Il Consiglio approva la variante urbanistica a Vallugola e la “Cittadella dello Sport” di Villa Fastiggi

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11 aprile 2022

CC _ 11 aprile _ 3PESARO – È stata la variante urbanistica a Vallugola a tenere banco, oggi, in Consiglio comunale, rientrato nella sua “sede naturale” della residenza municipale in piazza del Popolo, dopo i mesi di pandemia. Il dibattito ha affrontato, tra i vari temi, anche: la proposta di nuovi seggi non ad uso scolastico; le modifiche al Regolamento comunale per la disciplina del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria; i progetti legati al polo scolastico di via Rigoni; il progetto di fattibilità tecnica ed economica della “Cittadella dello Sport” di Villa Fastiggi.

INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE 

L’assessora all’Innovazione e Partecipazione Francesca Frenquellucci ha risposto all’interrogazione del consigliere Petretti sull’individuazione di “seggi elettorali in locali/edifici non ad uso scolastico”. «L’Amministrazione, dopo valutazioni tecniche, ha individuato la possibilità di allestirli nelle palestre della Don Bosco in via Leoncavallo, (176 alunni / 3.060 elettori); della Don Milani in via Toscanini (189 alunni / 3.186 elettori) e dell’elementare di Borgo S. Maria in via Monte Bianco (115 alunni / 2.548 elettori) per un totale di 480 alunni e 8.794 elettori. Una soluzione che permetterebbe di evitare l’aggiornamento della tessera elettorale in quanto indirizzo e plesso non vengono modificati». L’assessore ha ricordato che l’incentivo regionale di 2.000 euro previsto per ogni plesso “trasferito”, «Non è però sufficiente a coprire le spese di acquisto del materiale e di allestimento», la cui stima, fatta dall’ufficio Fabbricati, è di 30.000€ per plesso». Per cercare di coprire tali costi e procedere, in futuro, al trasferimento dei seggi, l’Amministrazione «ha predisposto una richiesta di finanziamento, per il tramite della Prefettura, i cui esiti saranno comunicati non appena disponibili». Il territorio comunale è suddiviso in 106 sezioni di cui 87 sono all’interno di edifici scolastici, cifre che sottolineano la volontà dell’Amministrazione, «ad assicurare soluzioni che evitino il più possibile l’interruzione della didattica». Sulle consultazioni referendarie di domenica 12 giugno 2022, «è stata attivata una prima soluzione che permetterà di liberare le 2 sezioni dell’ex scuola elementare di via Lamarmora (ad oggi dichiarata inagibile) e le 3 sezioni della “Manzi” di via Confalonieri. Cinque sezioni che confluiranno nella nuova “Brancati” di via Lamarmora (angolo via Chiesa) per un totale di 4.368 elettori. I 198 alunni che risultano iscritti presso la scuola primaria “Manzi” non subiranno quindi interruzione dell’attività didattica durante le prossime elezioni.

PROPOSTE DI DELIBERAZIONE 

cc _ 11 aprile _2Il Consiglio, ha poi approvato all’unanimità, le “modifiche al Regolamento comunale per la disciplina del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria“, presentate dall’assessore al Rigore Andrea Nobili. Variazioni che consentiranno alle attività economiche pesaresi, anche quest’anno di «richiedere l’aumento di occupazione di spazi pubblici; posticipare al 31 luglio il pagamento del canone relativo; vedersi conteggiata la parte aggiuntiva solo per il 30%. Gli spazi aggiuntivi concessi alle attività saranno valutati, per il conteggio del canone, solo per il 30%: «Abbiamo deciso di supportare le realtà pesaresi mantenendo gli ampliamenti concessi loro durante il periodo dell’emergenza e prevedendo uno sconto del 70% sul canone da versare per gli spazi aggiuntivi». Altra leva su cui ha deciso di spingere l’Amministrazione è quella dei termini di pagamento, «che sarà posticipato a luglio e per il quale è previsto il pagamento rateale (luglio, settembre, novembre, ndr)».

Lugli (M5S): «Misura necessaria per andare incontro a pubblici esercizi che testimonia attenzione a categoria che contribuisce a economia e vivacità città».

Andreolli (Lega): «Recepiamo positivamente la scelta del 70%, percentuale equilibrata che risponde all’esigenza di normalizzare una situazione su cui va fatto un ragionamento più ampio che consideri anche che la fase emergenziale può dirsi conclusa». Sull’installazione delle antenne, il consigliere ha aggiunto: «l’Amministrazione deve attivarsi con i quartieri per favorire la conoscenza dei passaggi tecnici ed evitare che consiglieri e amministrazioni vengano a sapere in ritardo le informazioni generando preoccupazione e allarmismo».

Il Consiglio ha poi approvato le varianti al Prg relative al “cambio di categoria di intervento di immobili” presentate da Mila Della Dora, assessora con delega all’Urbanistica. «Terzo voto del Consiglio comunale sul passaggio di categoria di 9 immobili».

A seguire è stata la discussione sulla “Variante urbanistica per parziale demolizione ed ampliamento di piccolo punto ristoro dello stabilimento balneare 91″, a Vallugola, richiesta dalla Cooperativa Marinai di salvataggio di Gabicce Mare.

Una proposta che il consigliere Redaelli ha chiesto di rinviare (respinta con 18 voti contrari), «Sia perché va a sovrapporsi alla competenza del Piano spiaggia, ancora non in vigore nel tratto interessato, sia per evitare di rischiare un passaggio falso di tipo tecnico. E non c’è neanche un’urgenza per farlo. Chiediamo di poter affrontare nella prossima seduta del Consiglio comunale successivamente al Piano spiaggia, che si può presentare in 15 giorni».

«Non è prima volta che si porta in aula questo tipo di procedura – ha replicato Della Dora a Redaelli – cioè il proporre una variante Suap in mancanza di piani attuativi. La delibera costituisce un Piano a stralcio, una variante anticipativa, simile ad altre che il Consiglio ha approvato in passato. Quando l’abbiamo portata in Commissione, ho dato disponibilità ad approfondire la tematica».

CC_ 11 aprileL’assessora alla Rapidità è poi passata alla presentazione della proposta, richiesta dalla Cooperativa Marinai di salvataggio di Gabicce Mare (infine approvata dall’aula con 20 voti favorevoli e 9 contrari): “Per realizzare un punto ristoro nello stabilimento balneare di Baia Vallugola con restyling completo dello stesso, per aumentarne la competitività, configurare nuovi spazi adeguati alle richieste turistiche ricettive, realizzare impianti tecnologici a norma e più in generale ottenere una fruibilità complessiva qualitativamente elevata». La richiesta, giunge dalla cooperativa Marinai di salvataggio di Gabicce Mare, fondata nel 1974; «una realtà in crescita, anche nel numero dei soci, e che, ha incrementato negli anni il fatturato, occupandosi della pulizia e del servizio di salvataggio anche delle spiagge libere adiacenti».

La variante al Prg – Piano del Parco San Bartolo, «anticipa il Piano spiaggia della Vallugola» ha puntualizzato l’assessora, che ha aggiunto: «Prevede un incremento massimo realizzabile pari al 50% (12.50 mq) della Superificie utile lorda (Sul) esistente (25.01 mq) che, post-operam, sarà di 37.46 mq. L’intervento, «prevede la demolizione di una cabina esistente lato mare (di 2,91 mq), pertanto l’ampliamento massimo consentito è pari a 15.41 mq. Il nuovo punto ristoro si svilupperà su una Sul di 15,36 mq, avrà base rettangolare con ingombro di 3,34 x 4,6 m; internamente sono stati ricavati 2 vani di cui 1 adibito a bar e 1 a office». Alcune delle cabine esistenti verranno trasformate in servizi annessi al Polo Ristoro (deposito bottigliame, spogliatoio per il personale e wc).

Ricadendo in ambito demaniale, il progetto, «Si configura come variante al Piano del Parco San Bartolo, rispetto alla vincolistica esistente è possibile ampliare del 50% le superfici esistenti». La delibera, «Va anche a correggere un refuso su parte dell’area che interessa lo stabilimento balneare in oggetto che fino ad ora non ricadeva né nel territorio di Pesaro, né in quello di Gabicce Mare. Andiamo a rettificare i confini inserendo l’area nel Comune di Pesaro.

Redaelli, ha ribadito la sua contrarietà alla delibera su due punti di vista: tecnico e politico. Nel primo caso: «Parliamo di una delibera che va a formulare uno stralcio al Prg quando sarebbe stato più opportuno passare dal Piano spiaggia. I 35mq di superficie in oggetto, segnano un punto di non ritorno sul disegno di uno strumento che, stando alla discussione di oggi, credo non sia nemmeno in previsione. Non si può andare avanti di deroga in deroga». Sul piano politico, la delibera non convince Redaelli perché, «L’urbanistica ha regole e strumenti che servono per tutelare i diritti di tutti. In questo caso, in 12mq, si è riusciti a sottovalutare un elenco impressionante di tematiche».

Malandrino (FdI): «Ci stiamo muovendo troppo spesso sulle varianti. A maggior ragione in questo caso: siamo in un parco e abbiamo un parere negativo della Capitaneria di porto. Non capisco questa fretta».

Mariani (il Faro): «È dal 1999 che chiediamo un Piano spiaggia. Dobbiamo farlo entro il 2022, non possiamo più permetterci di derogare. È imprescindibile averlo, dopo oltre 20 anni, per evitare incongruenze».

Andreolli: «La delibera evidenzia che, ad oggi, non è di particolare interesse sviluppare un Piano spiaggia nel Parco, da sempre promesso e mai fatto. Senza l’adozione di questo strumento si procede con una serie di interventi ad hoc fatti in risposta alle richieste dei privati. La Capitaneria ha dato parere contrario perché ci si è mossi “al di fuori di una programmazione”, una fase, appunto, che non mi pare l’Amministrazione abbia avviato».

«Entrambe le posizioni hanno valore – ha detto Rossi (Europa Verde), riferendosi alle dichiarazioni di maggioranza e opposizione -. Il tema non è la delibera ma l’inefficienza dell’amministrazione, che non può essere causa di problemi per i cittadini».

Dallasta (Lega): «Se legittimi un’attività, la stessa, un domani, potrà chiedere un ampliamento. Invito l’Amministrazione a rivedere gli strumenti urbanistici: non si capisce più quali siano i vincoli, con le varianti, ad oggi, si può fare tutto e il contrario tutto».

Approvati all’unanimità i “Lavori di realizzazione di un edificio adibito a polo di infanzia mediante demolizione e ricostruzione della scuola dell’infanzia di via Rigoni. Approvazione progetto di fattibilità tecnica ed economica”. Riccardo Pozzi, assessore al Fare, ha ricordato, «Il contenuto tecnico puntuale della delibera e, allo stesso, la chiara visione politica che l’Amministrazione sta portando avanti. Una strategia che cerca di tener conto del fenomeno drammatico della denatalità e, di pari passo, di continuare a investire in un’edilizia scolastica d’eccellenza e integrata al progetto educativo che punta a rendere gli edifici sempre più sicuri, funzionali e dalla sempre maggior qualità strutturale e vivibilità». Il progetto prevede di demolire e ricostruzione l’edificio comunale di via Rigoni, attuale sede della scuola statale Skarabokkio, e sostituirlo con un polo 0-6 anni comprendente una scuola per l’infanzia (da 4 sezioni di 30 alunni), un asilo nido (per 30 bambini) e un centro polifunzionale dedicato a servizi alla famiglia» in un luogo dal valore aggiunto «dato dalla vicinanza del parco San Bartolo». Pozzi ha poi sottolineato l’aspetto tecnico della proposta che, «Aggiorna lo strumento urbanistico con una variante non sostanziale che consente la demolizione e ricostruzione dell’edificio, coerentemente alla destinazione dell’area».

Unanimità raggiunta dal consiglio anche per la “Concessione, in regime di project financing, della gestione, ampliamento ed adeguamento del centro sportivo di Villa Fastiggi. Approvazione del progetto preliminare”. Riccardo Pozzi, assessore al Fare, ha precisato: «È una delibera che prevede l’approvazione di un passaggio preliminare al progetto definitivo ed esecutivo. Parliamo della realizzazione della “Cittadella dello Sport”, impianto previsto su un’area comunale in cui un soggetto privato realizzerà un investimento di 4,1mln compartecipati, dall’Amministrazione, per 1,2 mln di euro. Si tratta di un progetto importante, che i club fanno solo se hanno una visione strategica del futuro. Questa è un’opportunità, per l’Amministrazione, di recepire una delibera che consentirà la riperimetrazione di parte dell’area, consentendo il corretto posizionamento dei posti auto e del bistrot».

Sulle preoccupazioni in merito allo strumento del project financing, Pozzi ha utilizzato un paragone con il fugu: «Il pesce palla, se trattato correttamente è tra i prodotti più prelibati; in caso contrario è mortale. Allo stesso modo il project è uno strumento che deve essere governato con cura e attenzione, solo così può fornire un’ottima efficacia e sicurezza».

Dal consigliere Pagnoni Di Dario è arrivata la proposta: «Utilizzare i proventi del canone concessorio di 28mila euro annuali per finanziare un attraversamento ciclo-pedonale che colleghi le esistenti con le nuove ciclabili che giungeranno a ridosso del campo sportivo. Si risolverebbe una situazione annosa, giovando all’intero quartiere».

«Favorevole a quanto detto sulle necessità di mettere in sicurezza l’area» il consigliere Andreolli che, su «oneri e onori dello strumento del project» ricorda come, in passato, «il Comune sia rimasto scottato: vorrei non vedere in aula project sbilanciati a favore del privato».

MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO 

I consiglieri hanno poi espresso il loro voto in merito a due “mozioni con carattere d’urgenza”, la prima presentata dalla consigliera Lisetta Sperindei sull’utilizzo del certificato covid-19 (o green pass)”; la seconda, a firma del gruppo Pd, sui “Fondi PNRR per la Sanità marchigiana – destinazione di un Mammografo con tomosintesi 3D, di ultima generazione, per il Distretto di Via Nanterre – Centro di prevenzione senologica di Pesaro”.

 

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