Il Belcanto ritrovato: dal 23 agosto al 10 settembre in scena il Festival che riscopre i compositori dimenticati dell’800

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18 agosto 2022

PESARO – Ventitré compositori, una farsa, cinque produzioni concertistiche, due conferenze musicali, undici appuntamenti in sei suggestivi luoghi della Regione Marche, tra teatri, piazze, chiostri e chiese sconsacrate.

Dal 23 agosto al 10 settembre va in scena la prima edizione del Festival Nazionale “Il Belcanto ritrovato” che attraverso il recupero di materiali musicali, rappresentazioni operistiche, concerti lirico sinfonici e conferenze riscopre l’epoca d’oro del Belcanto, tra il 1800 e il 1850, quando in Italia tantissimi compositori riempivano i teatri di tutta la penisola con le loro opere, un patrimonio di inestimabile valore.

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“Il Festival Il Belcanto ritrovato fa tappa in diversi teatri del territorio regionale, sottolineando ancora una volta l’importanza del teatro come punto di riferimento delle comunità e tratto distintivo della nostra identità – commenta l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini – . Un progetto che vanta il sostegno della Regione Marche, perchè è in piena sinergia con la nostra visione di rimettere al centro il teatro. Noi lo stiamo facendo con la candidatura a patrimonio Unesco, in sinergia con il Ministero dei Beni Culturali stiamo completando il dossier con la raccolta dati dei 62 teatri che ne fanno parte. Un percorso importante per valorizzare la bellezza della nostra Regione, che vanta il più alto numero di teatri al mondo in rapporto al numero di abitanti e al numero dei Comuni”.

 

Il Festival nasce da un’idea di Rudolf Colm, grande appassionato di Belcanto, che si affianca nella sovrintendenza a Saul Salucci, presidente dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, orchestra di riferimento della rassegna (di cui cura anche gli aspetti organizzativi) che recentemente è stata riconosciuta dal Fondo Unico dello Spettacolo come “Istituzione Concertistico Orchestrale prima istanza triennale”. La direzione artistica è affidata al noto direttore d’orchestra e direttore artistico dell’OSR Daniele Agiman.

Aspetti inattesi di una grande e sconosciuta storia musicale potranno essere approfonditi non solo durante i concerti, ma anche grazie alla lettura del volumetto “Interviste immaginarie”, (disponibile durante le serate del Festival) che presenta e racconta la maggior parte dei musicisti protagonisti di questa prima edizione.

 

Il progetto de “Il Belcanto ritrovato” si caratterizza per la sua coralità e la capacità di fare rete. Si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Marche, che vanta un’altissima densità di teatri storici, un patrimonio che si candida ad essere riconosciuto dall’Unesco, dei Comuni di Pesaro, Fano, Urbino, Arcevia e Montemarciano.

Tra i sostenitori si annoverano anche prestigiose istituzioni: Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Rossini Opera Festival, Fondazione Rossini, Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, Accademia d’Arte Lirica Osimo, Liceo Artistico F. Mengaroni di Pesaro.

A questi si aggiungono imprese private del territorio che con il loro contributo economico hanno reso possibile la realizzazione del Festival: ILVA Glass SpA, Papalini Spa, RL Riabilita, Alice in WonderLAB.

 

Il programma

Il sipario si alza martedì 23 agosto alle 20.30, al Teatro Rossini di Pesaro, con “Cecchina suonatrice di ghironda”, farsa in un atto andata in scena il 26 dicembre 1810, poche settimane dopo il debutto teatrale di Rossini con “La cambiale di matrimonio”, nel medesimo teatro veneziano di San Moisè, con testo dello stesso librettista Gaetano Rossi, musica del più anziano compositore Pietro Generali.

Una prima esecuzione in epoca moderna nell’edizione a cura di Marco Beghelli, con la collaborazione di Lorenzo Nencini, la cui regia è firmata da Davide Garattini Raimondi. Sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, il maestro Daniele Agiman. Al fortepiano Claudia Foresi.

I Solisti sono stati selezionati dall’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”: Alan Starovoitov sarà il Duca di Rosmond; Paolo Ingrasciotta, il Consigliere; Pierluigi D’Aloia, il Sig. Enrico; Iolanda Massimo, Cecchina; Ramiro Maturana, Andrea, giovine Savojardo; Annya Pinto, Fiorina, cameriera.

Il mezzosoprano Nutsa Zakaidze eseguirà “Cari luoghi ov’io passai” da Linda di Chamounix di Donizetti, accompagnata dalla ghironda di Francesco Giusta.

 

Le scenografie sono realizzate in collaborazione con il Liceo Artistico Mengaroni di Pesaro, con la progettazione e il coordinamento degli insegnanti della “Sezione Audiovisivi e Multimedia”, i professori Giulia Gioacchini e Giuseppe Rondina, e il coinvolgimento di dieci studenti (Salvatore Delvecchio, Camilla Ranieri, Stefano Roberto, Marco Telesca, Tommaso Casadei, Giulia Neri, Cristel Nanni, Aurora Amadori, Sofia Zamagni, Genny Sbaffi) e con il Rossini Opera Festival.

Al “main composer” della prima edizione del Festival è dedicata anche la conferenza di apertura del Festival, in programma martedì 23 agosto alle ore 11.00, al Museo Nazionale Rossini di Pesaro. “Pietro Generali, il profilo di un grande artista”, conferenza di Alberto Galazzo con Francesco Giusta, ghironda. Dopo gli studi musicali e musicologici, Galazzo ha pubblicato numerosi saggi, tra cui Contributi alla bibliografia di Pietro Generali (1981), La Scuola organaria piemontese (1990), Tra i barbassori e gli azzimati, Pietro Mercandetti Generali, vita e opere (2009, presentazione di Alberto Basso). Ha curato la revisione e l’allestimento di Adelina (Biella, 2015).

Mercoledì 24 agosto il Festival approda a Fano nel giorno in cui nel 1863 il Teatro della Fortuna veniva inaugurato e apriva ufficialmente le sue porte al pubblico, facendo ammirare il sipario dipinto da Francesco Grandi.

Alle 21.00 nell’ambito del progetto “Fuori il Sipario”, va in scena il concerto “Il Belcanto marchigiano”, su musiche di Giuseppe Balducci, Alessandro Nini, Giuseppe Persiani, Lauro Rossi, Gaspare Spontini, Nicola Vaccaj.

 

Un concerto dedicato ai compositori marchigiani del periodo di riferimento del Festival con Claudia Foresi, al pianoforte, ad accompagnare Annya Pinto, soprano; Dave Monaco, tenore; Ramiro Maturana, baritono. Una delle piacevoli sorprese emerse dalla riscoperta di questo patrimonio è, infatti, che nella Regione Marche è presente un numero cospicuo di tali autori.

Uno spaccato che potrà essere approfondito nella conferenza di Paola Ciarlantini con l’accompagnamento musicale di Claudia Foresi: “Operisti marchigiani del Belcanto”, in programma alle 18.30 al Teatro della Fortuna.

Originaria di Recanati, Ciarlantini è musicologa e compositrice. Si è diplomata col massimo dei voti in pianoforte con Antonio Bacchelli e in musica corale presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, in composizione con Ivan Vandor al Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna. Si è inoltre laureata con lode in Lettere Moderne a Urbino con il celebre musicologo Alberto Zedda. Ha collaborato con importanti enti scientifici, tra cui le Fondazioni Rossini e Donizetti.

 

Giovedì 25 agosto alle 21.00 il Festival torna al Teatro Rossini di Pesaro con il concerto lirico sinfonico “La musica dei grandi teatri”, su musiche di Michele Carafa, Pietro Generali, Nicola Antonio Manfroce, Ferdinando Paër, Stefano Pavesi, Marcos António Portugal, Pietro Raimondi, Luigi Ricci, Carlo Evasio Soliva, Gaspare Spontini. L’Orchestra Sinfonica G. Rossini sarà diretta da Cesare Della Sciucca, sul palco i Solisti dell’Accademia d’Arte Lirica Osimo: Maria Krylova, soprano; Alessandro Fiocchetti, tenore; Sultan Bakhytzhan, baritono; Matteo Torcaso, baritono.

A raccontare il programma l’attore Giuseppe Esposto: saranno proposti brani tratti da opere che sono state rappresentate nei teatri più importanti d’Italia. La presenza nei cartelloni del Teatro alla Scala di Milano, Teatro Nuovo di Napoli, Teatro dei Fiorentini di Napoli, Teatro Valle di Roma, Teatro della Pergola di Firenze, Teatro San Benedetto di Venezia, Teatro San Moisè di Venezia restituisce il valore di compositori presenti ai massimi livelli dei circuiti musicali dell’epoca.

 

Il 26 e il 27 agosto il Festival si sposta a Urbino per due appuntamenti in Piazza Duca Federico.

Venerdì 26 agosto, alle 21.00, sarà la volta de “I fiati all’Opera”, concerto cameristico dell’ensemble di fiati della Cappella Musicale di Urbino, diretto da Michele Mangani.

Dal momento in cui i gruppi di fiati lasciarono i campi di battaglia dove accompagnavano le truppe con funzione di supporto, molti compositori iniziarono a cimentarsi in pagine dedicate all’affascinante impasto timbrico di questi strumenti: dalle chiese ai teatri, dalle strade alle feste di corte, ecco apparire un numero sempre maggiore di ensemble (Harmonie). Una delle caratteristiche più amate di questi gruppi era la possibilità di riproporre le melodie del teatro anche al di fuori di un allestimento operistico: la stessa magia che prenderà forma sul palco di Urbino, tra Rossini, Donizetti, Vecchiotti, Generali e Morlacchi.

 

Sabato 27 agosto, alle 21.00, va in scena la proposta forse più curiosa del Festival: “Serate in musica”, in cui sarà ricreata l’atmosfera di una vera e propria Accademia Musicale ottocentesca, vari generi musicali, opera, musica sacra e strumentale, si alternavano con l’intento primario di divertire il pubblico presentando pagine di qualità. Sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini il maestro Daniele Agiman.

Ad interpretare le musiche di Carafa, Generali, Mercadante, Paër, Portugal, Pucitta, Soliva, Spontini, i Solisti Lyaila Alamanova, soprano; Dave Monaco, tenore; Paolo Ingrasciotta, baritono. Il racconto della serata è affidato all’attrice Giulia Bellucci.

 

Domenica 28 agosto il Festival torna a Fano, all’ex chiesa San Francesco, dove alle 21.00 è in programma il concerto cameristico “Belcanto Ensemble” con musiche di Cambini, Gambaro, Briccialdi. Il quintetto di fiati dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini riunisce le voci a cui i compositori tra Settecento e Ottocento affidarono sempre più frequentemente i passaggi solistici di sinfonie e opere liriche. Le migliorie tecniche apportate agli strumenti dell’epoca aprirono la possibilità di eseguire melodie sempre più virtuosistiche, il che non lasciò indifferenti i principali esponenti della scuola italiana: nacquero così sfiziose partiture, a metà tra funambolismo ed espliciti omaggi alle opere liriche più amate del tempo.

 

Venerdì 2 settembre, alle 21.15, “Belcanto Ensemble” va in scena al Chiostro San Francesco di Osimo (AN), per un appuntamento in collaborazione con l’Accademia d’Arte Lirica Osimo.

Il Festival si chiude in due piccoli teatri storici della provincia di Ancona, in cui, alle 21.00, è in programma il concerto canto e pianoforte “Il Belcanto marchigiano”: sabato 3 settembre al Teatro Misa di Arcevia e sabato 10 settembre al Teatro Alfieri di Montemarciano.

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