di Redazione
7 ottobre 2022
PESARO – Il 23 giugno scorso, Trend-online, importante riferimento per il mondo dell’economia e della finanza, ha pubblicato un articolo firmato da Mariangela De Pasquale, su un tema ignorato dalle pubbliche amministrazioni: i ciclisti che infrangono le regole.
Accade puntualmente anche a Pesaro, come altrettanto puntualmente raccontato da www.pu24.it, perché l’amministrazione è quanto meno omertosa con i ciclisti che calpestano le norme del Codice della strada.
Scrive Trend-online:
La bici, mezzo di trasporto amato da molti, simbolo della cosiddetta mobilità green. Sempre più cittadini preferiscono usarla per i loro spostamenti anche per andare a lavoro, sia in città che in paese. È importante però ricordarsi che anche su questo mezzo bisogna rispettare le regole della strada per non incorrere in una sanzione. Ad esempio, è assolutamente vietato circolare in bici sul marciapiede altrimenti scatta la multa… Le regole stradali parlano chiaro: il marciapiede è destinato ai pedoni soltanto, le biciclette non possono percorrerlo a meno che non vengano condotte a mano e con prudenza. Anche la sosta sul marciapiede è vietata.
Più volte abbiamo raccontato che, come in altri spazi della città, sul ponte di Soria, che collega la rotatoria tra le vie Canale e Gorizia con la strada Panoramica San Bartolo, Lungofoglia Caboto e Lungofoglia delle Nazioni, i ciclisti spadroneggiano a loro piacimento, seguendo l’esempio – speriamo non più ripetuto – del sindaco Ricci, da noi fotografato pedalando sul marciapiede. Comportamento proibito dal Codice della Strada, articolo 182, punto 9: I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate ovvero sulle corsie ciclabili…
Ora, sul doppio marciapiede ricavato nel ponte per Soria, quello lato monte è utilizzato da anni come pista ciclabile in entrambi i sensi. Quello lato mare riservato ai pedoni, ma con continua invasione di campo da parte dei ciclisti. E i pedoni addirittura presi di mira da chi pedala: “Ti sposti che devo passare?”, la frase più educata.
Una situazione intollerabile, ma in Piazza del Popolo lavorano i geni che hanno risolto la situazione: anziché fare rispettare il Codice della Strada e indirizzare i ciclisti sul marciapiede lato monte, hanno trasformato il marciapiede mare in un percorso promiscuo pedonale e ciclabile. Così chi va in bicicletta continuerà a fare gli affari propri e i pedoni a subire la prepotenza altrui, privati del diritto di protestare.
L’ennesima conferma che se Pesaro è Città della bicicletta non è città dei pedoni. E il Codice della strada? Si sposti, devono passare i ciclisti, è la sintesi delle scelte dell’amministrazione comunale, attenta al chilometraggio raggiunto dalle piste ciclabili cittadine, anche se molte sono un’invenzione. Basta disegnare la bicicletta sull’asfalto e il marciapiede diventa… pista.
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