247° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza: il bilancio operativo del 2020

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23 giugno 2021

DSC_3984PESARO – Oggi, presso la Caserma “Sottobrigadiere Nicola Ventura, Medaglia al Valor Militare”, sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro, è stato celebrato il 247° Anniversario della Fondazione del Corpo, alla presenza del Prefetto di Pesaro, dott. Tommaso Ricciardi.

Nel corso della cerimonia, in una cornice sobria, in linea con le misure di contenimento disposte per l’emergenza sanitaria, è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno speciale del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana.

La ricorrenza offre l’occasione per fare un bilancio dei risultati conseguiti in ambito provinciale nel corso dell’anno 2020 delle attività connesse all’adeguamento del dispositivo di vigilanza attuato dalla Guardia di Finanza per sostenere l’economia sana del Paese.

GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITA’ ECONOMICA E ORGANIZZATA

Nel corso del 2020 la Guardia di Finanza di Pesaro ha eseguito 2.065 controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché 114 interventi ispettivi e 298 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto economico e sociale: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese in difficoltà e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo del Paese.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dal Corpo dall’inizio della pandemia per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori.

DSC_3997Nel 2020 sono stati scoperti 28 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria, che hanno omesso di dichiarare al fisco una base imponibile di circa 30 milioni di euro.

Sono state eseguite, inoltre, 130 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di 72 soggetti.
Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è di 4,4 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria ammontano a 13,6 milioni di euro.

Significativi gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio provinciale. E’ di circa mezza tonnellata il sequestro di prodotto petrolifero effettuato in occasione di specifici controlli coordinati in ambito provinciale.

Sono questi alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio provinciale su cui si sta concentrando l’attenzione del Corpo per contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali.

1.500 circa sono stati gli interventi condotti nell’ambito del controllo economico del territorio.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

Nel corso del 2020 la Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

69 sono gli interventi complessivamente svolti nel settore della spesa pubblica; in tale ambito, particolare evidenza si pone sulle 31 deleghe d’indagine concluse. 20 sono i soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Di particolare rilievo è stato il controllo nell’ambito dei danni erariali, volto a riscontrare l’eventuale sperpero di denaro pubblico, dove sono stati denunciati alla Corte dei Conti 8 soggetti, individuando circa 5 milioni di danno erariale.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare oltre 151 mila euro indebitamente percepiti e circa 25 mila euro di contributi richiesti e non ancora riscossi, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 19 soggetti. Tra questi figurano anche evasori totali.

Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari a seguito di mirati controlli basati su analisi di rischio, è stato pari a oltre 230 mila euro. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 77. In tale ambito, riveste importanza strategica la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su cui delega, nel corso del 2020, i Reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, l’impegno profuso nel 2020 è stato particolarmente efficace, grazie ad una mirata attività pre-investigativa, frutto anche di una attenta analisi eseguita con l’ausilio della “Dorsale Informatica” un applicativo in grado di far interagire, attraverso un’unica interrogazione, le numerose banche dati operative in uso al Corpo, che in 12 mirati interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio ha portato alla denuncia all’Autorità giudiziaria di 22 soggetti, accertando un riciclaggio che si attesta intorno a 5,1 milioni di euro.

Con riguardo alla prevenzione, si è proceduto all’analisi di 94 segnalazioni di operazioni sospette, di cui 25 sottoposte ad indagini più approfondite.
Nel campo dei reati fallimentari, il totale dei patrimoni risultati distratti è di circa 7,2 milioni di euro, con la denuncia di 25 soggetti.

Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati denunciati 17 soggetti, con l’esecuzione di sequestri di valuta contraffatta per un valore complessivo di circa 20.000 euro.
In applicazione della normativa antimafia sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 33 soggetti e proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro di oltre 200.000 euro tra beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie. Sono stati conclusi, poi, 642 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti al rilascio della documentazione antimafia. L’attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi è stata volta a contrastare la contraffazione di marchi registrati, l’usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, le false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore.

In questo settore, ovviamente, la crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto la Guardia di Finanza fortemente impegnata anche nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 73 interventi e dato esecuzione a 15 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro circa 20.000 tra dispositivi di protezione individuali non a norma, prodotti industriali contraffatti o con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri. Sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria 8 soggetti per reati specifici, di cui 1 per il reato previsto e punito dall’art. 501-bis del codice penale (manovre speculative su merci) per aver messo in vendita mascherine con una percentuale di ricarico di oltre il 150%.

CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI

L’attività di controllo del territorio si è estrinsecata con l’impiego di circa 2000 pattuglie che hanno operato in connessione con il “Servizio di pubblica utilità – 117”, in linea con le direttive dell’Autorità prefettizia.

Inoltre, sono state impiegate ulteriori pattuglie mediante la predisposizione di un articolato “Dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti” che ha permesso di sequestrare circa 8.000 grammi di sostanza stupefacente e denunciare all’A.G. 36 soggetti responsabili di spaccio.

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