18 settembre 2021
PESARO – Le pagelle della Carpegna Prosciutto Basket Pesaro sconfitta 83-51 da Venezia nelle final eight di Coppa Italia:
DRELL: Segna solo nell’ultimo quarto, perché come sempre, quando serve, non riesce a prendersi un tiro pulito, ed in difesa si perde il suo uomo sui tagli regolarmente, 4,5
MORETTI: Il tiro da tre non gli entra, e segna una paio di canestri piazzati nei 19 minuti che rimane sul parquet, quando gli viene chiesto di fare il playmaker, fatica a destreggiarsi, 5
PACHECO: E se parliamo di fatica a fare il playmaker, potremo mettere il nome Caio Pacheco come voce del Dizionario Treccani, perché il brasiliano sembra sorpreso dal fatto che in Italia non gli lascino il tempo di ragionare o che quando entra, vieni stoppato regolarmente, è un problema grosso, e non è neanche il principale, 4
TAMBONE: Segna l’unica tripla pulita della Vuelle, perché quella di Delfino era di tabellone, e anche lui, quando gli viene chiesto di fare il regista, mostra tutti i suoi limiti, 5
CAMARA: Li avrà presi sul meno 40, ed è vero che è alto 214 cm, ma in ogni caso, catturare 11 rimbalzi in poco tempo non è un demerito, impatto positivo, pur tra tanti limiti tecnici, 5,5
ZANOTTI: Una sola tripla tentata, in un match in cui ha raccolto 4 punti e 5 rimbalzi, senza rendersi mai veramente pericoloso, 5
SANFORD: Se non fossimo alla prima partita stagionale, meriterebbe 2 in pagella, perché di partite così brutte da parte di una guardia americana, non ce ne ricordiamo tante, Petrovic lo tiene in campo per tutti i 40 minuti, e Vee trova il tempo di smazzare otto assist, ma per il resto siamo lontanissimi da definirlo un giocatore affidabile, tra infrazioni di passi, triple che non prendono il ferro, passaggi sbagliati di un metro e i 20 punti concessi a Sanford, problema da risolvere urgentemente, 4
DEMETRIO: Lo chiameremo “ghost”, perché della sua presenza in campo ce ne accorgiamo dopo un paio di minuti, deve averlo pensato anche Petrovic, perché lo utilizza solo per cinque minuti, non sappiamo se per dargli una segnale, o perché non ha fiducia nel suo giocatore, in entrambi i casi, non sarebbe il massimo per uno straniero. 4.5
DELFINO: Più che la condizione fisica precaria, ci preoccupa la faccia, l’atteggiamento, quello di uno che ne ha viste tante in carriera, e potrebbe aver capito per primo, che questa squadra ha pochissimo potenziale, e che per salvarsi servirebbe il Delfino del decennio scorso, 4.5
JONES: 8 punti e 8 rimbalzi, perché le qualità le avrebbe, quello che sembra mancargli è l’intelligenza tattica, quella che gli farebbe evitare di commettere quei falli evitabili, come l’antisportivo sul meno 36, ma quello crediamo che lo abbia fatto perché voleva andare in panchina, e se fosse così, sarebbe ancora più preoccupante, 4.5
Voti fin troppo generosi…
Manca il voto all’allenatore, ma che voto gli si può dare se in pratica ha rinnegato i suoi pupilli?
Petrovic: -2