di Redazione
2 agosto 2021
FANO – Il Teatro della Fortuna affonda le radici nel passato e proietta lo sguardo verso il futuro. Rientrano in questa prospettiva le iniziative sostenute dal “Teatro della Fortuna” che oggi celebra i 158 anni dell’arrivo a Fano, 2 agosto del 1863, del sipario di Francesco Grandi (Roma, 1831-1891), stimato pittore che a metà dell’Ottocento fu designato dal Papa senigalliese Pio IX per rinnovare alcune decorazioni delle più rilevanti basiliche e chiese del territorio pontificio. Sipario che diventa anche digitale. Infatti, l’opera è stata digitalizzata e inserita nel tour virtuale del Teatro della Fortuna, realizzato dall’Università Politecnica delle Marche.
Il prof. Franco Battistelli, storico e grande personalità della cultura fanese all’interno del suo libro “Il Teatro della Fortuna in Fano: storia dell’edificio e cronologia degli spettacoli” a proposito del sipario scrisse: “un’opera pregevole, ricca di colore e magistralmente disegnata: ammiratissima dal pubblico, all’inizio e alla fine di ogni spettacolo e degnamente coronata dal motivo a cassettoni del grande architrave di proscenio, richiamante l’analogo motivo dell’antico teatro torelliano”
Tour virtuale
Grazie ad una sofisticata tecnologia di rilievo ed elaborazione dati con scanner 3d, il Teatro della Fortuna ora è accessibile a chiunque, in qualunque momento e in ogni luogo, con un solo click da PC, tablet o smartphone. E’ sufficiente collegarsi al sito www.teatrodellafortuna.it. Il progetto è stato realizzato dall’ Università Politecnica delle Marche, con la supervisione del prof Paolo Clini che spiega: “Comodamente da casa si potrà ammirare il Sipario. Viste le sue elevante dimensione di 14 metri X 12 metri e le sue condizioni difficili di ripresa, è stato necessario allestire un complesso sistema di illuminazione e di acquisizione fotografica che ha portato ad avere una immagine da 32.051 X 26.252 pixel, a una risoluzione di 300 dpi. Ci si potrà muovere liberamente, andando a selezionare e ingrandire la stessa immagine così da coglierne dettagli e sfumature che sarebbero impercettibili ad occhio nudo“.
La storia ci indica la direzione
“Visto che il Sipario accoglie i principali riferimenti storici della Città di Fano – spiega Seri – si può comporre un sillogismo secondo cui il Teatro della Fortuna custodisce la memoria e la nostra
tradizione. In questo momento, in cui i contatti e le relazioni hanno subito una metamorfosi, rilanciare l’attività della Fondazione Teatro della Fortuna significa investire sulla nostra identità per cogliere le nuove opportunità che il futuro ci offre. Ricordare chi siamo ci aiuta a comprendere chi vorremo essere come una comunità unita da valori condivisi”.
“Il Teatro della Fortuna è vivo e rilancia la sua attività – afferma la presidente della Fondazione Teatro della Fortuna Catia Amati -. Attraverso un intreccio tra la storia e il digitale otteniamo una contaminazione che dispone di adeguati strumenti per vincere le sfide che abbiamo davanti. Oggi vogliamo annunciare anche la grande festa che organizzeremo il 24 agosto per celebrare la grande apertura che avvenne lo stesso giorno del 1863. Importante per noi questa collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche che trasporta la maestosità del nostro teatro sulla rete, promuovendo la fruizione e la conoscenza di questo luogo strategico della città nei confronti di nuovi interlocutori. Si tratta di un progetto che si prefigge di attribuire al Teatro della Fortuna tutta l’attenzione e tutta l’importanza che merita”.
Lascia una risposta