di Redazione
16 aprile 2021
MONDOLFO – I Carabinieri della Compagnia di Fano hanno tratto in arresto quattro soggetti del posto, tre ragazzi italiani e un albanese, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina e resistenza a pubblico ufficiale.
I primi due arresti sono l’epilogo di una serie di servizi di osservazione svolti dai carabinieri nei confronti di un giovane mondolfese di 24 anni, già conosciuto per fatti analoghi, notato più volte in atteggiamenti sospetti nei comuni di Mondolfo e San Costanzo.
L’epilogo avviene lungo la strada per Stacciola del comune di San Costanzo dove il 24enne, a bordo di una Renault Clio condotta da un suo amico poco più che 20enne, viene sorpreso a cedere una dose di cocaina ad un giovane del posto; nonostante l’alt intimato dalla pattuglia il giovane alla guida prosegue la sua marcia prima di venire definitivamente bloccato dopo un inseguimento terminato nell’abitato di Marotta.
Il giovane 24enne all’esito della perquisizione viene trovato con diverse dosi di cocaina già pronte allo spaccio e con un cospicuo quantitativo di denaro contante al seguito. Entrambi i giovani venivano arrestati, il 24enne per spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina e il 20enne per resistenza a pubblico ufficiale. Gli altri due arresti sono il frutto invece di una importante e prolungata attività di monitoraggio portata avanti congiuntamente dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Fano e delle Stazioni Carabinieri di Fano e Marotta, nei pressi di un’abitazione di un albanese di 33anni del comune di Trecastelli. Nel tardo pomeriggio l’epilogo: da un’ autovettura Fiat Punto di colore grigio che raggiungeva l’abitazione scendeva un giovane che dopo essere entrato nell’abitazione dell’albanese risaliva in macchina dirigendosi velocemente verso la vicina S.P. 424 Pergolese. Anche il conducente di questo mezzo, un marottese di 45 anni, nonostante gli fosse intimato l’alt, proseguiva la marcia mettendo a rischio l’incolumità dei carabinieri. Veniva definitivamente bloccato dopo un lungo inseguimento nell’abitato di Marotta; ai militari non è sfuggito che durante la fuga il conducente del mezzo aveva gettato via dal finestrino nel tentativo di disfarsene un involucro, subito recuperato e contenente circa 5 grammi di cocaina.
La perquisizione presso la sua abitazione permetteva ai militari di rinvenire materiale per la pesatura e il confezionamento dello stupefacente. Da qui l’irruzione presso l’abitazione del cittadino albanese. Sul tavolo della cucina immediatamente veniva notato un sacchetto in cellophane del tipo utilizzato per la congelazione degli alimenti, risultato contenere sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso complessivo di circa 150 grammi. Vicino alla droga veniva inoltre rinvenuto un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga dello stesso tipo di quello della droga di cui il 45 marottese aveva poco prima tentato di disfarsi. La perquisizione eseguita all’interno dell’abitazione consentiva inoltre di rinvenire altre dosi singole di cocaina già pronte allo spaccio per un peso complessivo di circa 5 grammi, denaro contante per un ammontare complessivo di oltre 5.000 euro, assegni e copia di bonifici bancari a favore del cittadino albanese per oltre 10.000 euro e cospicuo materiale per il taglio il confezionamento e la pesatura dello stupefacente.
Due le Procure della Repubblica interessate dagli arresti in base alla competenza territoriale che hanno coordinato le indagini, quella di Pesaro per i tre italiani e quella di Ancona per il cittadino albanese. Per quest’ultimo, a differenza degli altri tre, tenuto conto della maggiore gravità dei fatti contestatigli, all’esito della convalida è stata confermata la misura del carcere.
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