di Redazione
9 marzo 2023
PESARO – Spostare il “Mercato delle Erbe” negli uffici sfitti di largo Mamiani (ex sede dell’Urp del Comune) o in quelli di via Gramsci o nell’area verde davanti alla caserma Del Monte. Queste le tre opzioni temporanee proposte dal Comune ai commercianti per accogliere lo storico mercato della città durante i lavori di riqualificazione del complesso che si affaccia da un lato su via G. Branca, dall’altro su via G. Bruno.
Operazioni che avranno inizio a fine estate, come previsto dal cronoprogramma legato ai 7.000.000€ di finanziamenti Pnrr ottenuti dal Comune, e che prevedranno lo spostamento delle attività che oggi colorano la corte dell’edificio.
«Insieme agli uffici Attività economiche e Nuove opere, che ringrazio per la disponibilità – spiega Frenquellucci – abbiamo valutato le migliori soluzioni per accogliere la nuova sede – temporanea – del “Mercato delle Erbe”. Abbiamo vagliato le opzioni sostenibili in termini di spazi (superiori ai 150mq), sicurezza, condizioni igienico-ambientali, localizzazione; per rispettare la storia e il valore di un’attività simbolo di Pesaro». Tre le proposte messe sul piatto delle attività presenti oggi all’incontro con l’Amministrazione: la prima prevede di collocare il Mercato negli uffici sfitti presenti in via Gramsci, la seconda nell’area verde posta davanti alla caserma Del Monte, in via della Liberazione; la terza negli ex uffici dell’Urp del Comune, al piano terra del palazzo di largo Mamiani 28. Quest’ultima è stata «La soluzione più apprezzata sia dagli ambulanti in possesso di una licenza pluriennale, sia da quelli saltuari, sia dai negozianti “fissi” che hanno apprezzato l’impegno dell’Amministrazione per arrivare a una soluzione a breve e lungo termine».
«Il Comune – sottolinea l’assessora – farà la sua parte nel sostenere la scelta dei commercianti a cui abbiamo suggerito di stringersi in associazione o consorzio: presentarsi uniti potrà semplificare l’iter dello spostamento delle bancarelle e rappresentare un attrattore anche per coinvolgere altri ambulanti. E magari ampliare il Mercato delle Erbe, per continuare a farne un simbolo della vivacità, della storia e dell’identità del centro storico».
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