Valorizzazione dell’Olivieri, Mascarucci e sede del Q10: il sì dell’assise al primo passaggio della delibera in Consiglio

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14 aprile 2023

SCUOLA OLIVIERIPESARO – Voto favorevole del Consiglio comunale (6 astenuti) per il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari” relativo alla scuola Olivieri, alla sede del Quartiere Villa San Martino e alla primaria S. Mascarucci che oggi ha avuto il primo dei tre passaggi nell’emiciclo.

Tra i temi affrontati durante l’assise: l’accorpamento del Mercato cittadino, la revisione del Regolamento di Polizia urbana, il gioco d’azzardo patologico centri e sale scommesse in città; la situazione dei di dipendenti dell’azione incaricata del trasporto scolastico, l’indebitamento del Comune.

Approvata dai consiglieri di minoranza la nomina di Andrea Marchionni a nuovo vice presidente del Consiglio comunale; sì del Consiglio anche al rinnovo della convenzione intercomunale per la gestione associata del nido “Millestorie” di Colombarone e all’ordine del giorno per il “Sostegno ed adesione alle iniziative di Coldiretti contro il cibo sintetico”; respinto quello contrario all’“Alienazione del terreno all’Istituto zooprofilattico”.

INTERROGAZIONI 

Il pomeriggio si è aperto con il dibattito sul “Mercato cittadino settimanale”, tema presentato dall’interpellanza dei consiglieri Redaelli e G. Marchionni, che ha detto: «Abbiamo saputo dagli ambulanti dell’area alimentare del mercato, che l’Amministrazione aveva intenzione di spostare i loro stalli in un’altra zona.» La consigliera ha chiesto: «Cosa intende fare su tale posizionamento e quali sono le ragioni che spingono l’Amministrazione a spostare questi espositori». L’assessora con delega alle Attività economiche Francesca Frenquellucciha precisato: «Dall’anno scorso abbiamo ricevuto richieste – da cittadini, ambulanti e associazioni di categoria – per accorpare tutti gli ambulanti e trovare una soluzione alla diminuzione del numero delle bancarelle che abbiamo registrato a partire dal 2005; una situazione aggravata dal Covid». Frenquellucci ha presentato alcuni numeri: «Al 31 dicembre 2022 i posteggi alimentari sono 18, a cui si aggiungono quelli di 12 produttori “giornalieri”. Gli ambulanti non alimentari occupano 216 posteggi; il totale degli espositori è quindi di 246 (spuntisti compresi, ndr), di molto inferiore ai 336 che si contavano nel 2009, anno dello spostamento di sede del mercato» e che comporta anche dei post vuoti nell’area dei parcheggi. L’assessora ha poi sottolineato che l’Amministrazione ha svolto uno «studio di fattibilità sul mercato; ci siamo confrontati con Pesaro Parcheggi e con le associazioni di categoria. Presenteremo agli ambulanti due soluzioni per accorpare tutti gli espositori, portando al San Decenzio anche i posteggi alimentari». Sul canone, ha precisato: «Quello attuale, per 54 mercati, è pari al pagamento di 11,83 euro per ciascuna giornata» per poi concludere: «Continuiamo a dare sostegno al mercato cittadino con iniziative variegate, come quella della navetta, e valorizzare quello che è il centro commerciale naturale, degli ambulanti. Lo faremo anche con questo spostamento, che rispecchia la visione dell’Amministrazione e a cui stiamo lavorando da mesi. Ci permetterà di liberare anche dei posti auto e regolarizzare il parcheggio dei fruitori del San Decenzio».

Marchionni: «Ci fa piacere sapere esista una doppia possibilità di spostamento» ha detto, aggiungendo: «Fa specie la consapevolezza del parcheggio in doppia fila in via La Marca». La consigliera ha fatto due proposte: «Si preveda una modalità digitale per l’adesione degli “spuntisti”; si usino gli stalli vuoti per fare promozione della città e di Pesaro2024».

Il consigliere E. Gambini ha proposto una “Revisione completa del Regolamento di Polizia urbana” tramite un’interpellanza: «il Regolamento attuale risale al 1937. Disciplina i principi generali ed è ormai obsoleto. L’Amministrazione intende fare una revisione totale o parziale? Non è più adeguata e corrispondente alle necessità attuali». L’assessore all’Operatività Enzo Belloni ha riposto: «Mi sembra giusto iniziare una discussione sul tema. Ci siamo presi l’impegno di confrontarci anche con la Commissione e iniziare un percorso di revisione per essere più attuali. Ci sono anche altre priorità: la Polizia locale ha tanto lavoro da svolgere e l’organico dev’essere rafforzato ma la revisione del Regolamento va affrontata; lo faremo insieme».

Si è parlato poi di “Gioco d’azzardo patologico centri e sale scommesse in città” con l’interrogazione dello stesso consigliere. L’assessora Frenquellucci ha detto: «Sono 10 le sale giochi/scommesse presenti nel territorio pesarese». Per quanto riguarda le informazioni inerenti l’attività di controllo e sanzionatorio, Frenquellucci ha precisato che, nel 2021, «è stato dato un parere negativo per l’installazione di apparecchi da gioco, per mancanza della distanza da luoghi sensibili» e che nel 2019 sono stati fatti 40 controlli nelle sale sale slot e nei pubblici esercizi che hanno apparecchi da gioco; 2 di questi hanno ricevuto dei verbali. Per il triennio 20-22 il numero dei controlli è aumentato per un valore pari a circa 20 verifiche l’anno (nel 2020 emessi 2 verbali; nel 2021, 1 verbale; nel 2022, 5 verbali).

Nel 2019, 2020 e 2022 sono stati fatti 2 verbali per apertura oltre orario; nel 2021 ne è stata fatta una. Nel 2022 è stata emessa un’ordinanza che ha previsto la sospensione dell’attività di 7 giorni per recidiva apertura oltre l’orario consentito; a febbraio 2023, è stato chiesto alla Amministrazione il rilascio di un parere preventivo per l’apertura di una sala giochi nel Quartiere 5.

Frenquellucci ha ricordato che, per contrastare la ludopatia, «L’Amministrazione ha fatto diversi progetti. Nel 2018 ha creato uno sportello d’ascolto che si è aggiunto all’iniziativa dell’Ats1 “Fuori gioco” e all’Infopoint a cura della coop. Labirinto». Inoltre, «Quando possibile limitiamo l’apertura delle sale gioco; lo abbiamo fatto ad esempio in occasione del REgolemanto sul decoro del centro storico».

Si è passato poi a discutere del trasporto scolastico tramite l’interrogazione del consigliere Andreolli “Dipendenti Scoppio – Trasporto scolastico” a cui ha risposto Camilla Murgia, assessora alla Crescita e alla Gentilezza: «Siamo in contatto settimanale; ad oggi non ci sono stipendi insoluti per i lavoratori della Scoppio. Questa è una situazione su cui l’Amministrazione vigila costantemente. Ci sono stati brevi, ma comunque sgradevoli, ritardi – di pochi giorni – negli stipendi: sono già stati segnalati e rientrati». Sul deposito mezzi: «Al momento sono due». Murgia ha aggiunto: «Al momento non sono emerse delle criticità particolari e i ritardi segnalati sono rientrati. Proseguiremo l’attenzione a questo che è un tema caro all’Amministrazione».

Andreolli: «Manteniamo alta l’attenzione su questo settore che sta destando molta preoccupazione in tutta Italia».

La prima fase del Consiglio si è conclusa con l’interrogazione del consigliere Malandrino “Indebitamento del Comune di Pesaro” è intervenuto Andrea Nobili, assessore al Rigore, che ha detto: «La situazione economica e contabile dell’Amministrazione risulta in ordine e in equilibrio nel rispetto di quanto previsto dalle normative e dai principi contabili, sempre rigorosamente rispettati». Per poi aggiungere: «Per quanto riguarda l’indebitamento del Comune è opportuno, distinguere tra capacità di indebitamento e sostenibilità del debito in relazione alle spese di parte corrente. In termini di capacità di indebitamento dal 2015 al 2022 il Comune ha ridotto il proprio indice dal 1,65% all’1,12 % (il limite previsto dalla normativa è del 10%) pur avendo incrementato il debito complessivo da 34.821.888 a 50.954.689». Il Comune, ha detto Nobili: «Non si avvale maggiormente della leva del debito (pur avendo i fondamentali per poter operare in assoluta tranquillità) per ragioni di sostenibilità del debito all’interno della allocazione delle risorse nella spesa corrente». «In ragione della composizione della spesa – ha detto Nobili – si è ritenuto opportuno mantenere la spesa per il servizio del debito al di sotto del 2% e in tale ottica l’Amministrazione si è mossa cercando di cogliere tutte le opportunità concesse (soprattutto con l’Istituto del Credito Sportivo) per ottenere mutui a tassi agevolati o a tasso zero». Riguardo l’elenco dei mutui contratti dal 2015 al 2022, l’assessore al Rigore ha concluso, «Ammontano a un importo complessivo pari a 26.217.116,12€; occorre segnalare come il 68% (17.949.372,12€) di tale somma sia per debiti contratti con l’Istituto del Credito Sportivo e il 6% (1.649.795,9€) a seguito della fusione per incorporazione con il Comune di Monteciccardo.

PROPOSTE DI DELIBERAZIONE 

La prima delibera, votata all’unanimità dalla minoranza, di oggi è stata quella relativa alla “Nomina di Andrea Marchionni a nuovo vice presidente del Consiglio comunale a seguito delle dimissioni dalla carica, del consigliere Dario Andreolli». La delibera, è stata presentata dal presidente Marco Perugini: «Mi sono pervenute dimissioni per cui come da Regolamento procediamo alla nomina del nuovo vicepresidente del Consiglio. Ringrazio Dario Andreolli per il lavoro svolto insieme questi anni e rivolgo a lui un “in bocca al lupo” per il nuovo incarico da capogruppo».

Andreolli: «Ringrazio i miei colleghi, quelli dell’ufficio di presidenza, il Presidente Perugini e il personale sempre molto collaborativo e capace, un fatto non banale. Le mie dimissioni sono dovute a un’incompatibilità di ruolo» ha concludo Andreolli prima di proporre il nome di Marchionni come sostituto.

È passata all’unanimità anche la delibera, presentata dall’assessora alla Crescita e alla Gentilezza Camilla Murgia, che ha previsto il “Rinnovo della convenzione intercomunale per la gestione associata del nido “Millestorie” di Colombarone per gli anni scolastici dal presente a quello 2024-25». «La delibera fa seguito alla Convenzione del 2008 che era frutto di un bando della Regione Marche volto a promuovere nuove strutture educative per la fascia d’età 0-6 anni. Riguarda il nido Millecolori, oggetto di una gestione congiunta tra Comune di Pesaro e Comune di Gradara. La convenzione che votiamo, non ha durata simile alle precedenti perché l’Amministrazione di Gradara sta facendo migliorie su diversi edifici con finanziamenti Pnrr e quindi convenzione avrà data 2026 per poi essere aggiornata». L’assessora ha aggiunto che, «Per incrementare l’offerta, specie per la fascia 0-3 anni, la convenzione va supportata anche per gli ulteriori anni rispetto al 2026» e che sono «21 i posti disponibili per la fascia 0-3, suddivisi tra quelli destinati a utenti del Comune di Gradara (10) e quelli di Pesaro (11). Se posti rimanessero vuoti saranno riempiti da bimbi provenienti da altri comuni. La programmazione delle attività è di 11 mesi come da convenzioni precedenti». L’assessora ha precisato infine: «Questo tipo di convenzioni in zone di confine sono particolarmente importanti».

  1. Nobili: «Convenzione dimostra intento costante di lavorare in rete con Comuni limitrofi grazie a buoni rapporti tra Amministrazione e per dare possibilità a residenti che lavorano fuori di usare struttura in modo più semplice, più comodo. Consente anche di usare risorse quella struttura al meglio efficientando le spese».

Mariani: «Convenzione nata per dare la possibilità a chi stava al di fuori del territorio di accedere a dei servizi all’interno della città, quindi per dare spirito quindi alle realtà decentrate». Il Consigliere ha evidenziato poi una criticità: «Alcuni cittadini si lamentano del servizio non impeccabile di chi gestisce la struttura di Colombarone».

  1. Marchionni: «La convenzione garantisce alle famiglie la certezza di avere un posto per figli anche nel mese di luglio, cosa non scontata visto quanto successo con le vicende degli scorsi anni. Per cui è un bene prevedere convenzioni, come questa, della durata superiori ai 10 mesi canonici di servizio».

Primo passaggio in Consiglio comunale per la delibera (votata con 19 voti favorevoli, 6 astenuti) sul “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari relativo alla scuola secondaria “A. Olivieri” di via Confalonieri, alla sede del Quartiere 10 “Villa San Martino” di via degli Artigiani e alla primaria “S. Mascarucci”, in via Agostini”. L’assessora alla Rapidità con delega all’Urbanistica Mila Della Dora, ha spiegato gli obiettivi del documento: «Questo è il primo dei tre passaggi previsti in Consiglio per la delibera che, dopo la valorizzazione, permetterà di inserire i tre immobili nel Piano delle alienazioni. È una delibera chiara, che guarda ai seguenti obiettivi: costruire nuove scuole, investire in edifici socialmente utili, ridurre consumi energetici e migliorare ambienti scolastici». In questo senso, la scuola Olivieri di via Confalonieri (Pantano), con valore di mercato stimato a 1.000.000€, la delibera prevede il cambio di destinazione d’uso che passa da quella “esclusiva a scuola” a tutte quelle ammesse dal sub-sistema R3: residenze, attività terziarie e servizi compatibili con la residenza. Modificata la previsione urbanistica del lotto che, una volta realizzate le operazioni potenziali di “ristrutturazione, ampliamento, nuova edificazione, demolizione con ricostruzione”, passa dai 3 piani attuali ai 4 previsti dalla proposta, sempre dalle dimensioni di 613 mq ciascuno, «Andiamo a proporre 4 piani fuori terra per 613mq ciascuno, per una previsione edificatoria di 2452 mq, di gran lunga inferiore rispetto all’attuale ingombro della scuola media attuale pari a 4214 mq» precisa Della Dora. Invariata la superficie edificatoria della seconda area inserita nella delibera: la zona tra via degli Artigiani e via Solferino, a Villa San Martino, che comprende l’edificio originariamente adibito a scuola e relativa pertinenza, oggi sede del centro di aggregazione Totem e del Quartiere 10 (valore stimato pari a 300.000€). La proposta di variante prevede la stessa volumetria attuale (608mq) e una flessibilizzazione della destinazione d’uso a cui aggiungiamo terziario e residenze. La delibera prevede inoltre la “regolarizzazione”, assegnando la destinazione d’uso adeguata, ai 1.033mq da tempo usati come parcheggi. Flessibilità d’uso anche per la primaria Mascarucci di via Agostini per cui non si andrà ad aumentare la volumetria. La valorizzazione parte della modifica della destinazione da “servizi per l’istruzione di base” a residenze, attività terziarie e servizi ed attrezzature (con rapporto di copertura 0,40 e altezza massima di 3 piani; entrambi gli indici, nella proposta, rimangono invariati). «La valorizzazione della scuola Mascarucci ci permetterà di rigenerare l’intero polo didattico di Soria potenziando i servizi e, di conseguenza, la vivibilità del quartiere»; il valore stimato è di 2.200.000€. Della Dora ha spiegato l’intendo delle future alienazioni. Per via Confalonieri, «L’alienazione dello stabile sarà utile per realizzare la nuova Manzi, un complesso scolastico in via Lamarmora per creare polo scolastico di qualità e all’avanguardia». Per Villa San Martino, «andremo ad investire i 300mila euro dell’alienazione sul centro sociale anziani di via Leoncavallo, sulla sede del Quartiere e sul centro di aggregazione, che saranno previsti in zona». Per la Mascarucci, l’Amministrazione sta facendo un lavoro importante sull’Alighieri di via Gattoni, stiamo ripensando l’edilizia scolastica della primaria e della secondaria di primo grado».

 

L’intervento del sindaco Matteo Ricci: «Una delibera strategica e di valorizzazione patrimoniale per il nostro territorio, che ci consente flessibilità di intervento. Coerente con la visione urbanistica che abbiamo dato dal primo minuto, cioè quella di provare a “flessibilizzare” il più possibile il costruito, che ci permette di trasformare e non consumare nuovo territorio. Una linea da seguire a maggior ragione se parliamo di edifici pubblici che richiedono un intervento maggiore per la sua completa riqualificazione, come la Mascarucci e l’Olivieri». Il sindaco si sofferma sullo stabile di via Confalonieri: «La scelta fatta, anche su indicazione chiara del Quartiere, è stata quella di costruire il piccolo “campus scolastico” di Pantano utilizzando la Manzi e non l’Olivieri». Le prospettive: «Il valore dell’Olivieri può essere una base di partenza, ma non basta per fare la nuova Manzi. Dovremo essere bravi a trovare le risorse attraverso nuovi bandi». Poi sottolinea: «nessuno manderà via gli studenti prima che sia realizzata la nuova scuola, o senza sapere dove posizionarli». Vale per la scuola di Pantano, «come per la Mascarucci».

Sulla sede del Q10 – Villa San Martino, il sindaco elenca le ipotesi: «È evidente che necessita di interventi strutturali. L’idea migliore è di costruire un centro civico tra il Leoncavallo e la Manzoni, per recuperare spazi da dedicare a giovani e anziani». Poi conclude: «Quello che stiamo facendo non è un atto di alienazione, ma di valorizzazione urbanistica, che nei prossimi anni permetterà di avere a disposizione più ipotesi per intervenire su questi edifici, consapevoli che questi servizi rimangono essenziali per i quartieri».

 

  1. Nobili: «Strumenti per agevolare decisioni politiche per far sì che gli immobili non rimangano inutilizzatati a causa di destinazioni d’uso non adeguate». Sull’immobile sede del Quartiere, «Spostarla nel centro sociale è la scelta più opportuna».

Vanzolini, ha posto l’attenzione sui costi di manutenzione degli edifici scolastici, «La delibera dimostra la visione lungimirante e risolutiva di problemi legati al costo notevole, che grava sull’Amministrazione, degli interventi sulle scuole del territorio, strutture molto datate».

Castellani, ha rivolto il suo plauso alla «Politica del pratico adottata dall’Amministrazione», «per l’edilizia scolastica della nostra città: la nuova scuola di via Lamarmora, quella di via Gattoni ed il centro sociale di Leoncavallo saranno tutti oggetto di rinnovamento strutturale/ammodernamento/ristrutturazione. La delibera aggiunge residenzialità e terziario alle destinazioni dei 3 immobili rendendoli più appetibili e realizzare i lavori di miglioramento delle scuole».

Sperindei: «Concorde sulla possibilità di avere la possibilità di fare scelte diverse sull’uso degli immobili anche considerata la denatalità».

  1. Marchionni: «Dobbiamo votare un atto di fiducia verso l’Amministrazione e poco altro: non è possibile vincolare le risorse delle future alienazioni alla costruzione di un’altra scuola (il riferimento è all’Olivieri, ndr) che occorre valutare sia necessario costruire in quella zona». Marchionni si domanda poi: «Siamo sicuri che le spese di manutenzione di un edificio nuovo nZeb siano inferiori agli edifici attuali? La Brancati ci costa 50mila euro di manutenzione media».

Mattioli: «La delibera è volta al costruire sul costruito e alla flessibilizzazione delle destinazioni d’uso. Due degli obiettivi tracciate nelle linee programmatiche di questa legislatura». Sulla costruzione nZeb: «È la norma che li prevede e ci garantisce di avere edifici alta qualità e sostenibilità».

Andreolli: «Le risorse non sono vincolate, né sufficienti. I programmi a cui sono sottese le alienazioni sono dei meri atti di volontà su cui abbiamo perplessità». E ancora, «Dismettere la sede di Villa San Martino senza aver individuato una nuova localizzazione, stride con la volontà – dichiarata – di avere una struttura sociale di quel tipo».

Rossi: «La gestione del territorio, l’urbanistica, ha sempre avuto strumenti molto rigidi. Bene quindi accogliere questi atti che danno all’Amministrazione la possibilità di incidere sul territorio, ossia di scegliere. Sono uno strumento politico che consentono di incidere sul futuro, e sulle nostre risorse».

Dallasta: «Delibera che permette, tramite acquisizione di risorse, di rendere più libera l’Amministrazione nelle future scelte».

  1. Gambini: «Mi sarei aspettato che la delibera fosse accompagnata dal progetto del nuovo centro d’aggregazione giovanile».

Malandrino: «Nel merito non trovo nulla che mi assicura futura destinazione dei fondi che si otterranno con le alienazioni; ho delle perplessità su come verranno utilizzati». 

Mariani: «Sarebbe stato opportuno dividere la delibera in due atti per non porre dubbi: un conto è la valorizzazione, un altro l’alienazione».

Petretti: «La delibera è un atto politico di questa giunta che sceglie di valorizzare immobili per poi proseguire con un successivo atto politico: l’alienazione. Il documento è molto chiaro».

 

 

MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO 

La parte del Consiglio comunale dedicata alle mozioni e agli ordini del giorno si è aperta con l’odg (respinto con 20 voti contrari, 1 astenuto e 2 favorevoli) della consigliere Sperindei sull’“Alienazione di terreno edificabile in via Furiassi/via Grande Torino all’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” (IZSUM) per il quale la stessa Sperindei ha presentato un emendamento, con il quale invita il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali (anche in seguito alla Pec inviata a febbraio a vari uffici istituzionali con cui ha “sollecitato delle verifiche sulle illegittimità ritenute presenti nella gestione dell’alienazione di questo terreno”) “ad attivare le procedure utili ad annullare gli effetti della delibera n. 234 votata dalla Giunta il 3 agosto 2022, e della Proposta di Delibera n. 151 del 22 settembre 2022 votata dal Consiglio il 24 ottobre 2022, restituendo così alla comunità pesarese i 12.230 mq di terreno della Torraccia per destinarli ad un uso adeguato alla vocazione della zona, e pacificando la popolazione consultandosi con la medesima, come previsto dall’articolo 18 dello Statuto Comunale”. «Rinnovo l’invito a ripensarci» ha sottolineato la consigliera.

  1. Gambini: «Non credo che la nuova sede dell’Istituto sia opportunità del secolo, né la minaccia del secolo per Pesaro. È una struttura che un ente pubblico chiede di fare e che ha suscitato paure, a mio parere largamente immotivate». «Non possiamo inseguire ipotesi strampalate: abdicheremo alla nostra missione di consiglieri di fare un discernimento sulle questioni». Gambini ha ricordato che, per un’analisi più condivisa, «Ho chiesto al direttore Caputo di riportare per iscritto le dichiarazioni rilasciate in Commissione». Rispetto alle preoccupazioni idrogeologiche, «l’area è fuori dalle zone rischiose».
  2. Marchionni: «Perché il terreno non è stato alienato?».

L’assessore al Fare Pozzi ha risposto al quesito della consigliere: «Rispetto alla delibera di alienazione ci sono state delle prese di posizione da parte di comitati, che non hanno sede nella nostra città. Gli stessi hanno presentato ricorsi che, come Amministrazione, abbiamo deciso di trasporre al TAR. Perfezionando la vendita avremmo dovuto accantonare le risorse così, in accordo con l’Istituto, abbiamo deciso che andremo a concludere l’alienazione dopo che il TAR si sarà espresso».

  1. Marchionni: «Non credo che questo ordine del giorno sia da “recepire” pur condividendo le iniziali perplessità che lo hanno mosso».
  2. Marchionni: «Ognuno di noi ha fatto più di quanto poteva per cercare di comprendere le motivazioni e le tensioni locali contro questo nuova struttura, direttamente dalle voci dei residenti. Ci siamo fatti carico dell’ascolto e dell’analisi: cosa possiamo fare di più in questo Consiglio comunale? Il documento, anche per come è scritto, è difficilmente accoglibile».

 

Approvata (2 astenuti) la mozione dei consiglieri Mattioli, Petretti, Castellani, Vanzolini, Mariani e R. Biagiotti per dare “Sostegno ed adesione alle iniziative di Coldiretti contro il cibo sinteticoapprovato dal Consiglio comunale all’unanimità.

La consigliera Mattioli ha presentato la mozione: «Dalla data di presentazione della mozione ci sono state modifiche. La volontà primaria era appoggiare la battaglia di Coldiretti e a favore delle iniziative di sensibilizzano sugli eventuali rischi legati alla salubrità di questi cibi». La mozione, ha spiegato: «Sottolinea il nostro appoggio alla campagna dell’associazione anche davanti ai ministeri competenti».

Andreolli (che ha presentato un emendamento poi ritirato): «La mozione coinvolge una grande filiera positiva: tutti i comuni marchigiani, la Regione, il Governo si sono uniti per andare nella stessa direzione, cioè contrastare un disegno politico più grande che mira a disintegrare il modello economico su cui si basa l’intero settore agricolo del nostro Paese».

Montesi: «La mozione va nella direzione della precedente: se vogliamo la tutela e la salute dobbiamo avere cibi controllati e selezionati. Cosa sono i cibi sintetici? Sono posizioni prese da grandi aziende che dobbiamo contrastare per stare al fianco dei cittadini e delle famiglie. W il futuro, w il coniglio che continueremo a gustare».

Lugli: «Il cibo sintetico è stato creato per avere prodotti a basso costo, facilmente realizzabili e vendibili. E non è nemmeno sostenibile: richiede molte più materie prime della tradizionale agricoltura».

  1. Marchionni: «Il cibo divide ma mi fa piacere che il M5S a livello locale sia allineato alla posizione di Coldiretti, che è rafforzata dalla Regione Marche e che anche il Governo sta portando avanti tramite documenti che riconoscono che quello agroalimentare è un patrimonio nazionale e che è parte della nostra cultura: ogni cibo prodotto e coltivato in Italia, di fatto raccolta una storia, la nostra».

 

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