di Redazione
18 aprile 2023
ANCONA – Per la prima volta insieme: i comprensori della Montagna delle Marche hanno infatti deciso di iniziare a lavorare insieme, strutturando un nuovo progetto speciale di promozione turistica con Marche Outdoor. Oggi il progetto è stato presentato in una conferenza stampa nella sede della Camera di Commercio delle Marche ad Ancona. Presenti il direttore dell’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione della regione Marche Marco Bruschini, il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabbatini, i sindaci di Sarnano, Ussita, Frontone e i rappresentanti dei comprensori Michele Oradei – Monte Catria; Fabrizia Luchetti e Federico Scaramucci – Rifugio Chalet Principe Corsini Monte Nerone; Francesco Cangiotti – Bolognolaski e Frontignano; Andrea Silipo – Sarnano Sottotetto.
“La strada maestra per la crescita e lo sviluppo delle Marche è la concertazione – ha spiegato oggi il direttore Bruschini – , quindi l’unione in un unico brand dei 5 comprensori della montagna delle Marche è sicuramente un’ottima notizia. È stata un’azione spontanea di concerto tra i privati e i sindaci sotto la cabina di regia della Regione e dell’Atim per dare un messaggio forte e positivo: mettersi insieme significa andare insieme alle fiere del turismo e promuovere insieme il giusto ruolo che alle Marche spetta anche nel settore del turismo montano estivo e invernale. La Regione e l’Atim credono fortemente in un progetto unitario che promuova il mare, le colline e le montagne con i nostri borghi, l’enogastronomia e la manifattura nel loro insieme. Per questo abbiamo avuto l’idea di far conoscere la nostra montagna ai turisti al mare e chiederemo la collaborazione degli stabilimenti balneari. I dati record della stagione passata e gli ottimi numeri di Pasqua nonostante il tempo inclemente sono incoraggianti ed estremamente positivi e le prenotazioni per l’estate stanno arrivando. L’auspicio e di migliorare di anno in anno e con questo lavoro di squadra possiamo farcela”.
“La montagna è uno dei tasselli che compongono la variegata offerta dell’accoglienza delle Marche – ha aggiunto il presidente Sabbatini – , che nella sua molteplicità propone sempre natura, cultura, enogastronomia e bellezza per un benessere a 360° del turista. Parlando di montagna ricorderei due elementi: la presenza nei territori di riferimento di diversi parchi importanti, rispetto ai quali con Regione Marche e ATIM stiamo mettendo a punto un progetto di promozione unitaria; anche in questo caso l’unione rende più forti. Inoltre non va scordato che visitare e rendere vive colline e monti fa bene a chi li visita ma anche alle economie, alle comunità di chi ci vive o potrebbe tornare a viverci. Le famose aree interne che ci preoccupiamo, giustamente, di valorizzare al meglio, di supportare come meritano e con ricadute positive per tutta la regione”.
“Parliamo di un vero e proprio nuovo prodotto del turismo marchigiano – ha spiegato Scaramucci – I cinque comprensori si sono messi insieme per promuoversi e per fare massa critica presentando un unico brand di un territorio molto vario. Vogliamo collaborare con la Regione, l’Atim e la Camera di Commercio per presentarci come un nuovo cluster della montagna delle Marche alle altre regioni che già ci stanno scoprendo e perché no anche all’estero. Ci sono territori che grazie alla loro bellezza stanno costruendo una nuova economia e nuove prospettive per i nostri giovani. Dobbiamo continuare su questa strada: dal mare ai monti tutti insieme possiamo davvero costruire le Marche del futuro”.
IL PROGETTO
Le azioni di lavoro previste sono le seguenti: a. strutturare un brand unico insieme all’Agenzia del turismo e dell’internazionalizzazione della Regione Marche, e Marche Outdoor in linea con la politica della Regione Marche che stimola la creazione di unico brand regionale per la promozione turistica b. promuovere progetti di rete in campo gastronomico Oggi la competizione turistica è su larga scala e quella che un tempo era la cenerentola, ha l’ambizione di diventare una buona prassi su scala nazionale. Si partirà dalla gastronomia, e dalla promozione di una vera eccellenza del territorio marchigiano, il tartufo. Il tubero pregiato sarà presente in alcuni eventi promozionali e diffusi che i comprensori della montagna lanceranno nella prossima stagione estiva fino ad arrivare all’autunno, momento d’oro per il tartufo. c. avviare una collaborazione con gli Chef stellati, che saranno presenti nei Rifugi della Montagna marchigiana per degli eventi ad hoc, in linea con la politica di promozione turistica dell’ATIM e di Marche Outdoor. d. digitalizzare l’offerta turistica dei comprensori in un unico portale (#lamontagnadellemarche) in modo tale da fare massa critica ed essere maggiormente presenti sul web a livello internazionale e. partecipare ai prossimi appuntamenti promozionali dedicati al turismo (dal TTG di Rimini alla BIT di Milano) fino ad arrivare ad essere presente in maniera più strutturata anche in alcuni appuntamenti internazionali. L’obiettivo generale sarà di valorizzare e promuovere l’offerta turistica montana in tutte le stagioni dell’anno ad un pubblico italiano ma sempre di più anche ad un pubblico internazionale. Tra le collaborazioni già avviate ci sono Sci Club, Associazioni sportive amatoriali (trekking, cicloturismo, escursionismo ed altri), Cral, Tour Operator e Agenzie di Viaggio provenienti da varie parti d’Italia. La montagna delle Marche offre una molteplicità di attività, attrattive ed esperienze, dalle escursioni trekking, ai percorsi cicloturistici durante l’estate, dallo sci alle ciaspole durante l’inverno, dalle attività per i bambini o per adulti.
LE RISORSE
Va ricordato che nel 2022 la Regione Marche ha concesso contributi per oltre 2,7 milioni di euro a 204 imprese beneficiarie situate nei Comuni ricadenti nei comprensori sciistici della Regione Marche. Altri 800 mila euro sono in attesa dello svincolo statale e verranno impiegati per il sostegno emergenziale alle imprese del settore turistico-ricettivo nei Comuni di riferimento e alle imprese che svolgono attività nell’ambito degli impianti a fune per il mancato innevamento “emergenza neve Appennino” nel periodo 1° novembre-15 gennaio 2023 e integrazione risorse per ristori relativi ai periodi di chiusura forzata causa Covid e per attenuare la crisi dovuta ai rincari delle fonti energetiche. Attualmente è in definizione il decreto di erogazione di ben 30 milioni di euro in favore delle imprese esercenti gli impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale, degli stabilimenti termali e delle imprese turistico-ricettive che svolgono la propria attività nei comuni ubicati all’interno dei comprensori sciistici della dorsale appenninica.
Sul comparto infine ci sono sempre state lacune normative che la giunta Acquaroli sta provvedendo a colmare: nel frattempo con la DGR 840/21 ha dato uno strumento di organizzazione e i riferimenti normativi che hanno consentito alle imprese di partecipare ai bandi Covid e che consentiranno di partecipare al bando statale ‘ristori da mancata neve’.
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