di Redazione
10 novembre 2022
URBINO – Nei giorni scorsi i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Urbino, su
disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri, hanno dato
esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, per un importo di quasi un milione di
euro, di denaro e beni nella disponibilità di 3 società di capitali e dei rispettivi amministratori,
resisi responsabili, unitamente ad altre 5 persone, di una consistente evasione fiscale.
Il sequestro scaturisce da accertamenti finalizzati alla prevenzione dell’utilizzo del sistema
finanziario a scopo di riciclaggio, dai quali sono emerse operazioni d’interesse investigativo
a carico dei suddetti soggetti economici: dai conseguenti approfondimenti è emerso un
articolato sistema di frode, noto come “frode carosello”, perpetrato da 3 persone giuridiche
operanti nell’ambito della spedizione di materiale propagandistico ed 8 persone fisiche,
aventi sedi e residenze nei Comuni di Cagli (PU), Ciampino, Lariano e Marino (RM), attuato
mediante sistematiche fatturazioni per operazioni inesistenti e contestuali passaggi di
denaro, nonché prelevamenti frazionati di denaro contante, tutti effettuati in un
ristrettissimo lasso temporale, unicamente finalizzati alle illecite restituzioni di liquidità agli
effettivi beneficiari del contesto truffaldino posto in essere.
Il conseguente procedimento penale nei confronti delle 3 società di capitali e delle 8
persone fisiche, originariamente pendente presso la Procura della Repubblica di Urbino, è
stato trasmesso per competenza territoriale alla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Velletri, la quale, condividendo pienamente l’impianto accusatorio prospettato
dalla Compagnia Guardia di Finanza di Urbino, ha chiesto ed ottenuto dal competente
G.I.P., il sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei proventi derivanti dall’illecito
risparmio delle imposte evase quantificato, a seguito degli accertamenti svolti, in circa 1
milione di euro.
A seguito dell’attività delegata alla Compagnia Guardia di Finanza di Urbino, finalizzata alla
ricostruzione della capacità patrimoniale e finanziaria dei soggetti coinvolti, è stato
possibile sottoporre a sequestro disponibilità liquide e beni mobili, tra cui somme di denaro
presenti sui conti correnti per circa euro 500.000,00, già confluite a favore del Fondo Unico
Giustizia, nonché quote societarie e veicoli fino alla concorrenza del milione di euro.
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