In Supercoppa non c’è partita: Venezia batte Vuelle 83-51

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18 settembre 2021

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO – UMANA VENEZIA 51-83

Carpegna Prosciutto Pesaro: Drell 9, Moretti 4, Pacheco 2, Tambone 6, Camara 5, Zanotti 4, Sanford 4, Demetrio 2, Delfino 7, Jones 8, All.Petrovic

Umana Venezia: Stone 3, Tonut 8, Daye 10, De Nicolao 5, Sanders 20, Phillip 6, Echodas 9, Mazzola 0, Brooks 4, Cerella 2, Vitali 12, Watt 4, All, De Raffaele

Arbitri: Lo Guzzo, Rossi, Borgioni

Parziali: 11-20, 3-25, 22-23, 15-15

242246302_6079079752163808_4228036023263471511_nBOLOGNA – In una Final Eight, in cui già sapevamo che Pesaro sarebbe stata un’intrusa, la Vuelle perde per 83 a 51, una partita che non è mai esistita, dopo un primo tempo in cui i giocatori di Petrovic hanno segnato solamente 14 punti, e hanno palesato tutti i limiti di un roster all’apparenza inappropriato per la Serie A, sconfitta che già fa capire che questa squadra non avrebbe tante possibilità di salvarsi, con un duo brasiliano completamente allo sbando, e un duo americano che non sembra avere troppa voglia di sbucciarsi le ginocchia, e se il migliore in campo è Camara, le domande da porsi sono tantissime.

PRIMO QUARTO

Venezia senza i due greci, Pesaro al completo e per la prima partita ufficiale della stagione, coach Petrovic schiera in quintetto Pacheco da play, Sanford come guardia, Delfino in ala piccola e la coppia Zanotti-Jones sotto i tabelloni, sulle tribune un migliaio di spettatori, molto meno del 35% della capienza consentita, ma la genialata di giocare il sabato a mezzogiorno non ha agevolato il pubblico, i primi punti del match portano la firma di Jones dalla lunetta, con Venezia a segno con Philip dopo aver fallito i primi tre tentativi, mettendo la testa avanti con la tripla di Vitali, pareggiata da quella di capitan Delfino, ma i lagunari provano la fuga, sfruttando i problemi offensivi della Vuelle, ferma a soli cinque punti segnati in cinque minuti di gioco, portandosi sul più quattro, il secondo fallo di un confuso Pacheco induce Petrovic a cambiarlo con Moretti, e fa il suo debutto sul parquet anche Demetrio, in una Carpegna Prosciutto che sprofonda sul meno nove, costringendo Petrovic a chiamare timeout, in un primo quarto in cui l’Umana si è dimostrata superiore agli avversari, chiudendolo nettamente avanti sul punteggio di 20 a 11.

SECONDO QUARTO

Dieci errori per Pesaro sui 14 tiri tentati, alcuni anche ben costruiti, con Venezia che si è limitata a convertire in canestri facili le quattro palle recuperate per portarsi sul più nove, recuperi che diventano sei nel giro di pochi secondi, dato che la Vuelle si presenta con due palloni persi ad inizio quarto, e la coppia Tambone-Demetrio confeziona un fallo anti sportivo e canestro subito, che fa volare l’Umana sul 27-11, break che di fatto ha già indirizzato il match verso un’unica direzione, anche se mancano ancora 28 minuti alla conclusione, l’attacco pesarese è in totale confusione, tra tiri che non prendono neanche il ferro e tiri che prendono il ferro quando non dovrebbero, e Petrovic che non può fare altro che chiamare il suo secondo timeout, riprovando la carta Pacheco, in una Vuelle che si sblocca solo al 14esimo, con un libero di Tambone, ma nel frattempo il tabellone indica 30 a 12 per i veneziani, con Sanford fermo ancora a quota zero, dopo aver fallito una tripla comoda, che non è arrivata al ferro, e non è che in difesa se la stia cavando tanto meglio, al 17esimo arriva il primo canestro dal campo per Pesaro, grazie a Pacheco, in un secondo quarto da tregenda, in cui la Carpegna Prosciutto ha segnato solamente tre punti, subendone 25, e che si chiude sul 45 a 14.

La valutazione dei primi venti minuti racconta tutto (61 a 2) e troviamo inutile anche soffermarci sulle statistiche, le stesse che ci diranno se i soli 14 punti segnati in un tempo sono un record negativo in una partita ufficiale,

TERZO QUARTO

Due dati però è giusto sottolinearli tra i tanti negativi, l’1 su 14 da tre di squadra, e il meno quattro di valutazione di Sanford, due “perle” da raccogliere e buttare subito nella spazzatura, come garbage time saranno i restanti venti minuti, che andremo a raccontare solo per dovere di cronaca, in cui speriamo solo di scorgere facce diverse viste finora, perché giocare male ci può stare, ma non provarci nemmeno non è giustificabile, e farebbe aprire interrogativi ben più preoccupanti per il prosieguo della stagione, Jones e Zanotti trovano quattro punti, con Tambone ad infilare la tripla del 21-48, per una Vuelle che cerca con insistenza Jones, con alterne fortune, mentre Sanford sbaglia passaggi di mezzo metro, l’Umana mantiene agevolmente 30 punti di vantaggio (53-23), e al 25esimo Jones commette un antisportivo ampiamente evitabile, e che serve solo per accomodarsi in panchina e fare spazio a Camara, dopo 27 minuti arriva il “gol” di Sanford, in un terzo quarto in cui Venezia ha controllato e che si chiude sul 68 a 36.

ULTIMO QUARTO

Si aspetta solo la sirena finale, con la curiosità di vedere se Camara è pronto per la serie A, chiedendoci se lo sono anche i suoi compagni, sul meno 36 si “esalta” Drell, mentre dei brasiliani si sono perse le tracce da tempo, e quando vedi Sanford ti chiedi quanta voglia abbia di giocare, ma questo vale per l’intera Carpegna Prosciutto, che alla sua prima partita ufficiale viene umiliata dall’Umana che si aggiudica il match col punteggio finale di 83 a 51.

 

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