di Redazione
25 ottobre 2021
PESARO – «Dare risposte ai cittadini e, allo stesso tempo, tutelare l’interesse pubblico» questo il minimo comune denominatore delle cinque delibere approvate oggi dal Consiglio e volte a regolarizzare frustoli di strade e terreni e servitù di passaggio del territorio comunale. Tra gli argomenti al vaglio dei consiglieri, anche la mozione sul “Museo diffuso di Novilara” e quella di indirizzo (emendata) sulla riqualificazione di piazza Redi entrambe approvate all’unanimità.
INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
Ad aprire il Consiglio di oggi è stata l’interrogazione del consigliere Emanuele Gambini (Prima c’è Pesaro) sul “ponte di via Canale e situazione ponti”. «Abbiamo partecipato ai bandi per la manutenzione dei ponti del Ministero dell’interno aggiudicandoci una cifra di 3 milioni per il Cavalcaferrovia e di 440mila euro per il ponte di strada del Foglia – ha sottolineato Enzo Belloni, assessore all’Operatività -. Entrambi i bandi hanno eseguibilità al 2022. Per via Canale, la cifra impegnata per l’intervento è di 90mila euro. Stiamo chiedendo preventivi e disponibilità alle ditte. I tempi, oggi, sono sempre più difficili perché le ditte sono condizionate dal grande fermento conseguente agli incentivi del 110%». L’assessore ha poi chiarito che «la mappatura e la gestione dei ponti del territorio comunale è affidata alla Mobility Pro». Sulle indagini strutturali Belloni ha aggiunto che «sono state fatte sui ponti di via Lamarca, sul Cavacaferrovia e sul ponte di Soria. Sono previste anche per altre strutture». Tra le iniziative già realizzate anche la «diminuzione della portata (ridotta a 32 tonnellate a corsia) sulla strada del Foglia, via Ponchielli e via Canale. C’è massima attenzione soprattutto per la manutenzione dei ponti ma servono risorse e, dopo l’iniziale spinta seguita al ponte Morandi di bandi ministeriali ne sono usciti pochi».
Per il consigliere Gambini, «occorre intervenire, o lo fa il Comune o la Mobility Pro. Al ponte del Cavalcaferrovia non c’è nessuno che sta lavorando, non devono servire le interrogazioni per andare avanti. Se i soldi ci sono andiamo avanti con gli interventi, altrimenti continueremo a presentare interrogazioni».
“Orari e modalità di recupero bimbo negli asili nido comunali” è stato l’argomento dell’interrogazione a firma del consigliere Andrea Marchionni (Lega) a cui ha risposto Giuliana Ceccarelli, assessora alla Crescita e alla Gentilezza: «Il pasto, al nido, rappresenta un’esperienza centrale per il bambino che in questo momento acquisisce nuove autonomie. Durante i pasti l’educatrice si dedica personalmente al singolo bimbo, ad iniziare dalle 10:45. Prevedere un’uscita anticipata alle 11, vorrebbe dire farla in un momento critico per l’attività. Un tipo di servizio diverso è invece offerto dal nido “L’Incontrario” che prevede una “sezione leggera” che non include il pranzo. Tutti i servizi offerti dai nidi comunali sono stati presentati duranti gli open day online. Se i genitori avevano questa esigenza avrebbero potuto chiederla in fase di iscrizione o iscrivere i bimbi al Contrario».
Marchionni (Lega): «Il fatto che ci sia solo un nido che dia il servizio “leggero” potrebbe far pensare». Auspicabile «una verifica sulle esigenze dei genitori».
PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
L’assessore al Rigore, Riccardo Pozzi, nel presentare le cinque proposte di deliberazione (approvate all’unanimità) trattate durante il “patrimonio day” di oggi, in Consiglio, ha sottolineato che tutte «sono state sottoposte al vaglio della IX Commissione», e che «hanno lo stesso minimo comune denominatore: il volere dare risposte ai cittadini e, allo stesso tempo, tutelare l’interesse pubblico. Due obiettivi che si traducono nel verificare e “normare” le situazioni e le proprietà non strumentali all’ente».
«Delibere attese da tempo da diverse categorie di cittadini – ha aggiunto il presidente della Commissione Vittorio Petretti (Forza Pesaro #ungranbelpo’) – che regolarizzano frustoli in disponibilità del privato ma di proprietà del Comune e altri usati come strade pubbliche ma di proprietà privata. Andiamo sia a regolarizzare il patrimonio comunale, sia a regolarizzare, per i privati, il loro diritto di servitù di passaggio».
La prima delibera regolarizza il patrimonio delle strade della Vallugola, ad uso pubblico, sita nel comune, «con l’acquisizione gratuita di frustoli di terreno adibiti a sedime stradale. Si tratta della strada che consente di raggiungere l’omonima baia e il parcheggio. Alcuni tratti di sedime risultavano di privati nonostante il ruolo strategico di strada pubblica rivestito. Esistono ancora altri tratti di proprietà privata lungo tale strada: l’ufficio patrimonio proseguirà l’iter per acquisire le varie porzioni». Della seconda determina “trasferimento a favore del comune di Pesaro di servitù di acquedotto nel comune di Fano – realizzazione opere compensative Soc. Autostrade” l’assessore ne ha sottolineato la particolarità: «È una trasmissione di una servitù di passaggio al Comune di Pesaro. I lavori previsti da società Autostrade nel comune di Fano (per i lavori alla bretella di via Campanella) interessano anche l’impianto di acquedotto che serve il nostro comune (un’area di 105metri di lunghezza e di 4,5 di larghezza) che viene concessa in servitù di passaggio da Autostrade a Pesaro per eventuali interventi di manutenzione e passaggio di mezzi su questa proprietà privata». La terza proposta, riguarda l’alienazione di un frustolo di terreno di proprietà comunale in via Morosini 38, «una corte interna accessibile a un solo privato di 20mq che già l’utilizzava come giardino e che risultava, da catasto, di proprietà comunale. Con l’alienazione cediamo un frustolo incamerando 3340 euro e regolarizziamo quello che era uno stato di fatto già da anni». Approvate all’unanimità anche la regolarizzazione dei frustoli di Trebbiantico in via del Cigno e l’alienazione di un frustolo di 58mq di terreno comunale in via Viterbo 67, a Villa San Martino. Il giardino che risultava di interesse esclusivo di un solo soggetto è stato alienato, in seguito a una trattativa privata, per il valore di 10.300 euro».
MOZIONI
Approvata all’unanimità la mozione presentata dai consiglieri Anna Maria Mattioli e Nicholas Blasi sul “Ripristino del “museo diffuso” in località Santa Croce – Novilara”.
Blasi G (Pd): «Stiamo parlando di una zona davvero ricca in cui potrebbero realizzarsi davvero tanti percorsi. Portare i ragazzi all’esterno è un dovere civico, e realizzare percorsi attrezzati spronerà anche gli insegnanti meno avvezzi all’escursionismo a promuovere queste iniziative». Il museo diffuso valorizzerà «un patrimonio storico di sapere e conoscenze. È stato fatto tanto per non disperderlo» e ben si inserirà nel progetto dei Borghi presentato dal Comune nell’ambito del PINQuA.
Biagiotti (Lega): «Sono 20 anni che l’amministrazione “vendeva” questa zona come area turistica investendo anche soldi. Vorrei capire perché è necessario anche questo ulteriore impegno, che comunque voterò favorevolmente, per riprendere il progetto».
Il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini è intervenuto per evidenziare come, quella proposta, sia una «mozione molto centrata anche per il periodo in cui cade. Siamo in un tempo in cui ci si riappropria degli spazi e, in particolare, di questi luoghi curati dall’importante lavoro fatto dalle guide». Il documento punta alla valorizzazione di «tutti quei segni che troviamo nell’asse che da Novilara va a scendere verso Muraglia». Il dispositivo si suddivide in tre parti; la prima «ci richiama al ripristino della cartellonistica, in parte spettante all’amministrazione, in parte che ha a che fare con l’acquedotto e che quindi va ripensata con Marche Multiservizi. Sarà uno sprone per intervenire in entrambi i casi». Sulla seconda, Vimini ha detto che, «alla luce delle rinnovate buone abitudini, la mozione aiuta a pensare a un percorso di manutenzione e attenzione agli spazi esistenti per garantire la sicurezza della fruizione». Il terzo punto richiama alla riapertura del museo Oliveriano in via Mazza «che racconterà tanto la storia di Novilara, della tipologia e della collocazione degli scavi e di ciò che questi rappresenta per l’archeologia moderna». «Un ottimo assist per questo racconto che trova un supporto con il progetto di PINQuA in cui è contenuto e che punta anche a migliorare la fruizione e gli appuntamenti didattici dedicati ai ritrovamenti».
Approvata all’unanimità la mozione di indirizzo presentata dal consigliere Dario Andreolli sulla “riqualificazione della zona di piazza Redi” emendata dal documento presentato dai consiglieri Andreolli e Pandolfi.
Andreolli (Lega) ha ricordato l’intento dei proponenti: «Riconoscere gli interventi fatti ma anche evidenziare ciò che c’è da fare per riqualificare una delle zone più importanti dal punto di vista residenziale e commerciale della città. Anche per la sua conformazione “a piazza”, la zona necessita una riqualificazione estetica e funzionale. L’obiettivo è eliminare anche tutte le problematicità che verrebbero ridotte con una maggior fruizione dei cittadini. Un’azione di qualità inciderà in socialità e, di conseguenza, in tema di sicurezza e controlli».
Pandolfi (Pd): «La mozione emendata è ben diversa da quella presentata tempo addietro» sottolinea il consigliere che continua ponendo l’accento sulle «manutenzioni: occorre investire sulla ordinaria e straordinaria- Piazza Redi ha i suoi anni, occorre rivedere la pavimentazione e gli arredi, così come la pulizia profonda. Sulla parte privata, «l’impegno richiesto all’Amministrazione è quello di sedersi a un tavolo con i condomini avendo chiaro che l’impegno dei privati va sostenuto dal Comune, così come già fatto per l’area dei portici». Altro tema è «quello delle iniziative culturali: dopo il periodo del Covid bisogna riprenderle, già attivati con l’assessore Frenquellucci per usare questo luogo per iniziative che destagionalizzano. Tema “disagio giovanile”: «Si deve dare continuità, potenziandoli, ai percorsi già attivati».
Lugli (M5S): «È la dimostrazione che se ci concentriamo sui temi e sul fare si trova un modo per realizzare le cose. Oggi ci siamo riusciti».
Lascia una risposta