di Redazione
22 marzo 2021
FABRIANO – Tra un po’ di rimpianti e qualche recriminazione l’Aurora Fano ha mancato di un soffio la qualificazione alla Final Six scudetto di ginnastica ritmica, che avrebbe rappresentato un’impresa tenuto conto che la società diretta da Paola Porfiri è stata l’unica assieme alle incontrastate campionesse in carica della Ginnastica Faber Fabriano a non schierare una ginnasta straniera in questa edizione 2021. Proprio a Fabriano, nella terza ed ultima prova della regular season del Trofeo San Carlo Veggy Good, la squadra fanese ha dato il meglio di sé chiudendo con un brillante quarto posto di tappa.
Le ragazze allenate da Letizia Rossi, a capo di uno staff tecnico completato da Nani Londaridze ed Ottavia Proverbio, hanno messo alle loro spalle ben tre formazioni che le precedevano in classifica alla vigilia della gara del PalaGuerrieri, ovvero Armonia d’Abruzzo Chieti, Iris Giovinazzo e Forza E Coraggio Milano, ma purtroppo non è bastato. A penalizzarle è stato anche il nuovo regolamento, che da quest’anno prende in considerazione i punteggi di due prove su tre per determinare le sei ammissioni all’atto finale del 24 aprile a Torino. Ecco spiegato il perché, nonostante il bel piazzamento sulla pedana fabrianese ed il significativo distacco inflitto alle tre rivali dirette, l’Aurora Fano si è ritrovata comunque settima nella classifica generale complici i precedenti verdetti di Napoli e Desio. Venendo alle prestazioni individuali, Nicole Tammaro (2006) ha aperto la serie per Fano (che stavolta aveva di riserva la 2005 Giulia Sanchioni) ottenendo un 16.900 al cerchio ed a seguire sono arrivati il 21.150 di Giulia Della Felice (2005) alla palla, il 20.800 di Camilla De Luca (2002) alle clavette ed il 16.000 di Alexia Gorina (2004) al nastro.
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