di Redazione
21 giugno 2021
PESARO – Le scuole, negli ultimi due anni scolastici, si sono trovate ad affrontare emergenze imprevedibili e faticosissime, che hanno richiesto un ripensamento generale degli spazi, dei tempi e dei mezzi della didattica, in particolare della tecnologia che ora più che mai pervade gli ambienti di apprendimento.
E’ stato quindi urgente e necessario attingere a molte risorse per colmare il “digital divide” che coinvolgeva migliaia di studenti e studentesse in tutto il Paese. Stando ai dati diffusi dall’Istat nel rapporto “Spazi in casa e disponibilità di computer per bambini e ragazzi”, infatti, all’inizio della pandemia Covid-19 un terzo delle famiglie italiane non aveva un computer o un tablet in casa ed un ragazzo su cinque non possedeva un pc, un tablet o una connessione internet. Un divario che rischiava di lasciare indietro molti studenti, in particolare in alcune zone del Paese. Le più penalizzate dalla DAD sono state spesso le famiglie più numerose che hanno dovuto condividere gli strumenti tecnologici tra i figli in spazi abitativi ridotti; le famiglie economicamente più fragili, ulteriormente impoverite dall’interruzione o dalla perdite del lavoro per il lockdown e quelle meno attrezzate culturalmente…Era necessario offrire loro un significativo supporto.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è presto intervenuto con un Programma operativo nazionale per l’acquisto di pc, tablet e dispositivi per la connessione internet, ma il gap è stato colmato anche grazie agli aiuti che sono stati forniti da associazioni ed enti. In questo ambito si colloca la pregevole iniziativa che vede la collaborazione tra USAID (un’ agenzia governativa americana per lo sviluppo internazionale) ed il Rotary international, inziativa che ha portato alla donazione all’Istituto Bramante Genga di un consistente numero di tablet agli alunni che non possono seguire le lezioni a distanza.
Il presidente del Rotary Club- Pesaro, Mauro Mancino, al quale vanno i più calorosi ringraziamenti del Dirigente scolastico Anna Gennari e dell’Istituto Bramante Genga , racconta: “ L’USAID aveva progettato di fornire un supporto immediato al nostro Paese, il primo in Europa ad essere pesantemente colpito dall’emergenza pandemica. Per gestire in modo funzionale gli aiuti, l’USAID aveva scelto di avvalersi della collaborazione con il ROTARY INTERNATIONAL ed i Rotary club locali sono quindi stati incaricati di individuare le aree di bisogno prioritarie nel territorio. Il distretto 2090, che riguarda le Marche, l’Umbria, l’Abruzzo ed il Molise, ha chiesto di concentrarsi sulla promozione dello studio e quindi delle scuole. Da qui è originata l’idea di fornire digital devices agli studenti, prima a quelli degli Istituti Professionali, poi a quelli dei Tecnici. I tablet che siamo riusciti a garantire alla scuola sono stati e saranno risorse indispensabili, uno straordinario aiuto nell’interesse dei ragazzi, affinché nessuno sia lasciato indietro”.
Ridurre il gap tecnologico aiuta a garantire le occasioni educative che integrino la tecnologia e a prevenire la dispersione scolastica. “Che nessuno resti indietro” è stato il motto dell’iniziativa, il senso del progetto, lo scopo a cui si è scelto di dare la precedenza, il sogno da realizzare.
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