di Redazione
26 maggio 2023
PESARO – «Del tutto insoddisfatto», il presidente Giuseppe Paolini, dal provvedimento approvato dal consiglio dei ministri nella serata di ieri: «I danni sul territorio, oltre all’alluvione e agli allagamenti, si sono registrati per gran parte nell’entroterra. Abbiamo 76 strade provinciali franate – spiega il presidente – con esondazioni, smottamenti, cedimenti delle carreggiate. Servono 25 milioni, è la stima che avevamo trasmesso alla Protezione civile. Ci chiediamo come facciamo a sistemarle se arriva un contributo di quattro milioni per sette Comuni in tutto. Rischiamo l’isolamento nelle aree interne. Ho parlato con molti sindaci in queste ore e c’è grande preoccupazione. E’ questo lo stato d’animo che accomuna i territori esclusi. Speriamo che siano riviste le cose, perché altrimenti sarà molto difficile andare avanti. La Regione, con il presidente Francesco Acquaroli, ci ha in ogni caso assicurato il suo interessamento per fare rientrare nello stato di emergenza il maggior numero di Comuni». Le 76 strade danneggiate interessano i comuni di Gabicce Mare, Pesaro, Monte Cerignone, Macerata Feltria, Lunano, Pietrarubbia, Sassocorvaro Auditore, Urbino, Pergola, Fossombrone, Colli al Metauro, Terre Roveresche, Acqualagna, Fermignano, Montefelcino, Mombaroccio, Tavullia, Vallefoglia, Montelabbate, Piandimeleto, Mercatino Conca, Montegrimano Terme, Cagli, Apecchio, Tavoleto, Belforte all’Isauro, Pergola, Isola del Piano, Cantiano, Piobbico, Urbania, Sant’Angelo in Vado, Sant’Ippolito, Fratte Rosa, Mercatello sul Metauro, Fano, Mondolfo, San Costanzo, Mondavio e Cartoceto. Lo stato di emergenza è stato riconosciuto per i comuni di Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro e Urbino.
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