta. Le difficoltà più grandi che ho incontrato in questa stagione sono state la gestione delle derapate, completamente inesistenti nella 125/Moto3 e la gestione dell’elettronica che fino ad ora non avevo conosciuto così a fondo, essendo parte fondamentale per la guida di una moto con 200cv. Ora guardo già al 2014 che sarà per me un anno “di raccolta” vista l’esperienza maturata quest’anno…
Mi sento di dire che il 2014 potrebbe essere il mio anno in Supertstock 1000 perchè ho maturato quella esperienza che mi consentirà di lottare per le posizioni di rilievo in questo campionato spettacolare che, tra l’atro, dal prossimo anno è interamente trasmesso in diretta Tv da Mediaset.
Vai Simone, l’anno prossimo vogliamo il podio!!!!!!!!!!!!
Ce la metterò tutta! E spero di farvi divertire
Quando dici ” mi sembrava di cavalcare un toro impazzito” rendi perfettamente l’idea.
Io di Kawasaki ne ho avute alcune, la prima fu la mitica 500cc tre cilindri due tempi con il freno anteriore a disco. Che libidine quella moto, poi in successione prima la 900 4 cilindri quindi la 1000 Z1R.
In bocca al lupo “Simo” e… diamogli del gassssss
Grazie mille, un mega crepi il lupo! Mi sarebbe piaciuto veramente tanto poter guidare una 500 due tempi, ma non ne ho mai avuto la possibilità ahimè! Ciaooo
Bello sapere come ragiona un pilota e cosa prova: Simone nel tuo racconto abbiamo colto molte cose belle, la razionalità, la paura, la gioia per esser riuscito non senza difficoltà a domare il toro. Una buona buona idea quella di raccontarsi perchè da fuori, dalle tribune, non sempre si coglie quello che provate in pista. Ciao da B che tiene aperto (Bta)
Un grosso in bocca al lupo come a tutti i giovani piloti nostrani che saranno impegnati la prossima stagione.Non manchero’ di seguirti in televisione e visto che sei gia’ stato nel mio bar una volta, la prossima volta voglio vederti con una coppa………………….
Ue barista, ma se ci spieghi quale è il tuo bar io e Simone ci veniamo a prendere il caffe e ti prometto che chiedo a Simone una sua foto autografata con dedica x te… ma tu poi la devi appiccicare da qualche parte
Il mio bar e’ il Malu’ Cafe’ in via Gramsci 27 di fronte all’Inps e alla Provincia, e un posto per la foto c’e’ di sicuro, grazie smanettone
grazie a te barista. se Simone rispondi scalda la macchina del caffe….
Hahahahahhahaha per un caffè non mi tiro mai indietro! Allora ci organizziamo e così oltre al caffè colgo l’occasione per conoscere “smanettone” . Invece al “barista”, per la foto non ci sono problemi, te la porto volentieri!!
non vorrei deluderti Simone, sono un vecchio smanettone, ho pochi capelli ma ancora tanta passione per la moto e per la … vita. Quella del motociclista è una vita particolare segnata dal rischio (quasi sempre ragionato) e da dosi massicce di adrenalina che mettono a dura prova il nostro cuore.