Scuole superiori marchigiane chiuse per una settimana da sabato 27 febbraio

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25 febbraio 2021

Nuova ordinanza di Francesco Acquaroli

Nuova ordinanza di Francesco Acquaroli

PESARO – Le scuole superiori della regione Marche tornano a chiudersi con didattica a distanza da sabato 27 febbraio a venerdì 5 marzo. Lo ha comunicato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli questa sera attraverso un post sui propri canali social:

“Nella giornata di oggi, a seguito delle analisi sull’andamento epidemiologico effettuate dai servizi regionali della sanità, abbiamo verificato un incremento significativo del tasso di incidenza del contagio nella fascia d’età delle scuole secondarie, che si registra in tutta la regione e in particolare sulla provincia di Ancona e di Macerata. Per questo, onde evitare scenari peggiori e in via precauzionale, per ridurre la circolazione del virus in ambito scolastico nelle classi di età maggiormente colpite, abbiamo deciso di adottare un’ordinanza che firmerò domattina. Da sabato 27 febbraio a venerdì 5 marzo (scadenza dell’attuale Dpcm), vanno in DAD al 100% tutte le scuole superiori delle Marche, e la seconda e la terza classe delle scuole medie della provincia di Ancona e della provincia di Macerata (la prima classe resta in presenza). Resta garantita la possibilità di svolgere la presenza per i laboratori, gli studenti con disabilità e con bisogni educativi speciali. Ci tengo a ricordare sempre che la responsabilità e il rispetto delle norme anticontagio riguardano ciascuno di noi”.

Il comunicato del sindaco Matteo Ricci:

Matteo Ricci intervenuto oggi sul suo profilo FacebookLa Regione Marche pensa alla chiusura delle scuole: «una scelta sbagliata e miope», secondo il sindaco Matteo Ricci. «Pare che il presidente Acquaroli voglia di nuovo chiudere le scuole superiori in presenza in tutta la Regione. La cosa può essere comprensibile temporaneamente ad Ancona, dove i dati sono in drastica crescita, ma non si spiega nel resto del territorio».

Sì allo screening agli studenti, no alla chiusura. «Fate i tamponi, non chiudete – è l’appello di Ricci, che continua -. Sono mesi che diciamo di fare lo screening periodico a tutti gli studenti. Troppo facile chiudere tutto scaricando i disagi sulla scuola e sulle famiglie per una miopia assurda. Una scuola sicura si può fare, basta volerlo. Da una parte chiedono di riaprire tutto ogni settimana e dall’altra la prima cosa che fanno è chiudere di nuovo la scuola. Una scelta sbagliatissima e miope».  Intanto oggi il Comune di Pesaro ha annunciato le date degli screening a studenti delle superiori e medie: si comincia il 4 e 5 marzo, per proseguire 11 e 12 marzo.  «Una scuola più sicura ci può essere –conclude Ricci -, basta usare i tamponi in magazzino».

Il comunicato del deputato Pd Alessia Morani:

“L’amministrazione regionale delle Marche rifiuta di effettuare i tamponi agli studenti ma decide di applicare la didattica a distanza per le scuole superiori al 100% per la prima settimana di marzo. Una scelta irragionevole e irresponsabile con cui la giunta di destra colpisce i nostri ragazzi”. A denunciarlo è Alessia Morani, deputata del Pd, che già nei giorni scorsi aveva chiesto conto del perché non venisse effettuato uno screening generalizzato nelle scuole.

Alessia Morani (Foto Filippo Baioni)

Alessia Morani (Foto Filippo Baioni)

“Nel tavolo regionale di confronto di oggi – spiega Morani – l’assessore Saltamartini ha comunicato che ‘a causa del diffondersi di varianti e in preparazione della vaccinazione del personale scolastico la regione Marche pubblicherà un ordinanza per cui da sabato 27 febbraio le scuole secondarie di secondo grado di tutta la regione e quelle di primo grado solo nella provincia di Ancona applicheranno la DAD al 100% per la prima settimana di marzo. A seguito anche del numeroso aumento dei contagi nella provincia di Ancona in cui sono già state disposte chiusure limitrofe, per arginare la situazione si disporrà la chiusura anche per le province adiacenti’. Insomma, a scontare l’incapacità dell’amministrazione di far fronte all’emergenza sono i nostri giovani, a cui viene negata la possibilità di frequentare la scuola in presenza, con tutte le conseguenze negative sul piano della didattica e della socializzazione”.

Tra l’altro – sottolinea Morani – questo comporta anche un grande spreco di denaro pubblico, dato che la Regione ha già acquistato migliaia di kit per tamponi rapidi. La situazione dei contagi nella nostra regione consiglierebbe proprio un monitoraggio costante degli studenti a tutela della loro salute, degli insegnanti, del personale ATA e delle loro famiglie. Perché la giunta Acquaroli non lo fa? Purtroppo nessuno ci ha risposto”.

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