Alla galleria Puccini Amia Arte Contemporanea la “Leonardo Castellani incisioni e letteratura nelle Marche”

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11 giugno 2021

DSC_3087ANCONA – Dopo l’antologica che Mantova gli ha dedicato, ecco la mostra di Leonardo Castellani, incisore, scrittore, ma anche poeta, scultore e ceramista, curata da Gualtiero De Santi e organizzata nella storica galleria d’arte Puccini, Amia arte contemporanea, in via Matteotti 31/a ad Ancona. Galleria che prosegue l’attività della storica galleria d’arte Puccini di via Curtatone diretta da Alfredo Trifogli, attraverso l’Amia, che gestiva allora, dal 1984 e che gestisce ora l’attività espositiva, compreso il Premio Marche.

Quattordici opere grafiche, tra acquaforte, acquatinta, puntasecca, oltre a libri dell’artista, abbelliscono pareti e spazi della galleria fino al 3 luglio 2021. Opere in cui troneggia il paesaggio urbinate, ma non solo, anche l’Abetone e addirittura l’isola di San Nicola delle Tremiti (acquatinta che la vedova Castellani donò a Gualtiero De Santi quando sentiva che stava per morire, pur non essendo malata, perché le venivano a mancare le forze, cosa che poi si verificò). In mostra, pubblicata, la lettera che il poeta Vincenzo Cardarelli (conosciuto alla Biennale di Venezia) aveva scritto a Castellani, annunciandogli che l’attrice russa Tatiana Pavlova, voleva acquistare un suo quadro.

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Castellani era urbinate d’adozione (era nato a Faenza nel 1896 ma a Urbino insegnò per 38 anni Calcografia alla Scuola del Libro, città dove morì nel 1984.

L’artista e scrittore ha partecipato a diverse Biennali di Venezia, è stato futurista a Roma con Marinetti e Balla, passava dalla scrittura all’arte, l’una influenzava l’altra e viceversa.

Dalla presentazione di Gualtiero De Santi sul catalogo si legge <… La scrittura insomma non arresta il movimento delle immagini e delle figure, ma scivola al loro interno. La memoria che pure ha parte in questo processo, è invece esercitata al contrario. Forma in sé un tentativo di elusione dal mondo aprendosi a quanto ancora non c’è. Sul suo flusso si distendono le immagini dentro le quali si situa qualcosa che è concreto ed insieme astratto, oggettivo e al contempo soggettivo. Quei paesaggi facilmente ascrivibili alla campagna urbinate appartengono infatti, in ultima istanza, al mondo interiore di Castellani. Ed è infine in lui (per citare un pensiero di Fernando Pessoa), che i suoi paesaggi trovano il loro paesaggio…>.

“Leonardo Castellani incisione e letteratura nelle Marche” organizzata dall’Amia associazione marchigiana iniziative artistiche, presieduta da Stefano Tonti, con Paolo Benvenuti direttore artistico, è aperta dal mercoledì al sabato ore 17-19,30 ingresso libero e contingentato secondo le norme anticovid.

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