di Redazione
17 settembre 2021
PESARO – Presentato oggi in conferenza stampa, il progetto ARGO del Museo del Balì che arriva a Pesaro – dal 17 al 30 settembre – grazie alla collaborazione con il Comune di Pesaro e il patrocinio del Parco San Bartolo. Alla conferenza erano presenti: per il Comune di Pesaro Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza e Heidi Morotti, assessore alla Sostenibilità; per la Fondazione Villa del Balì, il presidente Roberto Lauri e Francesca Cavallotti direttrice scientifica.
Finanziato attraverso il fondo europeo FESR 2014-2020, il planetario Argo sarà fruibile dal pubblico dal 17 al 30 settembre nella corte di Palazzo Mazzolari Mosca per proporre uno spettacolo immersivo unico tra le costiere del Parco San Bartolo ed i fondali marini del Parco del Conero. L’iniziativa di Pesaro – prima uscita ufficiale del planetario – intende offrire un prodotto culturale inedito per veicolare l’identità culturale e naturale della zona costiera delle Marche attraverso la scienza e le nuove tecnologie.
Argo è una tensostruttura mobile itinerante che permette lo svolgimento di proiezioni fulldome attraverso un planetario digitale. I 7 metri di diametro della cupola creano uno spazio avvolgente, completamente indipendente dall’esterno. Il fulldome è una tecnica per la proiezione di contenuti video su una cupola, la quale avvolge gli spettatori a 360° garantendo un effetto completamente immersivo nella fruizione degli spettacoli con un enorme impatto emotivo. Ne scaturisce un’esperienza coinvolgente che permette di partecipare non solo con la mente ma con tutto il corpo. In questo modo il visitatore viene introdotto in un viaggio virtuale nei fondali marini fino ad arrivare a volare sopra la cupola, osservando tutto il territorio circostante. L’offerta di Argo si completa con una simulazione della volta celeste che permette di richiamare nozioni di orientamento astronomico attraverso lo studio della posizione di astri e costellazioni, concetti che per secoli hanno guidato le imbarcazioni delle popolazioni marchigiane costiere nonché gli eroici Argonauti.
A proposito di immersivo, non è casuale che la collocazione del planetario Argo sia a Palazzo Mazzolari Mosca, a pochi passi da Palazzo Mosca che accoglie un’altra esperienza eccezionale: quella della Sonosfera®, il teatro per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica. Nell’ottica di una promozione reciproca fra questi due luoghi ‘speciali’ della città, i possessori del biglietto Pesaro Musei e della Sonosfera® hanno diritto all’ingresso gratuito per Argo.
Così Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro: ‘E’ un piacere presentare questa iniziativa che nasce dalla collaborazione con il Museo del Balì, partner per noi già consolidato da tempo. Si tratta di un’operazione intelligente di rilancio di una realtà culturale importante del territorio cui aderiamo perché in sintonia con la volontà di incontrare pubblici diversi attraverso i nostri musei e perché occasione di promozione dei tesori naturali delle Marche, fra cui la costa del Parco San Bartolo, eccellenza assoluta. Alla specificità del Balì ci unisce la Sonosfera®, offerta del nostro patrimonio che fa luce sulle stesse tematiche ambientali per cui l’amministrazione ha una grande attenzione; è a pochi passi da Argo e con una bigliettazione di gratuità reciproca che incentiva la fruizione di entrambi grazie anche alla disponibilità di Sistema Museo. Fra l’altro, proprio in questi giorni sono in corso i lavori di ristrutturazione dell’Osservatorio Valerio, altro luogo della cultura cittadina che parla di scienza e di divulgazione scientifica e che ci piacerebbe far dialogare in futuro con il Balì. A proposito di scienza, l’apertura di Argo avviene all’interno della Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre) ricca di iniziative in città e anticipa e lancia l’inaugurazione del Climate Clock sulla facciata di Palazzo Mosca che avverrà venerdì 24 settembre alle 10, un orologio che ci dice cosa fare ed entro quando, per salvare la Terra dall’emergenza climatica.’
Heidi Morotti, assessore alla Sostenibilità, sottolinea che: ‘Questo tipo di proposte come Argo – che toccano temi così importanti – sono strumenti essenziali per arrivare alle persone e far comprendere che siamo arrivati ad un momento in cui è prioritario salvaguardare l’ambiente e l’azione di tutti diventa indispensabile. E questo genere di attrazioni che utilizzano tecnologie innovative sono lo strumento migliore per sensibilizzare il pubblico a livelli diversi e di ogni età. Quindi sono molto contenta che il Comune partecipi ad iniziative del genere.’
Il progetto Argo nasce dal presupposto che la scienza abbia la capacità intrinseca di fare story-telling, ossia di raccontare il mondo che ci circonda attraverso le leggi che ne regolano il funzionamento. In tal senso la scienza asseconda non solo l’indole esplorativa dell’uomo ma anche la sua innata arte di raccontare, di creare un filo narrativo che si dipani ed unisca più situazioni creando un unicum organico, ricco di stimoli e di significati. Come in un “racconto” dove s’intrecciano eventi, personaggi e codici che insieme danno alla narrazione differenti livelli di lettura e significato, la scienza permette una comprensione dell’ambiente circostante creando collegamenti tra i diversi piani. In questo senso si può dire che la scienza rende più accessibile la sublime bellezza della natura e del patrimonio culturale a chi sa correttamente interpretarne i principi che ne sono il fondamento.
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