24 agosto 2013
PESARO – Una rimpatriata, nella città che può essere definita “dom ruskish”, la casa dei russi. Con tanto di “cantiamo e vogliamoci bene”.
E’ accaduto nel ricevimento che ha celebrato la conclusione della XXXIV edizione del Rossini Opera Festival, nella villa in Strada di San Nicola acquistata dall’oligarca russo Boris Spiegel.
Spiegel prima ha seguito l’opera, da un palco nel Secondo Ordine del Teatro Rossini, oggetto degli sguardi di quelli che avevano saputo chi era quel signore, poi ha aperto le porte di Villa Oliva, la splendida dimora del 1700 appartenuta ai conti Mazza, in seguito agli imprenditori del settore farmaceutico Brilli Cattarini (una sorta di anticipazione), infine alla famiglia Melchiorri, dalla quale ha acquistato l’industriale russo. Evgenya e Boris Spiegel e figli (una – scrive Wikipedia – è l’ex moglie del popolare tenore russo Nikolay Baskov) hanno ospitato autorità (al suo tavolo il sindaco Ceriscioli e il presidente del Consiglio Comunale Barbanti; in quello a fianco il sovrintendente Mariotti), cast de La donna del lago e amici per una cena all’aperto, nel giardino attorno alla piscina. Era prevista la partecipazione di circa 150 invitati, ma qualche decina ha rinunciato causa la tarda ora. La cena è iniziata alle una di notte e si è conclusa quasi all’alba. Un gala a base di pesce, un trionfo di aragoste, scampi, mazzancolle. Chissà quanto è costata la cena? Sempre poco per chi una volta è stato derubato di 280.000 dollari in contanti lasciati nella stanza di un hotel.
con intermezzo musicale, come mostra la fotografia di Dmitry Korchak che dopo avere cantato ne La donna del lago ha fatto compagnia all’imponente padrone di casa. Presente anche un’altra cantante russa, Anna Goryachova, Isabella ne L’Italiana in Algeri.
Peccato che Rossini non abbia composto I russi a Pesaro. Boris Spiegel avrebbe apprezzato.
Buongiorno,
Come traduttore ufficiale presso il Consolato Francese a Milano, nonché autore del romanzo storico “Gioacchino Rossini, Une Jeunesse Foudroyante” pubblicato 2 anni fa in Francia, e ex diplomato di canto del Conservatorio G.Rossini e primo vincitore della Borsa di Studio “Wolframo Pierangeli” nel 1976, con il grande Maestro Mario Melani, non posso che rallegrarmi di fronte a questa notizia, vedendo un mio co-religionario addetto della musica del grande Gioacchino Rossini.
Avrei piacere un giorno poterlo incontrare.
Cordiali saluti
Pierre Levi
Grazie per il suo prezioso intervento dalla redazione di www.pu24.it