PESARO – E’ una favola moderna, ricca di insegnamenti, quella che stanno vivendo a Scoppito, casa dell’Amiternina. Gli aquilani, che domenica riceveranno la Vis Pesaro (ore 15), sono reduci da due promozioni di fila: una scalata sul campo e nella vita, visto che Scoppito fu devastata dal terremoto del 2009 e, fino a pochi mesi fa, lo stadio ospitava la tendopoli di chi, in pochi minuti, in una notte di primavera, si trovò dentro un incubo.
DAL TERREMOTO ALLA VITTORIA
Quello stesso stadio, con manto sintetico, è tornato a nuova vita grazie alle donazioni della Gazzetta dello Sport, del Corriere della Sera, della Uefa e con i contributi della Sanofi Aventis, di Villa Letizia e della padrona di casa, la società polisportiva dilettantistica Amiternina che lo scorso aprile pareggiando con la Rosetana ha conquistato la sua prima promozione in D in 40 anni di storia.
LA STORIA: nel paese di Ponzio Pilato
La società è nata nel 1972 con la denominazione di “Società Polisportiva Scoppito”. Scoppito è un piccolo centro a pochi chilometri da L’Aquila dove risiedono appena 3.000 abitanti eppure la passione per il calcio è molto forte. Negli anni ’80 la società cambia nome divenendo “Società Sportiva Amiternum”. La decisione viene presa dall’allora presidente Ciancarella per raccogliere tutte le energie dei paesi limitrofi intorno a questa società calcistica. Del resto il nome “Amiternum” risuona nella storia dell’Abruzzo e dell’Italia. Si tratta di una città italica fondata dai Sabini e le cui rovina sorgono proprio tra L’Aquila e Scoppito. Città nata addirittura prima dell’età romanica, vennè conquistata dai romani e trasformata in grande centro urbano contando, prima del 200 avanti Cristo, decine di migliaia di abitanti. Divenne centro di potere e vi risiederono alcune nobili famiglia romane. Nell’86 avanti Cristo vi nacque Sallustio, uno dei maggiori storici romani, e leggenda narra che fu città natale anche di Ponzio Pilato, futuro prefetto della Giudea noto per aver processato e condannato Gesù Cristo. E proprio leggenda vuole che il corpo di Pilato, una volta tornato ad Amiternum, fu lasciato insepolto, infilato in un sacco e legato ad un carro di bufali lasciati liberi di peregrinare senza meta. Tale carro sprofondò su un piccolo laghetto ghiacciato dei Monti Sibillini (a 50 chilometri da Amiternum) ancora oggi visitatissimo e chiamato appunto “Lago di Pilato”.
LA STELLA
E’ l’argentino Hernan Rodolfo Molinari, 30 anni compiuti l’11 settembre. Ventinove, invece, sono i gol che ha segnato l’anno scorso in 30 presenze. In questo campionato ha già timbrato 2 reti nelle prime due partite: quella del pareggio last second contro la Recanatese e quello della vittoria al Riviera delle Palme di San Benedetto contro la Samb. E’ argentino di La Plata, ma i nonni sono originari di Parma e lui, da quasi 9 anni, dicono che sia l’incubo delle difese di vari campionati dilettantistici. I numeri, del resto, lo confermano: rapido, brevilineo, spietato. Uscito dalle giovanili dell’Estudiantes, nel 2003, con l’Argentina che tentava di uscire da una crisi economica epocale, ha scelto la via italiana. Tra giocare nella B argentina con stipendi non sicuri, meglio i dilettanti della patria di origine.
In pochi lo ricordano, ma Molinari è passato anche per Pesaro. Era il 2006-2007 e nell’allora Vis 06 di Promozione segnò 5 reti in 10 apparizioni.
FORMAZIONE TIPO:
AMITERNINA (4-3-3): Spacca; Schiano Lo Moriello, Di Francia, Valente, Papa; Federici, Berardi P., Lenart D.; Gizzi, Molinari, Pedalino. Allenatore: Vincenzino Angelone.
QUI PESARO
Abbondanza di scelte per Mister Magi che, per la trasferta abruzzese, recupera sia Alberto Torelli (zigomo colpito duro contro la Maceratese) che Vicini ora in ballottaggio per una maglia da titolare. Possibile che il tecnico pesarese opti per una staffetta tra lo stesso Vicini e il nuovo arrivato Paganelli, in coppia con Cremona, in un 4-4-2 che dovrebbe anche vedere dal primo minuto in campo l’ex Fano Urbinati apparso subito in palla nel suo esordio di domenica scorsa contro la Maceratese. Partenza per Scoppito prevista per sabato pomeriggio.
VOTA L’INIZIATIVA “COLORIAMO LO STADIO BENELLI”
Ha trovato riscontri positivi, sia nel Dg Leonardi che nel sindaco Ceriscioli, l’idea lanciata dalla redazione di pu24: pitturare di biancorosso alcuni settori dello stadio Tonino Benelli (gradinate sopra gli spogliatoi ed ex velodromo, per esempio) e realizzare dei murales che rappresentino la storia della Vis, i suoi calciatori, i suoi allenatori e dirigenti storici con il coinvolgimento di artisti locali e studenti della scuola d’arte. La zona potrebbe essere quella del nuovo ingresso di via Simoncelli, su dei pannelli semovibili fino all’ingresso per la tribuna. Circa 50 metri per raccontare la storia biancorossa. Nei prossimi giorni vi faremo sapere di più. Intanto vi chiediamo di indicarci quali giocatori della storia vissina, secondo voi, sarebbero meritevoli di essere rappresentati al Tonino Benelli. Intanto, vi diciamo i nostri primi cinque: Zanvettor, Nappi, Comizzi (recordman di presenze in maglia biancorossa), Luca Pazzaglia, Ortoli.
Confermo, almeno per quanto riguarda i murales, l’ottima Vs. inizativa.
Bella anche l’idea di far decidere ai tifosi i nomi.
Ad maiora, Leandro Leonardi.
Per quanto l’iniziativa possa essere aprezzabile è un modo per nascondere i veri problemi che ha lo stadio e ritardare quello nuovo!