di Redazione
21 aprile 2022
PESARO – Far ri-vivere a studenti, turisti e pesaresi, le tappe della Liberazione di Pesaro, tramite 4 percorsi dentro la città. Questo l’obiettivo di “In cerca di una Storia” la mappa ideata e promossa da ANPI Pesaro, con il sostegno della Presidenza del Consiglio comunale, in occasione del 25 Aprile, per «promuovere e stimolare una conoscenza più approfondita, sentita e consapevole dei luoghi della Liberazione dal nasci-fascismo di Pesaro».
«Quattro percorsi che attraversano la città, segnati dal passato e dalla memoria – ha sottolineato Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale –. Due principi fondamentali per acquisire consapevolezza e spirito critico e da tener ben saldi a maggior ragione oggi che, a pochi passi da noi, si sta svolgendo un nuovo e cruento conflitto».
«La mappa “In cerca di una Storia” è un pratico modo che consente di far conoscere l’identità e le radici dei nostri luoghi in una maniera personale e attiva» ha detto Camilla Murgia. L’assessora alla Crescita e alla Gentilezza ha poi ricordato come Pesaro sia «molto attiva nella difesa della libertà, da sempre. Ho avuto la fortuna di frequentare Anpi nella sua sede storica e i partigiani che la frequentavano, e che portavano la loro esperienza diretta. Mi sono sempre apparsi come supereroi e credo lo siano stati davvero: queste donne e uomini semplici hanno cambiato il corso degli eventi».
«La Liberazione non è un momento passato ma un luogo che dobbiamo sempre ricordare» ha aggiunto Francesco Del Bianco, presidente Anpi Pesaro nel ringraziare il Comune per la collaborazione: «La riscoperta della storia di questa città ha un valore incredibile e il fatto che l’amministrazione pesarese ci investa così tanto ci riempie il cuore e ci dà una grande mano nel portare avanti le nostre iniziative». Come “In cerca di una Storia”, l’ultima in ordine di tempo, «Una cartina con 4 percorsi da ri-vivere; uno strumento didattico di grande valore e utilità sia per i turisti, sia per i pesaresi». Tra i fatti riportati, c’è anche quello vissuto dai “Tre martiri”, «partigiani che, per un atto di coraggio, furono catturati, torturati, fatti camminare – per umiliazione – per il centro di Pesaro e infine giustiziati in Baia Flaminia». Racconti che testimoniano la centralità di questo territorio, nel percorso della seconda guerra mondiale: «Pesaro è stata una città di provincia che ha trovato la forza di reagire, combattere, per affermare i valori di libertà e democrazia».
A sottolinearlo anche Glauco Maria Martufi, docente di geografia politica ed economica che ha ripercorso alcune vicende simbolo della Liberazione alle due classi della Leopardi (presenti stamattina in sala del Consiglio) anche grazie alle foto aeree realizzate da Carlo Betti negli anni ’40 e ’50 (suoi gli scatti dall’alto presenti nella mappa): «È stato un lavoro lungo, preciso che ha portato alla realizzazione di un supporto molto bello e soprattutto pratico. Caratteristica che pensiamo lo rende fruibile da tanti». Martufi ha citato la Brigata Maiella, «guidata dall’ufficiale La Marca, unico corpo di partigiani che fu inserito ufficialmente nell’esercito degli Alleati» e la statua di Garibaldi, «segnata dai proiettili delle battaglie che qui si tennero». Due dei punti di interesse «che abbiamo collocato nella mappa, grazie all’insostituibile contributo di Bianca Forlani, durante un lavoro interessante e piacevole».
Poi raccolto e elaborato da Alessandro Baronciani, art director, grafico e illustratore, «perché serviva qualcosa di fruibile da tutti che non fosse solo un libro ma che si potesse tenere in mano camminando per la città». «Ci sono voluti tre anni di progettazione – ha aggiunto – per arrivare al risultato finale. E se non fosse stato per la tenacia di Matilde (Della Fornace, vice presidente Anpi, ndr), oggi non faremmo la presentazione di questo lavoro di cui sono molto felice perché permette di ringraziare i tanti partigiani che ho conosciuto nel mio anno da obiettore civile svolto all’Anpi. “Matti incredibili”, che raccontavano ogni giorno delle storie e che mi hanno fatto appassionare al passato di Pesaro».
«Durante i sopralluoghi fatti – ha aggiunto Guido Brualdi, grafico, illustratore e musicista – ci siamo resi conto che la memoria, la storia, sono molto più vicine a noi di quanto sembri dai racconti. Camminando seguendo i percorsi tracciati mi sono immerso in questa realtà in cui è possibile galleggiare contemporaneamente con il passato».
«Se tutti noi siamo liberi – ha aggiunto Micaela Vitri, consigliera regionale Marche – è grazie a quanto fatto dai nostri partigiani. L’augurio che faccio ai giovani è quello di scoprire e poter ringraziare quando da loro fatto attraverso la lettura e l’esperienza che questa mappa consente».
Quattro i percorsi elaborati da “In cerca di una Storia”. Il primo “Dalla seconda guerra mondiale alla Pesaro antica”, prevede tappe a: Villa Molaroni, ghetto, piazzale degli Innocenti, la Benelli, piazzale Collenuccio, caduti nella guerra di Liberazione e vittime civili delle stragi nazifasciste. Il secondo, “La storia della stele e la guerra in casa”, prevede tappe a: la stele di piazzale Matteotti, carro armato, via Luciano La Marca, monumento a Garibaldi e giardino della Resistenza, parco 25 Aprile e resti della stele. Il terzo, “Il lungo tragitto dei tre martiri”, prevede tappe a: Rocca Costanza, piazza del Popolo, corso XI Settembre, porta Rimini, Campo di Marte. Il quarto, “La marina tra fascismo e guerra”, prevede tappe a: porto, collegio Zandonai, Moletto, Kursaal, istituto alberghiero.
Tutti i luoghi inseriti nelle tappe sono dotati di segnaletica con Qr code che rimandano a contenuti multimediali e che permettono di seguire il percorso attraverso Google maps visualizzabile tramite smartphone.
Al termine della presentazione si è svolto il primo tour di due classi dell’istituto Leopardi previsto dal progetto che condurrà gli studenti pesaresi “In cerca di una Storia”.
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