Pesaro è al 278° posto su 323 città rilevate. La qualità dell’aria che respiriamo è scadente

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18 giugno 2021

PESARO – Nel sito web del Comune di Pesaro c’è una pagine dedicata all’ambiente, alla tutela dell’aria.  Si può leggere:
La qualità dell’aria è sempre più oggetto di attenzione da parte della popolazione. E’ uno dei problemi urbani principali, è causa di disagio e di malattie (fra i più colpiti bambini ed anziani), inoltre danneggia la vegetazione e il patrimonio edilizio ed archeologico.
Le principali cause dell’inquinamento urbano sono ormai con chiarezza individuate nel traffico, negli impianti industriali, nel riscaldamento degli edifici, nella produzione di energia.
Le condizioni climatiche locali favoriscono il permanere delle concentrazioni degli inquinanti in città. La ventosità l’umidità, la nebbia, la pioggia, la tendenza a verificarsi di fenomeni di inversione termica possono accentuare o ridurre il fenomeno.
Negli ultimi anni si è passati di fatto dalla logica dell’emergenza al concetto di prevenzione dell’inquinamento atmosferico, al suo risanamento e al mantenimento della qualità dell’aria.

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Una prevenzione che non sembra avere prodotto risultati tangibili, se è vero che Pesaro è al 278° posto della classifica stilata da European Environment Agency, l’agenzia europea dell’ambiente, che ha fornito i dati rilevati in 323 città.
Il primo dato che emerge dalla classifica dell’aria nelle città europee è che stanno decisamente meglio al nord, dove – oltre agli spazi pro capite di cui possono beneficiare – sono decenni avanti per quanto riguarda la tutela dell’ambiente.
La peggiore, la più inquinata, è la polacca Nowy Sacz. Mancano però i dati di troppe città.
La città più pulita, se non vi sta bene meno inquinata, è Umeå (Svezia) che ha circa 20.000 abitanti più di Pesaro. Il rilevamento delle polveri sottili (PM2.5) ha evidenziato 3,7 micron (µm). Al secondo posto, Tampere/Tammerfors (Finlandia): 3,8 µm e 208.108 abitanti.
A rompere una classifica che parla svedese, finlandese, norvegese ed estone, al terzo posto la città portoghese di Funchal, 113.256 abitanti, che ha rilevato 4,2 µm. Il vantaggio di Funchal è che è la capitale dell’isola di Madeira, nell’oceano Atlantico.
Ottavo posto per la spagnola Salamanca, la bellissima città nella meseta settentrionale nella provincia omonima della Comunità Autonoma di Castiglia e León. Salamanca ha 151.871 abitanti e 4.9 µm.
Se Pau, la bella città francese ai piedi dei Pirenei, è tredicesima, al 14° posto la prima città italiana, Sassari, 123.440 abitanti, 5,8 µm.
La seconda città italiana è Genova, ventiseiesima, con 7,1 µm.
Nella classifica “dalle città più pulite alle più inquinate”, Pesaro è messa decisamente male, visto che occupa il 278° posto, con 17,3 µm (qualità dell’aria scadente).
Un poco meglio fa Ancona, 235esima con 14,0 µm. Come pure Rimini, che però ha poco da esultare, occupando il 258° posto della classifica con 15,9 µm.
L’Italia ha solo 6 città fra le prime 100. Quindici fra le prime 200. Ventisette tra 201 e 300.
Escludendo i paesi dell’est europeo, che sono lontani migliaia di chilometri dalla volontà di rispettare l’ambiente, come conferma il quadro totale con tanti pallini rossi (qualità scadente), l’Italia occupa uno dei posti peggiori nella classifica europea dell’aria pulita. Non mancano i pallini neri (nessuna rilevazione delle polveri sottili) assegnati a Bari,  Cagliari, Como, Lecce, Padova, Palermo, Pordenone, Taranto, Varese. Cinque città italiane in pessima compagnia. Mancano i dati su centri europei assai famosi, da Cordoba a Colonia, da Granada a Palma di Maiorca, da Salonicco a Siviglia, da Porto a Valletta.
Ricordiamo che il quadro che fotografa la situazione riguarda la concentrazione annuale di polveri sottili:
0-10 µm/m3 buona
10/15 µm/m3 moderata
15-25 µm/mc scadente
25-35 µm/mc molto scadente
I dati si riferiscono alle rilevazioni effettuate nel periodo 2019/2020.

 

Un commento to “Pesaro è al 278° posto su 323 città rilevate. La qualità dell’aria che respiriamo è scadente”

  1. EsseGi scrive:

    Se riferito all’anno 2020 siamo proprio messi male….
    Visto il lockdown non si può parlare di inquinamento dovuto al traffico e pure per il riscaldamento abitazioni visto che abbiamo avuto un inverno non gelido e freddo…
    Che si inventeranno ora in Comune?

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