26 novembre 2021
PESARO – Il campionato italiano di basket si prende la sua prima pausa dalle ostilità (la seconda ci sarà a febbraio), per dare spazio alle varie Nazionali impegnate nelle qualificazioni ai Mondiali del 2023, che si svolgeranno nel continente asiatico, con l’Italia che stasera alle 17, sarà impegnata in Russia per la sua prima partita, mentre lunedì giocherà alle 20.30 a Milano contro l’Olanda, in un girone che comprende anche l’Islanda, e che qualificherà le prime tre squadre alla seconda fase.
Qualificazioni che marginalmente interessano anche la Vuelle, dato che Carlos Delfino è volato in Argentina per dare una mano alla sua nazionale, e coach Banchi non ha rinunciato al suo incarico di capo allenatore della Lettonia, perdendo ieri sera 101 a 100 contro la Serbia, e finché non sarà definito il suo trasferimento, marginalmente diamo un’occhiata anche al rendimento di Henri Drell con la sua Estonia.
Il campionato si prende quindi una pausa dopo nove giornate, quasi un terzo delle 30 previste, e dopo due mesi si può fare già un bilancio di un torneo che non ha riservato troppe sorprese finora, con le gerarchie che più o meno sono state rispettate, soprattutto in testa e in coda, dove le due squadre che partivano in prima fila, sono al loro posto, con l’ultima fila, che è occupata dalle due società che fin da quest’estate, tutti i siti specializzati danno come principali candidate alla retrocessione.
Ma con il mercato sempre aperto, basta poco per scendere o risalire la classifica, e proprio in questi giorni, tante squadre stanno sistemando il loro roster, anche Milano, che dopo aver perso Moraschini per doping, ha preso dalla Fortitudo Tommaso Baldasso, mentre Napoli ha ingaggiato il pivot Reggie Lynch, Varese ha tagliato Elijah Wilson, finito in Polonia al posto di Doran Lamb, sbarcato a Pesaro, mentre Sassari sta per prendere Gerald Robinson, e la Fortitudo è alle prese con il caso Ashley, e nei prossimi giorni aspettatevi altri movimenti.
Milano (voto 8.5) è a punteggio pieno, anche se ancora deve giocare contro la Virtus e Brindisi, brava a sfruttare al massimo un calendario senza grosse complicazioni, in cui per un paio di volte ha rischiato di inciampare, ma alla fine, la profondità di un roster dove Datome e Melli stanno tornando ai loro livelli, ha consentito a coach Messina di districarsi al meglio nel doppio impegno campionato-Eurolega, che rimane il principale obiettivo stagionale dell’Armani.
La Virtus (voto 7.5), ha pagato una serie infinita di infortuni, che non le hanno permesso di ruotare al meglio tutti gli uomini del proprio roster, che per il nostro campionato rimane forse il più forte, anche se la perdita di Abass non è da sottovalutare, e non abbiamo visto ancora il migliore Mannion, ma la Segafredo non dovrebbe avere problemi a finire almeno seconda, anche se qualche altra sconfitta la dovrà mettere in preventivo.
La lieta sorpresa è per adesso rappresentata da Trento (voto 8), che per una volta è partita forte, battuta nelle prime due partite da Milano e Virtus, ma dalla terza giornata, ha vinto 6 delle 7 partite disputate, compreso il blitz a Brindisi, che avrà la sua importanza quando si dovranno fare i conti per le Final Eight, ben guidata da coach Molin, che sta sfruttando al massimo un roster senza una vera e propria stella.
Brindisi (voto 7.5), è da anni stabilmente nelle prime posizioni, e anche stavolta sta rispettando i pronostici, grazie al solito lavoro encomiabile del suo staff, bravissimo a pescare ogni anno stranieri dal sommerso o quasi, e farli diventare giocatori di prima fascia, rinnovandosi ogni anno, senza mai perderne in qualità, un esempio di come si possa allestire un roster altamente competitivo, senza tirare fuori cifre esorbitanti.
La seconda sorpresa è rappresentata da Napoli (voto 7.5), che dopo una partenza complicata, ha vinto 4 delle ultime 5 partite disputate, andando a vincere anche a Sassari e in casa con la Virtus, non perdendosi d’animo per il ritorno in America di Josh Mayo, sostituito da Jeremy Pargo, e prendendo un pivot dalle grosse potenzialità come Reggie Lynch, tutto questo sotto la guida sicura di coach Sacripanti, candidato già da adesso al trofeo di miglior allenatore della stagione.
Partenza difficile anche quella di Venezia (voto 6), che solo nelle ultime giornate sta giocando come sa, anche se non sta dando la sensazione di potersela giocare alla pari con le prime due, e non le sarà semplice neanche puntare al terzo posto, a meno di inserire qualche rinforzo, ad un roster da cui potrebbero uscire un paio di giocatori non adatti al blasone della Reyer.
Trieste (voto 7), non sta deludendo le attese del suo competente pubblico, con un record di vinte perse (5/4), in linea con le ambizioni stagionali, di un Allianz che punta ad un posto tra le prime otto, sia a metà stagione, che a maggio, anche se non sembra attrezzata per salire un ulteriore scalino.
Situazione simile a quella di Treviso (voto 7), che è partita fortissimo, per poi perdere qualche punto per strada, fino al meno 30 di Milano, che non deve comunque demoralizzare una compagine ambiziosa, in grado di rimanere saldamente nella parte sinistra della classifica.
Parte sinistra a cui ambiscono anche squadre che attualmente sono scivolate nella parte destra, come Reggio Emilia (voto 6.5), che coach Caja sta cercando di modellare a suo gradimento, e che ha rivalutato un play come Andrea Cinciarini, che a Milano non trovava mai spazio, e che con i suoi 9 assist a partita è saldamente il leader della specialità.
Anche Tortona (voto 6), è partita con ambizioni da playoff, ma in questo momento non rientrerebbe nelle prime otto, dopo aver perso un paio di partite evitabili, ma il futuro è tutto dalla parte della squadra di Cain e Filloy, che lotteranno fino all’ultima giornata per rimanere nella parte giusta della classifica.
Con Cremona (voto 5.5), si comincia a non parlare più di playoff, ma di zona salvezza, con la Vanoli alle prese con qualche infortunio e qualche giocatore che sta rendendo meno del previsto, anche se si sta mettendo in mostra il gioiellino Matteo Spagnolo, già nella Nazionale di coach Sacchetti, il più serio candidato al trofeo di miglior under italiano.
Anche Brescia (voto 5.5), è alle prese con qualche problema di organico, pur se coach Magro sta facendo il possibile per porre rimedio ad una classifica problematica, che in casa Germani magari non si aspettavano, ma il lauto stipendio dato a Luca Vitali, fuori dal progetto, blocca risorse preziose per intervenire sul roster.
Interventi invece che ha già effettuato Varese (voto 5.5), tagliando Wilson, ed inserendo al suo posto un realizzatore come Markus Keene, anche se coach Vertemati è consapevole che la sua squadra gira intorno al rendimento di Alessandro Gentile, e dal casertano, passeranno molte delle speranze varesine di accedere ai playoff.
E i playoff, anzi qualcosina di più, erano anche l’obiettivo di Sassari (voto 5), alle prese invece con una crisi inaspettata, che è costata la panchina a coach Cavina, sostituito in corsa da Piero Bucchi, che dovrà venire a capo di una Dinamo senza un vero leader, intenzionata a cambiare diverse pedine, per cercare di qualificarsi alla Coppa Italia, obiettivo non semplice, dato che per essere a Pesaro il prossimo febbraio, occorreranno almeno 16 punti al termine del girone d’andata, e il Banco di Sardegna dovrà vincere 5 delle prossime 6 partite.
Non ha mai avuto ambizioni di Final Eight la Fortitudo (voto 5), che sta cercando di uscire da una situazione complicata, con americani che vanno e vengono, e trovare il bandolo della matassa non sarà semplice per coach Martino, anche se i soldi arrivati da Milano per la cessione di Baldasso, potrebbero indurre Bologna a passare al 6+6, inserendo un paio di nuove pedine.
E un paio di nuove pedine dovrebbe inserirle anche Pesaro (voto 4.5), che per adesso ha compiuto una sola mossa, mettendo Doron Lamb al posto di Henri Drell, con la sensazione però che potrebbe non bastare per raggiungere il terzultimo posto, anche se coach Banchi sta cercando di far rendere al meglio un gruppo che ancora non si è formato, e che dipende troppo dallo stato di forma di Carlos Delfino.
Il prossimo weekend il campionato riprenderà il suo cammino, non fermandosi neanche durante le festività (si giocherà a Santo Stefano e Capodanno), 21 giornate che riserveranno sorprese e delusioni, in cui Pesaro dovrà cercare di rimanere attaccata al gruppone con le unghie e con i denti, partendo da un ultimo posto meritato, ma non scritto sulla roccia.
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