di Redazione
11 aprile 2022
PESARO – Tornano i servizi estivi 0-6 anni del Comune di Pesaro che aprono le porte, per 4 settimane, a partire dal 4 luglio, ai piccoli della città «garantendo una proposta di qualità alle famiglie e ai bambini del territorio che potranno tornare negli spazi educativi, in estate, vivendoli con le modalità pre-pandemiche» dice Camilla Murgia, assessora alla Crescita e alla Gentilezza nel presentare le novità 2022 di un servizio a cui è possibile iscriversi dal 14 aprile.
«Il Comune ha potenziato il servizio per la fascia dei più piccoli aggiungendo un plesso ai 4 solitamente aperti in estate fino al 2019». Poi è arrivata la pandemia: «Il 2020 e il 2021 sono stati anni condizionati dalle regole anti-Covid19 che hanno modificato l’offerta ordinaria del servizio». Le famiglie dei piccoli di età compresa tra gli 0 e i 3 anni potranno presentare domanda d’iscrizione ai nidi Albero Azzurro (Santa Veneranda), Mondo Gaio (Pantano) e Aquilone (Villa San Martino). Saranno inoltre aperti anche Mille storie (Colombarone) e Nuvole di Cotone (Borgo Santa Maria) che prevedono ordinariamente la loro attività fino a luglio (in questi due casi, quindi, l’iscrizione non è necessaria).
I nidi comunali garantiranno una capacità ricettiva di circa 190 posti, dislocati in 5 plessi: «In totale accoglieranno 49 bimbi in più rispetto al 2019; 14 sono i posti che si vanno ad aggiungere all’offerta pomeridiana».
Confermati i posti del 2019 per la fascia 3-6 anni, nelle 5 scuole dell’infanzia: Poi Poi (Q12), Grande quercia (Q10), Peter Pan (Q11), Mary Poppins (Q6), Giardino Fantastico (Q7). «In questo caso abbiamo aumentato le ore pomeridiane previste dal servizio: ai plessi che già lo offrivano, abbiamo aggiunto ulteriori due scuole che faranno prolungamento pomeridiano fino alle 16. Quindi avremo 3 plessi aperti fino alle 16, 1 fino alle 14:15 e 1 fino alle 18:15».
Rimangono invariati sia le tariffe, sia i criteri di composizione delle graduatorie. La messa a punto dei servizi estivi, «Va a coprire le necessità delle famiglie, tiene conto del calo delle domande dovuto alla denatalità e allo stesso tempo garantisce la sostenibilità economica del servizio anche in questo momento complesso per i costi di gestione» ha concluso Murgia.
Lascia una risposta