A Pesaro apre il Polo territoriale di Comunicazione Aumentativa Alternativa

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4 maggio 2023

PESARO – Offrire ai minori con complessi bisogni comunicativi e alle famiglie del territorio la possibilità di avvalersi della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), un sistema multimodale che interviene nei contesti di vita e utilizza tutte le competenze comunicative della persona.

La CAA sostiene e supporta la comunicazione e la partecipazione cercando di ridurre, contenere e compensare disabilità comunicative temporanee o permanenti, limitazioni nelle attività e restrizioni alla partecipazione di persone con disordini nella produzione di linguaggio, parola, comprensione della comunicazione orale e scritta, con il potenziamento delle abilità presenti, la valorizzazione delle modalità naturali e l’uso di modalità speciali.
È questo l’obiettivo dell’apertura del Polo territoriale di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) di Pesaro, un servizio educativo innovativo e sperimentale curato da Labirinto cooperativa sociale e Associazione Genìa OdV, in collaborazione con l’Ambito Territoriale Sociale 1, l’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro e Urbino, il Centro Territoriale per l’Inclusione nelle scuole dell’ambito pesarese e il Comune di Pesaro, con la supervisione del Centro Benedetta d’Intino di Milano.

 

Gabriela Guerra, responsabile del settore diabilità e disagio in età evolutiva di Labirinto cooperativa sociale: “Il Polo territorial di CAA è un servizio supportato da un équipe di diversi professionisti: un’ educatrice, una logopedista e una psicologa, con esperienza di lavoro con la CAA che hanno perfezionato nel corso del 2022 con un master specialistico all’Università Cattolica di Milano, tenuto dal Centro Benedetta D’Intino.

Al servizio, dedicato ad oggi a bambini e bambine in età evolutiva, è possibile accedere gratuitamente con l’invio da parte dell’AST (UMEE) dopo una valutazione sulla possibilità dell’uso della CAA; l’équipe del Polo valuterà il percorso più idoneo; oppure la famiglia può rivolgersi direttamente all’équipe del Polo che valuterà la fattibilità di un percorso. In questo caso sarà necessaria la corrisponsione di una quota in base all’ISEE

Il percorso di CAA si caratterizza da un lavoro che coinvolge direttamente il bambino, i genitori,

la scuola e tutte le persone che entrano in relazione con con lui. Anche la città intera deve poter comprendere e dialogare attraverso questa forma alternativa di comunicazione, per questo, insieme al Comune di Pesaro stiamo sviluppando progetti in questa direzione, in occasione di Pesaro Città della Cultura e dell’Accessibilità 2024.”

Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà e presidente del comitato dei sindaci dell’Ambito Sociale Territoriale 1: “Abbiamo creduto, sin da subito, alla realizzazione del Polo nel nostro territorio, sia come Comune, sia come ATS1 perché integra e completa, valorizzandole, le attività già in essere (come le 360 ore di educatori e le 150 di psicologi garantite dall’Ats a sostegno delle famiglie con disabilità). E proprio per sottolineare l’importanza del progetto, abbiamo ritenuto fondamentale presentarlo all’Unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) che ha un ruolo fondamentale nella programmazione delle attività socio sanitarie nel territorio, soprattutto dopo la riforma sanitaria. Il progetto ha avuto in questa sede il giusto riconoscimento e la firma della convenzione tra i soggetti coinvolti ufficializzerà la nascita del polo che diventerà un luogo di riferimento per le famiglie ma anche un punto di partenza per la sensibilizzazione della cittadinanza sulla metodologia di comunicazione aumentativa alternativa, che ha dato già importanti risultati”.

1029676_CfakepathSchermata20230504alle135821_ralf“Sono tanti anni che l’Amministrazione comunale, specialmente tramite i servizi Educativi e Sociali, investe nel progetto della comunicazione aumentativa – sottolinea Camilla Murgia, assessora alla Crescita e alla Gentilezza – e nelle sue modalità, interventi e strategie che possono migliorare la comunicazione da parte di coloro che hanno difficoltà a utilizzarne i canali più comuni, il linguaggio orale e la scrittura. È uno strumento che attua l’inclusione, specialmente per quelle categorie più fragili, per stranieri, alunne e alunni con disabilità e, in generale, per bambine e bambini con problematiche di linguaggio. Obiettivo dell’Amministrazione è potenziare questo importante strumento – già utilizzato da tutte le nostre maestre ed educatrici – per garantire un’inclusione tout court, estesa a tutti gli ambienti della città. In questo senso, la realizzazione di un Polo come punto di riferimento per le tante famiglie che sono seguite in questo percorso, diventa tassello fondamentale in cui l’Amministrazione crede e investe”.

Marta Niro, presidente dell’associazione Genìa OdV: “la nostra associazione di volontari è formata da familiari, operatori del sociale, scuola e sanità, professionisti che hanno incontrato nel loro cammino la disabilità e operano a favore dell’inclusione e della tutela di bambine, bambini e adolescenti nei vari contesti cittadini e di vita. Ci occupiamo di supporto alle famiglie, tra le varie iniziative abbiamo elaborato una guida/vademecum “Mi prendo cura di te- per orientarmi nella disabilità di mio figlio” con informazioni su servizi, diritti, normative che abbiamo distribuito a tutte le scuole ed a tutti i pediatri. Promuoviamo il “Progetto Calamaio-Incontri con la diversità”: interventi nelle scuole sul tema dell’inclusione effettuati da animatori

con e senza disabilità. Abbiamo partecipato alla realizzazione di momenti cittadini pubblici sulla disabilità e genitorialità. Un tema a noi molto caro è quello della Comunicazione Aumentativa Alternativa, verso il quale nel tempo abbiamo sviluppato iniziative per sensibilizzare la cittadinanza per la sua conoscenza e diffusione. Partendo dai bisogni riscontrati, in sintonia con l’amministrazione locale e in collaborazione con Labirinto cooperativa sociale, abbiamo progettato sul nostro territorio, un servizio strutturato e continuativo, con personale dedicato e specializzato in CAA, per sostenere le necessità di mamme, papà, bambine, bambini, ragazze e ragazzi. Il progetto prevede una sostanziale collaborazione con il Servizio Sanitario UMEE Unita Multidisciplinare Età Evolutiva di AST e il Centro Territoriale per l’Inclusione, che coinvolge tutte le scuole del territorio. Grazie al supporto dell’Ambito Territoriale Sociale 1, al fundraising della Fondazione Noi:Domani e l’Impresa sociale I Bambini delle Fate, e alla partecipazione a bandi, possiamo finalmente dare l’avvio a questo servizio. Ci preme sottolineare il generoso e prezioso contribuito dei finanziatori privati senza i quali non avremmo avuto la capacità di realizzare questo progetto

 

La mission di Labirinto cooperativa sociale è progettare insieme a utenti, familiari, associazioni ed enti pubblici e privati, servizi che rispondano ai bisogni emergenti. Costruire ed essere parte di una rete di soggetti ci offre la possibilità di mettere a disposizione le nostre
competenze e professionalità a favore delle persone e della comunità in cui operiamo con iniziative e progetti innovativi. Così successe con l’associazione Insieme, con cui fondammo una decina di anni fa la Fondazione Noi:Domani  per dare risposta alle persone adulte con disabilità con un percorso di vita autonoma, fuori dalla famiglia di origine.
Con Genìa, di cui siamo soci fondatori, mettiamo oggi in essere un progetto per dare risposte a bambine, bambini e adolescenti che hanno bisogno di trovare forme alternative per comunicare. L’équipe che opererà nel Polo territoriale di CAA
 – continua Davide Mattioli, presidente di Labirinto cooperativa sociale – è formata da operatrici che da anni lavorano in Labirinto e che, per questo progetto, hanno approfondito in maniera specifica la loro formazione attraverso un impegnativo master a Milano. L’alta competenza professionale è sempre stata e rimane per Labirinto base primaria di tutti i progetti e i
servizi. La sede del Polo territorial di CAA è in via degli Aberti 344, all’interno del Centro specialistico per l’età evolutiva Labirinti Magici, servizio autorizzato dal Comune di Pesaro e autorizzato dalla Regione Marche.”

In occasione dell’apertura del Polo territoriale di CAA si terrà “SEMI DI SÉ: Comunicazione Aumentativa Alternativa come possibilità di dirSi”, il seminario con la partecipazione di Aurelia Rivarola, neuropsichiatra infantile fondatrice e presidente del Centro Benedetta D’Intino di Milano.

L’incontro è aperto alla cittadinanza interessata, insieme a genitori, insegnanti ed educatori, operatori della scuola, della sanità e del sociale. L’iniziativa è promossa da Labirinto cooperativa sociale e Associazione Genìa ODV, insieme a Comune di Pesaro, CTI, AST di Pesaro e Urbino e ATS 1.
Venerdì 12 maggio 2023 dalle ore 16.00 all’Hotel Excelsior, lungomare Nazario Sauro 34 di Pesaro, dopo i saluti istituzionali di Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà del Comune di Pesaro, presidente del Comitato dei Sindaci ATS1 e di Oriana Verni, responsabile UOS UMEE – Azienda Sanitaria Territoriale 1, si aprirà il seminario di studio e confronto.

La neuropsichiatra infantile Aurelia Rivarola, prima a introdurre in Italia lo strumento della Comunicazione Aumentativa Alternativa per bambini e adulti con problemi di disabilità cognitiva, apprendimento del linguaggio e della comunicazione, racconterà la sua esperienza come presidente del Centro Benedetta d’Intino di Milano e il progetto di sviluppare una nuova possibilità comunicativa. Insieme a Cristina Mondadori dal 1994 è infatti fondatrice del primo Centro in Italia dedicato a bambine e bambini con disabilità comunicativa; è direttrice e docente della Scuola di Formazione in CAA della Fondazione Benedetta D’ Intino e docente del Master in CAA dell’Università Cattolica di Milano.

Durante il seminario si alterneranno gli interventi di Gabriela Guerra, responsabile settore disabilità e disagio di Labirinto cooperativa sociale, che illustrerà com’è nato il progetto di dare vita a un servizio innovativo sulla CAA per il territorio pesarese e nel panorama nazionale, ideato e realizzato insieme all’associazione Genìa ODV; Marta Niro e Katjuscia Francesconi, presidente e consigliera di Genìa ODV, racconteranno la loro esperienza come madri di un  figlio e di una figlia con complessi bisogni comunicativi, promotrici di una cultura sempre più inclusiva.

A Sofia Berti, Silvia Pierpaoli e Valentina Morganti, il compito di descrivere come si sviluppa il Polo territoriale di CAA di Pesaro, le professionalità coinvolte nell’équipe multidisciplinare, il metodo di lavoro e le modalità di accesso al centro.

 

Al termine degli interventi sarà possibile visitare virtualmente la sede del Polo territoriale di CAA, ospitata negli spazi rinnovati di Labirinti Magici, il centro specialistico per l’età evolutiva di Labirinto cooperativa sociale, accreditato dalla Regione Marche. Un video introdurrà il servizio di via degli Abeti 344 e le attività che si svolgeranno.
Per partecipare al seminario gratuito è necessario prenotare fino a esaurimento dei posti su: https://www.eventbrite.it/e/598979944137
Per ricevere informazioni sull’iniziativa è possibile scrivere a: [email protected]

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