di Redazione
22 febbraio 2021
PESARO – Massimiliano Amadori è il nuovo capo di gabinetto. Prenderà il posto di Franco Arceci, che va in pensione, ma continuerà per un anno a lavorare gratuitamente per il Comune. L’annuncio, questa mattina, del sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che spiega: «La procedura si è conclusa sabato, domenica abbiamo visionato i curriculum e la mia scelta è ricaduta Amadori, una persona di grande onestà e di cui mi fido ciecamente». Alle spalle, «un lungo impegno nel quartiere, in Consiglio comunale, nelle società partecipate, oltre ad un’esperienza politica notevole. In questi anni ha dimostrato una grande capacità di lavoro, dialogo e confronto con le persone», lo dimostra anche il grande consenso elettorale, durante le amministrative del 2019. «A Massimiliano “Lothar” Amadori, un grande in bocca al lupo».
L’encomio a Franco Arceci. In Comune dal 2005. Prima come portavoce di Ceriscioli, poi capo di gabinetto di Ricci, Franco Arceci rimarrà per un anno a servizio del Comune, gratuitamente: «Sono convinto che lavorerà più di prima –commenta Ricci -. Allo scoppio della pandemia siamo stati travolti. Dopo qualche giorno, qui non c’era più nessuno. Franco Arceci è stato sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene. Ed era il primo che sarebbe dovuto rimanere in casa, ma non lo ha fatto perché ha cercato di interpretare lo stato d’animo della città, il suo dolore. Ha anche spiegato a chi lavora qui che l’ufficio del sindaco era l’ultimo che doveva chiudere e che la porta del primo cittadino deve sempre rimanere aperta. Sta qui l’essenza e il valore di Franco. È il nostro CR7, un fenomeno della pubblica amministrazione».
Arceci lascia solo per una questione anagrafica, «un incarico che ha interpretato in maniera efficace e decisiva – si legge nella pergamena consegnata firmata dal sindaco -. Le eccellenti abilità organizzative, le autentiche e straordinarie capacità relazionali, coniugate a una non comune attitudine all’ascolto, gli hanno permesso di conseguire risultati di assoluto rilievo…Uomo di cultura, tessitore paziente abile a far nascere solidarietà, è stato prezioso e dirimente nelle tante sfide alle quali si è trovato davanti».
Le voci. Emozionato, «sin dal risveglio di questa mattina», Massimiliano Amadori ha esordito ringraziando il sindaco per «questa scelta che mi onora. Per quanto riguarda il mio lavoro credo che, in sostanza, con la nomina di oggi cambi la forma ma non sostanza. Proverò a risolvere problemi e ad aiutare una maggioranza a cui sono molto legato. Il lavoro fatto in Consiglio – un ottimo ricordo – mi ha fatto crescere nonostante sia stato a tratti difficile: tutti mi hanno dato una mano e tutti hanno dato il massimo. Spero di averlo svolto nel miglior modo possibile». A partire da lunedì «mi impegnerò al massimo per avvicinarmi il più possibile a quanto fatto da Franco Arceci» che continuerà a svolgere il suo ruolo, gratuitamente, durante quello che Amadori ha definito «un anno ibrido che rassicura tutti, me per primo. È un’occasione per me per imparare tante cose: ruberò con gli occhi il lavoro quotidiano di Arceci, per imparare il più possibile da lui. C’è tanta voglia di fare».
«È un encomio inaspettato» ha sorriso Franco Arceci nell’ascoltare le parole lette del sindaco: «Sono commosso perché cerco di fare il meglio senza pensare a come dev’essere svolto il lavoro» ha detto prima di spiegare il perché della scelta di rimanere un altro anno a svolere la sua funzione gratuitamente: «Nonostante sia un incarico pesante e complicato a me piace, e riesco a svolgerlo senza sforzi eccessivi. Penso di poter continuare e creare un ufficio di capo di gabinetto che svolga in maniera efficace le funzioni per cui è chiamato». Un obiettivo alto «non semplice da raggiungere, dipende dai sindaci e dalle situazioni che capitano». Arceci continuerà dunque a svolgere una duplice funzione di raccordo: «Quella tra la parte politica e amministrativa del Comune e quella tra l’Amministrazione e la città e i suoi abitanti». «Al sindaco – ha aggiunto – riconosco un ruolo di notevole peso e gratificazione. Svolgerò il mio lavoro per un altro anno perché lavoro volentieri in un Comune capace di dare gratificazioni. Qui c’è un progetto sulla città; c’è la capacità di comunicare tale progetto; c’è la fantasia amministrativa nel realizzare cose nuove; c’è la capacità di attrarre investimenti importanti. Sono obiettivi che gratificano e che spingono a dare una mano per realizzarli».
Amadori si è dimesso dal ruolo di consigliere comunale. La prima tra i “non eletti” nelle fila del PD, e che dovrebbe subentrare ad Amadori, è Cinzia Ceccaroli. Nei prossimi giorni verrà reso noto il nome del nuovo capogruppo del PD.
Infine, un pensiero a Massimo Ceriscioli, padre dell’ex presidente della Regione Luca Ceriscioli, scomparso qualche giorno fa a causa del Covid-19. «Addolorato e sorpreso per la sua scomparsa, persona di grande tempra e forza d’animo. Siamo cresciuti con la sua figura, mi stringo attorno alla famiglia».
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