di Redazione
6 maggio 2021
PESARO – Le esportazioni nella manifattura perdono il 12% nelle Marche e si fermano a 10 miliardi e 800 milioni di euro. Il saldo tra il 2019 e il 2020 è pesante ma meno grave di quanto ci si potesse attendere visto il fermo di molte attività produttive a causa del lockdown. In provincia di Pesaro e Urbino le esportazioni della manifattura subiscono una contrazione che si attesta complessivamente sulle stesse percentuali. Nella meccanica (esclusa la nautica), la differenza nell’export tra 2020 e 2019 si attesta attorno ad un – 11% con un fatturato che nel 2020 in provincia di Pesaro e Urbino è stato di 1 miliardo e 514 milioni di euro. Nel legno-arredamento la contrazione è stata ancora minima (-2% a livello regionale) e -1% a livello provinciale con 300 milioni di euro di esportazioni fatturate alla voce mobile arredamento. Il dato più pesante è riferito invece al tessile-abbigliamento con un 27% in meno a livello regionale (oltre 1 miliardo e 600 milioni), che in provincia di Pesaro e Urbino si attesta ad un 23% in meno con un fatturato che ha cubato appena 120 milioni di euro.
I dati sono stati illustrati nel corso dell’Assemblea elettiva CNA di Pesaro e Urbino dei settori Legno-Arredamento, Meccanica e Moda dal segretario provinciale, Moreno Bordoni. Cifre sulle quali si è sviluppata una riflessione a tutto tondo sull’importanza di un settore strategico nell’economia provinciale che ha bisogno di ripartire al più presto in sicurezza. “Per questo – ha detto Bordoni – è importante andare avanti speditamente nella campagna vaccinale per la quale abbiamo messo a disposizione anche le nostre sedi territoriali”.
“Ma per la ripresa – ha ribadito il segretario CNA – sarà importante anche il Pnrr (il Piano nazionale di ripartenza e resilienza), che dovrà prevedere grandi investimenti a favore del sistema Paese e delle imprese. Non possiamo perdere i soldi dell’Europa e del Recovery Plan e servirà che parte di questi vengano utilizzati nei territori”.
A questo proposito non sono mancati riferimenti alla cronica carenza di infrastrutture di questa provincia, ultima nei collegamenti materiali (strade, ferrovie centri intermodali), così come nella rete infrastrutturale dati e nelle connessioni alle reti (telefonia e internet). Un gap che le imprese, soprattutto quelle dell’entroterra, pagano ogni giorno e che non permettono alle attività del nostro territorio di competere sui mercati internazionali. Soprattutto in un periodo in cui non ci sono più manifestazioni fieristiche internazionali e tutto si svolge virtualmente”.
Nell’intervento dell’esperto di internazionalizzazione Davide Fabbri è stato illustrato il progetto di Contract internazionale che vedrà prossimamente protagonista la CNA di Pesaro e Urbino.
Un saluto agli imprenditori del settore anche dal presidente provinciale della CNA, Alberto Barilari che ha ricordato l’importante ruolo svolto dall’associazione nei due periodi di emergenza sanitaria e nel costante affiancamento alle imprese”. Ultimo intervento quello del direttore provinciale di Uni.Co., Stefano Galli che ha ricordato il ruolo svolto dal Confidi unico regionale nel supportare le imprese e nel garantire a queste ultime credito e garanzie sui finanziamenti.
Al termine dell’assemblea sono stati eletti i nuovi presidenti dei tre settori. Per il Legno-Arredamento, Zeno Avenanti titolare dell’omonimo mobilificio di Fratte Rosa. Per la meccanica Alfio Arduini, titolare dell’omonima azienda di Vallefoglia ed infine per il settore Moda, Olivia Monteforte, artigiana di Pesaro che nel suo laboratorio di via Mazzini realizza calzature fatte a mano e su misura.
L’assemblea ha provveduto anche a nominare i delegati all’assemblea elettiva provinciale in programma il 20 giugno nelle persone di Michele Matteucci (Legno); Alberto Barilari e Daniele Volpini (Meccanica) e Omar Morotti (Moda).
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