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5 marzo 2021
Mister Pressing
Il meglio: temiamo più i poveri che imbrogliano che i ricchi che evadono: tutti (quelli che non hanno i problemi economici) sparano quotidianamente contro il reddito di cittadinanza, che loro definiscono di “fannullanza”. Poi – ecco spiegato il meglio – leggiamo una bella intervista della sociologa Chiara Saraceno, che, su
IlFattoQuotidiano.it, mette in tavola una verità che pochi osano affermare: “
Temiamo più i poveri che imbrogliano (quelli che non avrebbero diritto al reddito di cittadinanza ma ci provano e lo prendono; ndr)
che i ricchi che evadono“. Gli evasori sono assai più dei poveri che imbrogliano e costano assai più allo Stato, quindi a tutti noi.
Il peggio: i DPCM di Conte: “I DPCM sono contro la Costituzione“, tuonavano gli “eletti del diritto“, indignati per le apparizioni serali dell’allora presidente del Consiglio, l’avvocato e professore Giuseppe Conte, al quale non manca un po’ di conoscenza del diritto.
Il meglio: i DPCM di Draghi: ora che anche il nuovo presidente del Consiglio, il banchiere Mario Draghi, ha firmato il DPCM contenente le misure anti Covid-19, gli “eletti del diritto” tacciono. Stai a veder che non erano poi così anti costituzionali. Con una piccola differenza: Conte ci metteva la firma e la faccia, presentandosi ai giornalisti per illustrare le misure prese. Draghi ha firmato, ma la faccia la fa mettere a Gelmini; povera (Maria)stella, quasi quasi erano meglio i neutrini.
Il peggio: rinviato il voto. Il governo ha approvato il decreto legge che posticipa le Regionali in Calabria, le suppletive di Siena e le Comunali (vanno rinnovati i sindaci di oltre 1.200 comuni, tra cui Milano, Roma, Bologna, Napoli e Torino) a una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Precauzione da Coronavirus… Eppure a metà febbraio si è votato in Catalogna per rinnovare il parlamento locale e il 24 gennaio si sono svolte le elezioni presidenziali in Portogallo. Di più: domenica 7 marzo si vota a Barcelona e in altre località catalane per eleggere il presidente del FC Barcelona. Possono votare poco meno di centomila soci. Praticamente gli elettori di una città di discrete dimensioni. In Italia non si può votare, ma si può andare allo stadio a scortare, in massa, la squadra del cuore.
Il peggio: i presidenti di Regione: erano sempre indignati con i DPCM di Conte che chiudeva. E chiedevano di riaprire tutto, assecondati da Renzi e Salvini, riaperturisti da sempre. Ora fanno a gara a chi chiude prima.
Il peggio: la scuola ai tempi di Azzolina. L’ex ministra presa di mira da tutti, politici d’opposizione e genitori: “Sta cancellando la scuola“, urlavano all’unisono. Oggi che quasi tutte le scuole sono chiuse, e non perché lo ha deciso Azzolina, gli urlatori sembrano avere perso l’uso della bocca.
Il meglio: Crozza e i sottosegretari scelti da Draghi: “da whatever it takes a ndo cojo cojo!”. Nella precedente rubrica ci siamo chiesti: Mattarella e Draghi conoscono le persone scelte per gli incarichi di ministri e sottosegretari? Siamo in buona compagnia. Anche Maurizio Crozza si è posto la domanda: “perché se questi sono i migliori, chissà gli scartati. Mi sa che Draghi è passato dal famoso whatever it takes, a qualunque costo, a ndo cojo cojo“. Fra i sottosegretari citati, il 5Stelle Manlio Di Stefano, famoso per il messaggio “agli amici libici” dopo la tragica esplosione a Beirut. “Questo – ha ironizzato Crozza – se va a Senigallia saluta gli amici senegalesi“.
Il peggio: Mattarella non è Scalfaro: Crozza ha passato in rassegna alcuni di questi “migliori”, soffermandosi su Francesco Paolo Sisto: deputato di Forza Italia e anche avvocato di Silvio Berlusconi al processo escort (in parole povere, mignotte) in corso a Bari. Tanti anni fa, Oscar Luigi Scalfaro, l’allora presidente della Repubblica, rifiutò di accettare un altro avvocato di Berlusconi, Cesare Previti, alla guida del ministero di Giustizia. Invece, Mattarella e Draghi non hanno avuto dubbi su Francesco Paolo Sisto. Perché? Finora solo firme, niente parole. Tanto noi cittadini italiani siamo un po’ coglioni.
Il peggio: le minacce a Liliana Segre. “Aveva paura di morire la stronza? Non sono riusciti neanche i tedeschi ad ammazzarla… e ora ha paura di morire?“, è uno dei vomiti dei vigliacchi da tastiera, per fortuna identificati e denunciati, dopo che la senatrice, che onora anche Pesaro con la sua presenza e il suo impegno, ha fatto il vaccino anti Covid-19.
Il peggio: la ministra Bonetti su Renzi, l’Arabia Saudita e l’omicidio Kashoggi: Intervistata – si fa per dire – da SkyTg24, la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha affermato: “Come politica e ministro delle Pari opportunità ho ben chiare le grandi questioni che sono aperte sul tema dei diritti, che ha anche evidenziato lo stesso Renzi, ma sono altrettanto consapevole di quanto l’Arabia Saudita, come Paese del G20, sia un baluardo alla lotta al terrorismo e di come quel Paese abbia iniziato un primo percorso nell’allargamento dei diritti“. Il giornalista saudita Kashoggi fatto uccidere dal principe ereditario nel consolato di Istanbul, quindi fatto a pezzi, poi sciolto nell’acido fa parte del primo percorso. Per fortuna, ministra Bonetti, lei non deve farsi la barba, rischierebbe di avere la faccia affettata, insanguinata. Scusi il termine, sicuramente fastidioso, ma immagini il sangue di Jamal Kashoggi sparso sul pavimento del consolato del Paese che rappresenta il nuovo Rinascimento. Però può candidarsi ai Giochi Olimpici per competere nella prova di arrampicata sugli specchi. Avversari più agguerriti i suoi colleghi di partito.
Uno degli stadi che ospiteranno i prossimi campionati mondiali di calcio: ma a quale prezzo?
Il peggio: il Qatar: un altro Rinascimento?: Secondo un’inchiesta del Guardian, quotidiano inglese, più di 6.500 lavoratori stranieri sono morti negli ultimi dieci anni durante i lavori per realizzare le infrastrutture (stadi, alberghi, rete di trasporti) dei prossimi campionati mondiali di calcio, vergognosamente assegnati dalla FIFA al piccolo ma ricchissimo emirato, dove si trovano miliardi per finanziare le squadre del PSG e del Manchester City, ma non per pagare degnamente i lavoratori arrivati da paesi poveri, India, Nepal e Bangladeshi. Lì sì, come in Arabia Saudita, hanno risolto il problema del costo del lavoro.
Il peggio: la Supercopa de España in Arabia Saudita. Secondo i quotidiani sportivi catalani, giocare la prossima Supercopa in Arabia Saudita garantisce al Barcelona e alle altre protagoniste un bonus fisso di partecipazione di 6 milioni di euro. Visto che ci sono e non hanno alcun pudore a incassare denari da un paese che non esita a uccidere le voci dissenzienti, i vertici del calcio spagnolo potrebbero organizzare in Arabia Saudita anche la Coppa del Re, anzi la Coppa del Principe del Nuovo Rinascimento.
Il peggio: Martina e Minniti, i paracadutati. Avete letto bene, non paracadutisti, paracadutati. Mentre tanta gente ha perso il lavoro e attende con ansia di ricevere l’elemosina di Stato, c’è chi passa con noncuranza e indifferenza da un posto da ministro o parlamentare a un prestigioso incarico internazionale. Sono due esponenti del PD: Maurizio Martina e Marco Minniti. Il 13 gennaio 2021 Martina è stato nominato (da chi?) special advisor e vicedirettore generale aggiunto della FAO, organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura che ha sede a Roma in uno dei palazzi più brutti della capitale. La FAO dovrebbe occuparsi di migliorare i livelli di nutrizione e migliorare la vita delle popolazioni agricole, aumentando la produttività agricola delle popolazioni del terzo mondo. Intanto migliora la vita dei dipendenti. Marco Minniti, ex ministro dell’Interno, passato alla storia per essere stato candidato a Pesaro alle ultime elezioni politiche ed essere arrivato addirittura terzo, poi ripescato in altra regione, lascia il Parlamento e va a presiedere la neonata fondazione di Leonardo, la società controllata per il 30 per cento dal ministero dell’Economia che è l’erede di Finmeccanica. Nessuno mette in dubbio le qualità di Minniti, ma una bella spiegazione sui motivi che hanno portato alla sua scelta?
Il peggio: E’ morto Gresini, ma anche il giornalismo: la notizia della morte di Fausto Gresini pubblicata da tutti i giornali mentre il popolare ex campione del mondo di motociclismo era ancora vivo è una vergogna. Facciamo nostre le parole di Ernesto Branca, di SportFair: Sempre a caccia dello scoop, sempre a caccia di quella notizia da dare un minuto prima della concorrenza. Senza attendere le conferme ufficiali, puntando sul tutto e subito. E chissenefrega se sia vero o no. Non è morto solo Fausto Gresini, ma anche il giornalismo dopo questa colossale brutta figura, che manca di rispetto ad un uomo e alla sua famiglia, affranti dal dolore e consapevoli di come la situazione fosse ormai critica. Leggere della morte del proprio caro in mondovisione non sarà stato bello soprattutto per Lorenzo Gresini, che per giorni si è impegnato a dare aggiornamenti sulle condizioni del padre. Non a caso anche Lorenzo ha fatto sentire la sua indignazione: Voglio ringraziare la stampa che ha avuto così tanto tatto nel comunicare e divulgare una notizia non verificata, siete proprio avvoltoi!
Il peggio: di Covid-19 si muore anche a 60 anni: Fausto Gresini aveva 60 anni, compiuti pochi giorni prima di morire. Anche Milenko Savović, ex cestista serbo di 60 anni, è morto, vittima del Covid-19. Aveva indossato la maglia del Partizan Belgrado, anzi, secondo Vesti, quotidiano serbo era una leggenda dei grobari, dei becchini, come sono chiamati in Serbia giocatori e tifosi del Partizan: Vesti aveva annunciato il ricovero di Milenko in un ospedale della capitale, dove è morto il primo marzo. Sia Gresini sia Savović non avevano patologie pregresse.
Il peggio: di Covid-19 si muore anche a 43 anni. Purtroppo, il Covid-19 continua a circolare. Peggio ancora, circolano i negazionisti, ai quali raccontiamo una breve e triste storia. Il 27 febbraio è morto Francisco Rodríguez Sánchez, 43 anni, primo sergente dell’Armada, la marina militare spagnola. Era imbarcato nella Hespérides, nave di ricerche oceanografiche, diretta all’Antartide. Giunta all’altezza delle isole Canarie, a bordo era scoppiato un focolaio che aveva coinvolto numerosi membri dell’equipaggio, la maggior parte dei quali asintomatici. Sbarcato e prontamente ricoverato nell’ospedale universitario di Las Palmas, Francisco Rodríguez Sánchez è morto poche settimane dopo.
Il peggio: un bar di Sanremo e i suoi clienti. Proteste contro le restrizioni anti Covid in un bar di Sanremo. Poiché non si vive senza spritz, è assodato, il gestore ha servito aperitivi fuori orario, quindi oltre le 18. Quando sono arrivati agenti di polizia e vigili urbani, alla reazione del barista si sono accodati clienti e passanti. E non sono mancati i cori contro le forze dell’ordine: “La gente vuole lavorare, voi avete lo stipendio sicuro. Lo stipendio ve lo paghiamo noi“. Tutto questo nei giorni in cui molti ospedali sono allo stremo e i pazienti attendono per ore nei reparti d’emergenza.
Il peggio: Merelize Van der Merwe: Non paga di avere ucciso centinaia di animali, di leoni ed elefanti, la sudafricana ha pagato 1.500 sterline per divertirsi a uccidere una giraffa. Dopo averle sparato, le ha strappato il cuore che ha donato al fidanzato. Faccio mie le parole di Andrea Scanzi: Non c’è animale più inutilmente carogna dell’essere umano.
Il meglio: se il mondo fosse giusto… Merelize Van der Merwe dovrebbe soffrire non meno di quanto ha fatto soffrire gli animali che ha ucciso.
Il peggio: Mister Pressing che sbaglia un cognome. Nella precedente rubrica, raccontando il sottosegretario leghista che cita Dante ma era… Topolino, abbiamo sbagliato il cognome, scrivendo Zasso. Sasso, non Zasso.
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