di Redazione
23 settembre 2022
CARTOCETO – Il percorso amministrativo che porterà all’avvio dei lavori di realizzazione del primo tratto della Ciclovia del Metauro che collegherà i comuni di Fano e Cartoceto, inizia finalmente ad assumere sempre più i tratti della concretezza.
Ieri mattina, infatti, presso il palazzo della Regione Marche, alla presenza dell’Assessore Francesco Baldelli, del Presidente della Provincia di Pesaro Urbino, Giuseppe Paolini, del Sindaco di Cartoceto, Enrico Rossi, e del Sindaco di Fano, Massimo Seri, si è confermata in maniera congiunta la soluzione definitiva del tracciato, avviandone quindi l’iter amministrativo.
Per il territorio di Cartoceto, la Ciclovia del Metauro partirà dalla frazione di Pontemurello al confine con Fano, in prossimità del corso d’acqua Rio Secco (nei pressi di via M. Polo), si snoderà lungo il tracciato ferroviario della Fano-Urbino attraversando l’area verde del Quartiere “M.T. Calcutta” e via Casello, costeggerà via Circ. Kennedy per poi oltrepassare via Pilone, continuare alle spalle di via Marsala e raggiungere infine via Caduti sul Lavoro.
L’articolato iter amministrativo ora prevede l’approvazione in Giunta Comunale dello schema dell’accordo di programma e, decorsi i termini canonici, seguirà l’adozione del progetto da parte del Consiglio Comunale. Quest’ultimo passaggio costituirà anche la definizione delle varianti al piano regolatore e sarà fondamentale anche per la successiva formulazione dei cosiddetti decreti di esproprio. Al termine di questo percorso, la Regione Marche potrà espletare la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori.
La nuova pista ciclopedonale rappresenterà, come più volte evidenziato convintamente dal Sindaco Enrico Rossi, un ulteriore risultato volto ad incrementare e migliorare la vivibilità del territorio comunale, consentendo a cittadini e famiglie uno spostamento sostenibile e sicuro tra costa ed entroterra. Tale collegamento assumerà inoltre un peso specifico ancora più rilevante se si pensa alle ricadute che ne deriverebbero dall’inserimento nei circuiti cicloturistici il cui impatto economico crescente, è di assoluto rilievo come attesta l’ultimo Rapporto sul Cicloturismo realizzato da Isnart-Unioncamere e Legambiente che attesta 20,5 milioni di pernottamenti di cicloturisti italiani nel 2019, con spesa media del cicloturista di 75 euro pro-capite.
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