di Redazione
6 marzo 2021
PESARO – Dopo i test sierologici ed i tamponi nelle aziende, la CNA offre la sua presenza capillare nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino per contribuire ad accelerare la campagna di vaccinazione del mondo del lavoro e cercare di dare il proprio contributo alla lotta contro il Covid.
Moreno Bordoni, segretario della CNA di Pesaro e Urbino rilancia la proposta fatta al ministro del lavoro Andrea Orlando a quello della salute, Roberto Speranza e al nuovo Commissario dell’emergenza generale Francesco Paolo Figliuolo nelle ore scorse dal presidente nazionale della CNA, Daniele Vaccarino.
“Come CNA – aggiunge Bordoni – riteniamo che l’unico strumento per contrastare il proseguire di questa emergenza e frenarne l’impatto pesantissimo sull’economia, sia quello di intervenire massivamente con una veloce campagna vaccinale che aiuti le imprese e il Paese a riprendere progressivamente la normale attività. L’uscita dell’Italia e di questa provincia dalla crisi dipende dall’andamento della campagna vaccinale che però continua ad avere tempi troppo lunghi. Per questo siamo disponibili a mettere a disposizione da subito ogni nostra sede territoriale (sono 15 in tutta la provincia), e ben distribuite tra costa ed entroterra, per poter agevolare la campagna e permettere a tanti cittadini di raggiungere con facilità luoghi che già ben conoscono per adempimenti e servizi.
E CNA aggiunge che ora non serve modificare i protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro, che hanno dimostrato di funzionare evidenziando che non si può chiedere alle imprese più di quanto hanno fatto e continueranno a fare. I protocolli sottoscritti dalle parti sociali e gli oltre 20 codici di autoregolamentazione elaborati dalla CNA per ciascun settore hanno dimostrato di essere efficaci nel contrasto al Covid nei luoghi di lavoro. “Si tratta di norme – dice ancora il segretario della CNA Moreno Bordoni – che anche nei mesi più difficili, hanno tutelato lavoratori e gli stessi imprenditori che, soprattutto nelle piccole imprese, lavorano l’uno accanto all’altro.”
“Anche l’Inail – rimarca – dichiara che sette denunce di contagi sul lavoro da Covid su dieci riguardano il settore della sanità, dell’assistenza sociale e dell’amministrazione pubblica. Le imprese, anche le più piccole, si sono attrezzate, con fatica e con ingenti costi, per adottare e rispettare le molte regole e per contrastare il diffondersi del Covid nei luoghi di lavoro. Tutto ciò, a fronte di scarse e tardive misure di sostegno.
“Noi dunque – conclude Bordoni – siamo disponibili a fare la nostra parte e a renderci utili alla collettività non solo dal punto di vista logistico ma anche di informazione alla cittadinanza e al mondo delle imprese”.
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