di Redazione
20 aprile 2021
PESARO – Ultimi due giorni, del terzo giro di screening negli istituti superiori pesaresi. «Non c’è alternativa al tampone per garantire una scuola in presenza in sicurezza – ha commenta il sindaco Matteo Ricci, in visita questa mattina al Bramante – e, in vista delle riaperture in presenza al 100% del prossimo 26 aprile, occorre che il modello-Pesaro venga esteso in tutta Italia». “Scuole Sicure” è un’operazione voluta dal Comune di Pesaro e realizzata insieme all’aiuto delle associazioni del territorio (Ail Pesaro, Croce Rossa, Gulliver, Protezione Civile, Aspes, operatori sanitari e dirigenti scolastici), per garantire il rientro in classe degli studenti in sicurezza, attraverso il monitoraggio periodico dei ragazzi: «Stiamo per concludere la terza tranche di screening nelle scuole, pronti a ripetere un quarto turno a maggio (il primo screening è stato effettuato a fine gennaio, il secondo a marzo ndr). I tamponi ci hanno consentito di controllare migliaia di studenti, individuando alcuni positivi che, inconsapevolmente, avrebbero potuto contagiare altre persone. Lo screening è fondamentale perché i ragazzi fino ai 16 anni sono fuori dalla campagna e dai 17 in su lo faranno terminato l’anno scolastico».
Un’operazione presa come modello a livello nazionale, «il ministro Bianchi – continua Ricci – ha visionato con grande attenzione il protocollo “Scuole Sicure”. Le risorse ci sono: nel Dl Sostegno sono stati stanziate 150 milioni per gli screening. Per concludere l’anno in sicurezza non c’è alternativa a ciò che è stato fatto a Pesaro in questi mesi, un modello da rendere nazionale: crediamo nella scuola in presenza, ma crediamo anche in una scuola in sicurezza». In conclusione sui tamponi salivari, «se li “sdoganassero” l’organizzazione sarebbe molto più snella e veloce».
Lascia una risposta