2 marzo 2021
PESARO – Strada Panoramica San Bartolo, nell’omonimo parco, tra Fiorenzuola di Focara e Casteldimezzo, a circa 1,2 chilometri dallo splendido borgo che guarda verso la Romagna.
Dopo ore sui sentieri, una camminata sull’asfalto. All’improvviso, un’immagine attira l’attenzione: il tronco di un albero ricoperto di gommapiuma.
Arrivando da Fiorenzuola, si lascia la strada provinciale e s’imbocca la salita che conduce al colle, al cimitero di Casteldimezzo. Una strada asfaltata. Ma si può anche procedere su un sentiero sterrato che si ricongiunge più avanti alla strada. Siamo dalla parte della falesia, del mare.
In zona non ci sono altri sentieri…
La discesa verso ovest dalla sommità del colle del cimitero è ripida e pure pericolosa.
È per questo che è stata realizzata una sorta di “pista”, avvolgendo alcuni alberi di gommapiuma?
Chi ha concesso l’autorizzazione?
Chi ha collocato la gommapiuma attorno agli alberi, legandola con una corda arancione?
Si è trattato di un fatto estemporaneo, magari per proteggere i partecipanti a un’escursione?
Se così, chi ne ha autorizzato lo svolgimento?
Gli alberi interessati sono gli ultimi prima che il “sentiero” termini nella strada provinciale Panoramica San Bartolo.
Rivolgiamo queste domande all’Ente Parco, sperando di avere le risposte non pervenute sul servizio televisivo di “Domani è domenica“, trasmissione di Rai Due, che ha mostrato immagini dell’inviata accompagnata da ciclisti che pedalavano sulla Montagnola, area vietata alle biciclette.
La presenza della gommapiuma, che si sta sbriciolando, conferma la disattenzione con cui è seguito il parco naturale, ma anche – fosse confermata l’ipotesi di privati che si sono fatti la “pista” – l’arroganza di chi si ritiene in diritto di fare propria la cosa di tutti. Eppure il parco è ricco di sentieri per chi ama camminare e per chi preferisce pedalare. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Evidentemente non bastano a chi fa il padrone di un bene comune.
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