30 giugno 2012
MARRAKECH – Dato il mio passato decennale da pendolare in treno (tratta Pesaro-Ancona), posso a giusto titolo considerarmi un’esperta di viaggi sulla via ferrata.
Devo confessarvi che viaggiare in treno non mi dispiace e lo preferisco al viaggio in macchina. Posso infatti rilassarmi, dormire, leggere un libro o scrivere un articolo… sempre che non sia in viaggio con i bimbi!
Ora che sto in Marocco, fortunatamente lavoro da casa, ma mi capita spesso di dovermi spostare in altre città e allora prendo il treno.
Allora, siete curiosi? Volete sapere se sono meglio i treni italiani o marocchini?
Beh, se devo dare un giudizio generale direi che si equivalgono, con la differenza che qui il treno costa veramente poco.
Per un viaggio di 250 km, si spendono circa 8 € per la 2a classe e 12€ per la prima!
I treni sono dei vecchi vagoni francesi e, visti i prezzi, conviene viaggiare in 1a classe, perché i posti sono molto più comodi e c’é l’aria condizionata, che funziona 2 volte su 3, ma vale comunque la pena di “scommetterci” qualche euro, viste le temperature esterne!
Certo i treni sono lenti (ritornando all’esempio dei 250 km, ci vogliono 3 ore e ½), spesso in ritardo, ma vogliamo parlare dei treni in Italia?
Ultimamente ci sono stati molti cambiamenti nei treni italiani, ci sono sempre più treni veloci, che però sono costantemente in ritardo e costano come un viaggio aereo.
Qui prevedono l’introduzione dei treni veloci, ma per ora ci accontentiamo degli attuali treni vecchiotti, ma comodi e molto conviviali, perché visto il prezzo abbordabile per quasi tutti i marocchini, ci si ritrovano compagni di viaggio dei più disparati. Dall’uomo d’affari, alla famiglia che si sposta per andare a trovare i parenti, alla nonna che va a trovare i nipoti lontani. E ritrovo atteggiamenti che da noi sono ormai persi, come l’abitudine di condividere con i compagni di viaggio qualsiasi cosa da mangiare e da bere, che sia un biscotto, un sorso di succo d’arancia, un pezzo di panino o una banana!
Carissima…devo notare che c’è sempre una certa approssimazione negli articoli che scrivi…bah…