di Redazione
13 aprile 2021
PESARO – La Victoria Libertas e il mondo ospedaliero della provincia sono in lutto per la scomparsa del dottor Tommaso Scatigna, a lungo in servizio nell’ospedale San Salvatore, poi primario nel nosocomio di Urbino, medico sportivo della Vuelle dalla stagione 1969/70 (quella del trio presidenziale Negroni-Toselli-De Angelis, allenatore Boris Sinković, massaggiatore Franco Antonini) al 1983/84 (presidente Eligio Palazzetti, allenatore prima Pero Skansi poi Aleksandar Nikolić, massaggiatore Nello Betti).
Il dottor Scatigna con Mike Sylvester
Se ne è andato oggi, sei mesi dopo la sua adorata moglie. Il dottor Tommaso Scatigna, pugliese, e la professoressa Maria Augusta Orsini, romagnola, lui ortopedico lei docente di matematica, si erano conosciuti a Bologna, dove frequentavano l’Università. Una vita insieme – 61 anni, tra i 5 di fidanzamento e i 56 di matrimonio – vissuta soprattutto a Pesaro. Una bella coppia, tre figli – Angela, Rodolfo e Lorenzo – e bei nipoti. Una grande passione, oltre al proprio lavoro: la pallacanestro.
Il dottor Scatigna era a Palma di Maiorca quando la Scavolini conquistò il primo e unico trofeo internazionale, ma anche nel gruppo della prima finale scudetto. Non è un caso che quando, nel 2017, Mike Sylvester, tornato a Pesaro dopo tanti anni, lo volle vicino a sé in occasione della conferenza stampa per celebrare il rapporto con la città.
Seduto in panchina o nell’infermeria del vecchio caro hangar di Viale dei Partigiani, il dottor Scatigna ha assistito decine e decine di giocatori italiani e stranieri, seguendo con particolare predilezione i pesaresi, da Franco Bertini a Giovanni Paolini, da Paolo Gurini a Franco Cinciarini, da Giovanni Diana ad Alfredo Carboni, da Roberto Terenzi a Luciano Giumbini, da Gian Luca Del Monte a Rodolfo Terenzi, da Antonio Sassanelli a Fabio Mancini.
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