di Redazione
3 giugno 2022
PESARO – Sono state le mani di Taira, studentessa ucraina e di Teresa, ospite della struttura per anziani, a svelare, stamattina, la targa in ricordo di padre Pietro Damiani (1910-1997) collocata nei giardini di calata Caio Duilio dall’Amministrazione comunale. «Diamo il giusto rilievo a un luogo che ci aiuterà a ricordare una storia che merita di essere raccontata – ha detto l’assessora all’innovazione e Partecipazione Francesca Frenquellucci – e che ancora oggi, a distanza di diversi anni, è capace di unire ed accogliere».
Un momento voluto dai consiglieri comunali Giampiero Bellucci e Michele Redaelli che si erano fatti portavoce della proposta di intitolazione dell’area verde, fatta dalla Direzione della Casa di riposo “Padre Damiani” e dal Comitato di Pesaro dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, in occasione del centenario della nascita (1° gennaio 1910). «Abbiamo colto l’occasione di un’altra ricorrenza – ha detto Bellucci -, quella dei 25 anni dalla scomparsa del 2 giugno di Padre Damiani, per dare il giusto rilievo a un’intitolazione già fatta negli spazi del porto ma che necessitava di un simbolo visivo forte. A rappresentare non un ricordo storico ma il messaggio quando mai attuale di “educazione e solidarietà” di Padre Damiani».
Educare, la parola chiave della mattinata; un’azione che Pietro Damiani ha svolto sin dall’immediato dopoguerra quando diede rifugio a centinaia di bambini orfani di guerra, in particolare i bambini in fuga dalle brutalità del regime comunista in Istria e Dalmazia (nel 1950 arrivò ad ospitarne 800).«Padre Damiani è l’emblema di una accoglienza e di una passione educativa – ha sottolineato Redaelli – che si attuano nel prendersi cura a 360 gradi della persona e che è ancora oggi nitida e visibile in città, nelle tante opere da lui realizzate: la scuola, i luoghi di sport, cultura e svago e soprattutto i luoghi per la crescita professionale e dove imparare un mestiere come i laboratori di meccanica, falegnameria e ceramica».
Un’opera concreta che ha saputo trasformarsi in valore identitario di una città «che non lascia indietro nessuno. Padre Damiani, così come tante altre figure del nostro passato recente, sono i veri influencer della città – ha detto Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale rivolgendosi agli studenti della 5^ de La Nuova Scuola presente alla cerimonia –. Sono esempi di gentilezza e solidarietà che cercheremo di approfondire e trasmettere alle nuove generazioni con diverse iniziative, tra cui la borsa di studio che, come Presidenza del Consiglio, abbiamo promosso per ricordare anche che il mare, verso cui è rivolta la targa, sa unire e non dividere».
Presenti alla mattinata, gli alunni della classe 5^ de La Nuova Scuola (che ospita 19 studentesse e studenti ucraini), che hanno intonato la canzone “Una scuola grande come il mondo” insieme ai docenti e alla fondatrice Daniela Tagliatesta Careri; gli ospiti e la direttrice della casa di riposo Angela Polselli; il Consiglio del Quartiere 11 “Porto – Mare”.
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