Verso un futuro green: le aziende che guidano la transizione alla sostenibilità

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1 agosto 2023

2017-03-07Dalla Conferenza di Rio del 1992 il mondo ha cominciato a prendere confidenza con la parola sostenibilità. Un termine che oggigiorno caratterizza il fare e l’agire di tutte le realtà e di tutti i campi. Per intendersi, si parla di sostenibilità anche in contesti extra ambientali. Perché la parola nasce per via della sempre più crescente problematica dell’ambiente. Per problematiche ambientali si fa riferimento ovviamente al cambiamento climatico, lo smaltimento dei rifiuti, la biodiversità, la qualità di acqua ed aria, il buco dell’ozono, la preservazione del paesaggio, l’inquinamento e via dicendo. Si comprende così come sostenibilità abbracci più campi, anche differenti.
Le aziende, dal 1993, hanno dovuto fare i conti con tutte queste drammatiche situazioni. Ieri era meno scontato di oggi, in un contesto in cui la sostenibilità la fa da padrona. Quali sono le aziende più green che oggi operano sul mercato? Ce ne sono diverse, in diversi settori. In Italia ottimi esempi di sostenibilità, coniugata all’innovazione, sono offerti dall’Emilia-Romagna, in particolare nella zona che abbraccia Rimini, Forlì e Cesena. Qui operano aziende che hanno fatto della sostenibilità la propria mission e vision. Tra queste Novomatic Italia, che ha Rimini ha costruito il suo centro di produzione in ottica innovazione sostenibile.

Tra i brand storicamente legati alla sostenibilità, spicca Patagonia, la prima azienda al mondo a produrre indumenti in pile con bottiglie di plastica riciclata e nylon. Un autentico ambassador di sostenibilità in tutto il mondo. A Patagonia si affianca Timberland, azienda che ha avviato l’innovativa campagna “Plant The Change”, per impiantare 50 milioni di alberi entro i prossimi cinque anni. L’azienda peraltro produce pellami provenienti da allevamenti rigenerativi, gomme naturali e tessuti riciclati.

In Italia, oltre all’esempio di Novomatic, si sono distinte altre realtà. Tra queste Studio Sartoriale merita una menzione a parte. Brand indipendente con sede nella città di Verona, il marchio ha fatto della sostenibilità la sua strada principale, in fatto di produzione e ricerca. Le collezioni di Studio Sartoriale, infatti, sono realizzate esclusivamente con rimanenze di magazzino di laboratori italiani. Il brand non produce nuovi tessuti, evita lo spreco di materiali e l’uso di processi chimici di tintura. Così il brand fornisce un pezzo unico, figlio di un processo creativo rivoluzionario.

Altro esempio è dato da Yatay, marchio di scarpe tutte made in Italy per uomo e donna, che produce sostenibile a 360 gradi dai materiali utilizzati alla filiera produttiva al riciclaggio fino allo smaltimento di scarpe usate. Con sede nelle Marche, i prodotti sono realizzati a mano con pelle vegana o derivati da plastica, cereali, pneumatici e legno. Ogni prodotto, infine, ha un codice nella suola della scarpa: grazie ad esso è possibile partecipare al processo ecologico piantando un albero o consentendo il recupero dei materiali di cui è composto.

 

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