Al via “Rugbull”, 13 appuntamenti estivi per promuovere il rugby e il suo ruolo nel contrasto al bullismo

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17 giugno 2021

Rugbull (2)PESARO – Proiezioni di film e documentari sociali, laboratori e incontri con sportivi e allenatori di fama nazionale per «promuovere il rugby e il suo ruolo educativo per mitigare gli effetti negativi del bullismo sui ragazzi». È quanto in programma per 13 serate a ingresso gratuito, fino a settembre, con “Rugbull: promoting rugby in schools as anti-bullying “vitamin”, progetto promosso dal Comune di Pesaro e rivolto ai ragazzi e alle famiglie della città.

Avviato nel 2020, interrotto a causa della pandemia, il progetto, realizzato in collaborazione con Asd Formiche Rugby Pesaro, riprende oggi il suo percorso inserendosi nel calendario di “Pesaro, Estate tra borghi e quartieri”. «È un’iniziativa di cui siamo particolarmente fieri perché in grado di unire formazione, intrattenimento, gioco ed educazione all’interno di percorso completo, volto ad analizzare come il bullismo operi all’interno dello sport» spiega Mila Della Dora, assessore alla Coesione e al Benessere che spiega come il progetto «abbia ottenuto un importante finanziamento europeo. Pesaro è l’unico Comune italiano ad averlo ottenuto».

Alla funzione di sensibilizzazione ed educazione, Rugbull associa anche un intervento concreto: «L’Amministrazione – da sempre attenta alle tematiche di inclusione – elaborerà protocolli di prevenzione contro questa forma di discriminazione» grazie a una «manifestazione che rende protagonista lo sport inteso nel suo valore etico e sociale».

Gli appuntamenti aperti al pubblico (ingresso libero e gratuito), fino a settembre, si svolgeranno ogni sera alle ore 21, negli spazi di socialità di ogni quartiere e nel Municipio di Monteciccardo, e avranno in programma proiezioni di film e documentari sociali, laboratori, incontri con sportivi e allenatori di fama nazionale. Al centro, il tema “Sport e del bullismo”.

Il primo appuntamento si è svolto martedì, al Circolo Arci di Villa Fastiggi (Q4) insieme a Diego Mecenero, giornalista vicentino, scrittore e autore di numerosi libri per ragazzi che, in 10 anni, ha incontrato più di 54.000 alunni italiani sul tema del bullismo e del cyberbullismo. L’evento ha coinvolto attivamente i bambini che, dopo un breve “addestramento”, sono diventati “detective anti-bullismo”. Mecenero replicherà il laboratorio, rivolto a ragazzi e genitori, mercoledì 14 luglio alla chiesa del Porto (Q11).

Il prossimo degli incontri previsti si svolgerà al campo da rugby di Muraglia (Q7)mercoledì 23 giugno: ospiti saranno la calciatrice pesarese Raffaella Manieri e il plurimedagliato atleta dell’Aeronautica Militare e della Nazionale di Ginnastica Artistica Paolo Principi, che racconterà la sua esperienza di bambino deciso a non voler fare il calciatore ma di dedicarsi a uno sport molto meno praticato dai coetanei.

L’evento sarà il primo di tre (gli altri due si terranno il 29 luglio al parco di via Rossi a Pantano (Q12) e il 26 agosto al parco di via Bologna a Tombaccia (Q9) in cui saranno protagonisti allenatori e sportivi di diverse discipline per spiegare le dinamiche e l’importanza di uno spogliatoio «unito e solidale, in cui emergano unità di intenti e spirito di squadra e non ci sia spazio per discriminazioni di alcun tipo. I loro racconti testimonieranno la fondamentale importanza dello sport nel prevenire e combattere il bullismo e altri fenomeni di devianza sociale e giovanile» spiega Della Dora.

Durante la serata del 2 luglio nel parco di Vismara (Q5) , con repliche il 18 agosto a Monteciccardo e il 9 settembre nel parco delle Cinque Torri (Q2), saranno presentate invece alla cittadinanza, finalità, attività e iniziative del progetto “Rugbull”. A coordinare gli appuntamenti saranno i membri del Comitato Tecnico Scientifico costituito per sviluppare il progetto; protagonisti saranno gli atleti paralimpici chiamati a riportare il proprio percorso sportivo.

«Sarà un’occasione preziosa – precisa l’assessore – per farsi raccontare esperienze, sia quotidiane, sia in campo, conoscere le loro storie, i successi ottenuti. Per capire come la loro condizione, invece di diventare un ostacolo, li abbia resi più forti, spingendoli a incanalare tante energie verso lo sport, una pratica che è fondamentale sostegno psicologico, oltre che fisico».

Protagonista del primo incontro, il 7 luglio a Santa Maria dell’Arzilla (Q3), Luca Panichi che, travolto da un suv in un cronoprologo al Giro ciclistico dell’Umbria 1994, dal 2009 sulla sua carrozzina, con la sola forza di mani e braccia, scala durissime salite di tappa al Giro d’Italia, come Gavia, Zoncolan, Colle delle Finestre. Agli altri due appuntamenti fissati, il 6 agosto a Case Bruciate (Q8) e l’1 settembre a Casteldimezzo (Q6), parteciperanno altri atleti che hanno trovato nello sport linfa e vitamina contro l’emarginazione.

Infine due serate, il 22 luglio al Campo Scuola di Villa San Martino (Q10) e il 17 settembre nei giardini della Biblioteca San Giovanni nel Quartiere Centro Storico (Q1), saranno dedicate alle proiezioni di film e cortometraggi con particolare riferimento a opere di forte impatto narrativo che facciano riferimento alla componente dell’etica e del valore dello sport nella società. L’iniziativa sarà in particolare rivolta ai bambini e ai ragazzi i quali, attraverso l’arte e lo strumento di cortometraggi e cartoni animati, scelti da Laura Aimone, curatrice della rassegna cinematografica Endorfine Rosa Shocking, potranno capire l’importanza di rispettare regole e compagni, di ottenere i risultati con sacrificio, sudore, pazienza ed attesa, di fare squadra, di coinvolgere tutti nel gioco, evitando quei comportamenti che sono alla base del bullismo.

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