di Redazione
11 maggio 2023
PESARO – «L’obiettivo di Pesaro 2024 è chiaro e sotto gli occhi di tutti. Aumentare la conoscenza della nostra città e della provincia, con i suoi 50 comuni come destinazione culturale e turistica e farne un elemento di crescita sociale ed economica, in particolar modo per i giovani e le nuove generazioni.
Per fare questo serve l’apporto di tutti. A partire dagli operatori economici, che investono sul territorio e beneficiano già in questi mesi dell’effetto “anticipato” della Capitale italiana della Cultura 2024, e devono fare e poter fare il massimo per farsi trovare pronti e non deludere le aspettative del pubblico.
È una buona notizia, in questo senso, il fatto che il gruppo Lindbergh e Inside Marche Live si uniscano per promuovere al meglio la destinazione Pesaro. Proprio per questo credo sia un errore annacquarne la comunicazione concentrandosi su cosa mancherebbe e non sui grandi punti di forza della città, della Provincia, del sistema dell’incoming e del lavoro degli operatori turistici alberghieri e della ristorazione.
Se è vero che il mare, ad esempio, è un punto di forza da valorizzare, è altrettanto vero che in estate già è difficile trovare posto nelle strutture, per non parlare degli ombrelloni, quindi si può parlare al massimo di alzare la qualità dell’offerta. Cosa a cui serve Pesaro 2024 e a cui deve corrispondere uno sforzo degli operatori dell’accoglienza. Il Comune in questi mesi sta cercando di farsi trovare pronto nei propri luoghi, con la riapertura dell’Oliveriana, la nuova Pescheria, la Biblioteca Braille, la Sala della Repubblica, solo per citare alcuni interventi, a fine estate il Teatro Rossini e nel 2024 Il Palascavolini e l’auditorium Pedrotti, per non parlare del restyling della Stazione, di Palazzo Mazzolari, del San Domenico, Palazzo Almerici e San Benedetto, che se ben compresi racconteranno una città in continua evoluzione.
Se è vero poi che il turismo della città in particolare si misura sui dodici mesi, non va disprezzato il turismo sportivo, che non sarà il più altospendente in termini di camere di albergo, ma che porta ricchezza in generale alla città, oltre a contribuirne alla conoscenza e all’immagine. Un turismo cui il Comune partecipa anche direttamente esentando gli Under 18 ad esempio dalla tassa di soggiorno, un turismo che spesso supera i numeri stessi dell’accoglienza della città nei periodi invernali e primaverili e che si riversa, cosa non negativa in sé, sugli alberghi delle città vicine. La sfida qui ad esempio potrebbe essere aumentare la qualità dell’offerta alberghiera ai ragazzi in modo di potere pretendere di alzare un po’ il costo camera.
In Comune inoltre nessuno si occupa di tagliatelle con i fagioli, anche se l’esperienza di Novilara dovrebbe comunque fare riflettere in termini di marketing turistico e gastronomico, dovrebbero occuparsene gli hotel, partire dai 5 stelle, per offrire un’esperienza anche gastronomica all’altezza delle aspettative dei turisti, che nei dodici mesi cercano sempre più una identità gastronomica, che finalmente, anche grazie a una nuova generazione di ristoratori, sta emergendo in città e non solo. La città ha bisogno di essere sempre più promossa, inoltre non bastano dei flash, la promozione è un lavoro costante e funziona solo se è un lavoro di squadra. Abbiamo bisogno di essere più considerati, anche in virtù dell’anno 2024 dalle strategie turistiche della Regione Marche, sia in termine di inclusione sia in termini di condivisione delle scelte, perché non ha senso che ogni comune si presenti per sé nel mercato mondiale, ma deve essere inserito dentro un flusso comunicativo più grande, quello della Regione appunto, da cui poter emergere poi con i propri punti di forza.
È giusto, sulla partecipazione ad eventi specifici essere vicini a chi investe. È per questo che abbiamo supportato assieme al Rossini Opera Festival proprio un evento Lindbergh a Londra rivolto a tour operator di alta gamma e stiamo programmando di quintuplicare gli appuntamenti a livello mondiale tra il 2023 e il 2024, proprio perché assieme a Nardo Filippetti e ai suoi validi collaboratori crediamo in questo filone di intervento diretto. Raccogliamo con piacere lo spunto emerso da Filippetti stesso sul web marketing si può e si deve fare meglio. Soprattutto perché è un mondo affollato in cui il messaggio deve essere il più chiaro ed incisivo possibile, e proprio per questo come già ragionato nelle settimane scorse molto volentieri, raccogliendo una sua stessa disponibilità, gli formuleremo una proposta di collaborazione diretta in un settore così strategico. Lavoriamo tutti con forza verso Pesaro 2024 e trasformiamo una opportunità in un patrimonio di cui Pesaro e la provincia potranno godere per decenni, avanti tutta».
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