Vuelle bella per 35 minuti, poi Venezia riemerge nel finale e vince 77-68

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23 ottobre 2021

247687995_6269751469763301_6449166362383579914_nUMANA VENEZIA – CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 77-68

Umana Venezia: Stone 3, Tonut 10, Daye 11, De Nicolao 8, Sanders 3, Phillip 2, Echodas 2, Mazzola 3, Brooks 0, Cerella 0, Vitali 5, Watt 30. All. De Raffaele

Carpegna Prosciutto Pesaro: Drell 0, Moretti 2, Tambone 7, Camara ne, Zanotti 6, Sanford 6, Larson 8, Demetrio 5, Delfino 22, Jones 12, All. Banchi

Arbitri: Sahin, Vicino, Marziali

Parziali: 14-19, 16-21, 21-19, 26-9

MESTRE – Una Vuelle bella per 35 minuti, non riesce nell’impresa di vincere al Taliercio, nonostante i 17 punti di vantaggio accumulati nel terzo quarto, ma l’uscita per falli di Larson e Jones, ha consentito a Venezia di piazzare nell’ultimo quarto un parziale di 26 a 9, trascinata da i 30 punti segnati da Watt, che le hanno permesso di conquistare i due punti, col risultato finale li 77 a 68.

Un vero peccato, perché Pesaro ci ha provato, trascinata da un grande Delfino, ma nel finale si è disunita, non riuscendo più a trovare tiri facili, ma, rispetto alle ultime uscite, è apparsa molto più reattiva, più coinvolta, anche se ancora le manca qualcosina per poter dire di essere uscita veramente dallo stato di crisi che ha portato alle dimissioni di Petrovic, domenica la Vuelle ospiterà Trento, una partita da vincere a tutti i costi, per rimpinguare una classifica che si sta facendo preoccupante

PRIMO QUARTO

L’Umana lascia il greco Charalampopoulos in tribuna per scelta tecnica, Pesaro al completo, con coach Banchi che, per la sua prima partita come capo allenatore della Vuelle, schiera in quintetto Larson da play, Tambone come guardia, Delfino in ala piccola, e la coppia Demetrio-Jones sotto i tabelloni, i primi tre punti del match portano la firma di Larson, con i padroni di casa che sbagliano i primi sei attacchi, tanto che dopo tre minuti, il tabellone è ancora fermo sul 3 a 0, a sbloccare lo zero ci pensa Tonut dalla lunetta, mentre è sempre Larson a segnare in entrata per gli ospiti, con De Raffaele costretto a chiamare timeout per dare una svegliata ai suoi giocatori, che si trovano sotto per 7 a 1, vantaggio ribadito dalla tripla di Delfino che porta la Vuelle sul 10 a 3, Banchi inserisce Zanotti al posto di un reattivo Demetrio, con Larson a replicare dall’arco per il 13 a 5 ospite, ma i cambi di Venezia fanno la differenza, e con Daye e Vitali, si riporta a meno due, break che induce coach Banchi a chiamare il suo primo timeout, ed ad inserire Moretti e Sanford, in un primo quarto dove gli attacchi hanno avuto diverse difficoltà, e che si conclude sul punteggio di 19 a 14 per la Carpegna Prosciutto.

SECONDO QUARTO

C’è anche Henri Drell nel quintetto pesarese che inizia il secondo quarto, con Zanotti e Demetrio a portare Pesaro sul 23 a 16, ben serviti da Moretti, ma sale in cattedra Tonut, che dall’arco porta la Reyer a meno quattro, con gli ospiti che trovano punti imprevisti da Demetrio, in un quintetto molto fisico, con il brasiliano insieme a Drell e Jones, dove Tambone trova da sotto il canestro del 29 a 21, l’attacco biancorosso spreca qualche occasione ghiotta per aumentare il divario, e si deve rifugiare nel pick and roll con Jones, sempre cercato dai compagni, il rientro di Delfino consente alla Vuelle di portarsi sul 36 a 27, con Jones arrivato a quota 10 punti personali, con una schiacciata effettuata ben sopra il ferro, che vale il 40 a 30 ospite, punteggio con cui sui conclude un secondo quarto ben giocato dalla Carpegna Prosciutto.

Le statistiche di metà partita evidenziano la brutta percentuale da tre dell’Umana (3 su 14), con Pesaro leggermente avanti a rimbalzo (22-19), grazie al contributo della coppia Demetrio-Jones, e negli assist (13), che compensano in parte le sei palle perse.

TERZO QUARTO

Si riparte, con la sensazione che Venezia possa velocemente ricucire il disavanzo, soprattutto quando aggiusterà la mira dall’arco, mentre Pesaro si affida sempre al suo capitano per mantenere la doppia cifra di vantaggio, con Jones a schiacciare il 46 a 34 ospite, vantaggio che aumenta fino al più 17, grazie alla tripla di Delfino, arrivato a quota 17 punti personali, con De Raffaele costretto a chiamare frettolosamente timeout, per non lasciare scappare una Vuelle che sta giocando una bella pallacanestro, ma deve fare i conti con il quarto fallo di Larson, e il terzo di Jones, e l’Umana rimane una delle squadre più forti del campionato, ed in un amen piazza un parziale di 7 a 0, che la riporta subito in carreggiata, lo capisce anche coach Banchi, che chiama a sua volta timeout, break interrotto dal 20esimo punto di Delfino, con Jones costretto a tornare in panchina, dopo un quarto fallo molto dubbio fischiatogli dalla terna arbitrale, e con il bonus esaurito, i padroni di casa sfruttano i liberi per tornare a meno sette, in un terzo quarto dove la Carpegna Prosciutto ha cercato di resistere alla rimonta veneziana, chiudendolo avanti per 59 a 51.

ULTIMO QUARTO

Con i tre americani carichi di falli, non sarà facile per Pesaro mantenere un vantaggio troppo esiguo per essere tranquilli, anche se Tambone e Zanotti riportano la Vuelle sul più 12, ma un fallo antisportivo, sciocco quanto evidente, di Drell, consente alla Reyer accorciare le distanze, Banchi rischia il tutto per tutto, rimettendo sul parquet Jones e Sanford, situazione falli ancora complicata, visto che al 35esimo, Pesaro ha già esaurito il bonus, mentre a Venezia ancora non ne è stato fischiato uno, e quando un inarrestabile Watt, porta i padroni di casa a meno quattro, Banchi chiama timeout, per cercare di mettere ordine ad un attacco che non riesce più a trovare tiri puliti.

Larson rientra giusto il tempo per commettere il suo quinto fallo, e dopo un paio di azioni, anche Jones è costretto ad uscire per il medesimo motivo, e allora si entra negli ultimi tre minuti, con la Vuelle avanti per 66 a 65, e come tradizione, vi formiamo il play to play: Vitali centra la tripala del più due casalingo, Sanford pareggia dall’angolo, Watt segna da sotto, con Venezia che si può permettere di commettere falli, non avendo esaurito il bonus, anche se Zanotti subisce fallo al tiro, sbagliando però entrambi i liberi, e il solito Watt, da sotto, porta la Reyer a più quattro, Pesaro perde palla quando si entra nell’ultimo minuto, e quando Daye infila la tripla, scorrono i titoli di coda sulla partita, con l’Umana che si aggiudica il match col risultato finale di 77 a 68.

 

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