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21 giugno 2022
Noemi Murgia
PESARO – Musica e immagini sono sempre state strettamente legate. Prima dell’avvento del sonoro (il primo film di una nuova epoca cinematografica è stato “Il cantante di jazz”, del 1927, arrivato in Italia nel 1929) era la musica, più che i dialoghi che si leggevano sullo schermo, a trasmettere agli spettatori l’atmosfera di una scena e lo stato d’animo degli attori.
A volte bastano pochi secondi di una musica composta per un film ad evocare grandi successi come “Via col vento” o la serie di James Bond, giusto per fare due celebri esempi.
Se ogni tanto ci si chiede come sarebbe il cinema senza musica, chissà come sarebbe stato il cinema italiano senza
Riz Ortolani, il compositore pesarese autore di centinaia di colonne sonore.
Proprio i giorni scorsi, per ricordare vita e carriera di Jean-Louis Trintignant, la televisione ha trasmesso le immagini di uno dei film per cui noi italiani ricordiamo di più l’attore francese, “Il sorpasso” (1962). Considerato il miglior film di Dino Risi (ma ha senso scegliere il migliore, il più bello, il più qualcosa?), è il ritratto di un paese in pieno miracolo economico, raccontato con luci e ombre, e musicato da Riz Ortolani.
Fare un elenco dei film per cui ha composto la colonna sonora non avrebbe senso, ma come non citare “More”, la canzone scritta per “Mondo Cane”? Vinse un Grammy, fu candidata agli Oscar e leggende come Frank Sinatra, Judy Garland, Nat King Cole, Roy Orbison, solo per citare alcuni
nomi, vollero cantarla. E come non ricordare che un amante e grande conoscitore del cinema italiano come Quentin Tarantino ha voluto le musiche di Ortolani per alcuni dei suoi film più noti e amati, “Kill Bill: Volume 1″, “Kill Bill: Volume 2″, “Bastardi senza gloria” e “Django Unchained”?
Ortolani a Hollywood era di casa, insieme a sua moglie, la cantante Katyna Ranieri. La loro è stata un’unione solida anche dal punto di vista professionale.
Insomma, ne ha fatta di strada l’allievo del Conservatorio Rossini, che di giorno studiava e la sera suonava nelle sale da ballo.
Proprio accanto al Conservatorio la città ha intitolato a Riz Ortolani un giardino, un’area verde in pieno centro storico da cui si possono sentire le note che
arrivano dalle stanze in cui gli allievi suonano. Un luogo che merita di diventare un posto tranquillo e vivo della Città della Musica.
Questa sera l’appuntamento è alle 21.30 in Piazza del Popolo. Nella Giornata della Musica, il Conservatorio Rossini renderà omaggio a quello che è stato uno dei suoi allievi più illustri. Con “Io scrivo musica”, che era un po’ il motto di Ortolani, i musicisti del Conservatorio Rossini, diretti dal Maestro Daniele Rossi, suoneranno dodici tra i grandi temi composti da lui per cinema e televisione. Prima del concerto si potrà assistere al trailer del film diretto da Marco Dentici “Riz Ortolani – Armonie e dissonanze”, per conoscere qualcosa di un illustre pesarese che merita di più dalla sua
città natale.
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