di Redazione
20 aprile 2021
PESARO – L’attività del personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Pesaro, mirata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha portato all’arresto di un cittadino extracomunitario 43enne, irregolare sul Territorio Nazionale, già noto alle Forze dell’Ordine.
Lo straniero era già stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile la scorsa estate in quanto sorpreso alla stazione Ferroviaria di Pesaro, all’atto di scendere da un treno, in possesso di due ovuli di eroina contenenti circa 11 grammi di eroina. Per tale motivo era stato condotto in carcere e successivamente condannato alle pena di 3 anni di reclusione. I limiti edittali del reato però, secondo la vigente normativa in tema di stupefacenti, non prevedono la misura delle custodia cautelare in carcere. Pertanto gli veniva applicata la misura del divieto di dimora nella Provincia di Pesaro e Urbino e rimesso in libertà. Nel pomeriggio del 15 aprile. gli investigatori, notandolo nuovamente nei pressi della Stazione, in palese violazione del divieto di dimora e sospettando che anche in quella circostanza potesse essere di ritorno da un viaggio di approvvigionamento di eroina, lo sottoponevano a un controllo.
I poliziotti, in considerazione dello stato di agitazione manifestato dal predetto, decidevano di approfondire le verifiche, accompagnandolo presso il Pronto Soccorso per degli esami diagnostici. Gli agenti procedevano il in tal senso anche allo scopo di tutelare la salute dell’uomo, consci del fatto che quest’ultimo, nel corso del precedente arresto, aveva tentato di ingoiare alcuni ovuli contenenti della droga. In effetti gli esami medici evidenziavano la presenza di alcuni corpi estranei nello stomaco del sospettato che, solo a quel punto, ammetteva di aver ingerito tre ovuli. Questi ultimi, una volta recuperati, risultavano contenere circa 15 grammi di eroina. Di conseguenza lo straniero veniva tratto in arresto per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio.
Nella mattinata di ieri l’Autorità Giudiziaria convalidava l’arresto ed emetteva a carico dell’uomo un nuovo divieto di dimora per le Regioni Marche e Emilia Romagna.
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