di Redazione
26 gennaio 2021
L’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini
PESARO – “È un’iniziativa del sindaco di Pesaro ed io non ho alcun interesse ad avviare conflitti istituzionali. La funzione sanitaria e’ affidata alla Regione e la Regione ne risponde di fronte a tutti gli organi: quella e’ un’iniziativa del Comune e non so se un Comune puo’ entrare in una scuola e fare i tamponi. Il fai da te in materia sanitaria non e’ possibile”. L’assessore regionale alla Sanita’, Filippo Saltamartini intervistato dalla Dire, intende spegnere le polemiche nate intorno alla proposta lanciata dal primo cittadino, Matteo Ricci, che ha acquisito i tamponi rapidi per avviare dal 28 gennaio lo screening di massa tra la popolazione scolastica delle superiori della sua citta’. Ma Saltamartini non intende indietreggiare su quanto detto finora. “C’e’ poi tutto il tema dei dati personali e della congruita’ della spesa- continua Saltamartini-. Un sindaco, per esempio, non puo’ comprare i carri armati. C’e’ tutta una situazione che deve essere valutata, ma non spetta a me giudicare questo. Noi abbiamo semplicemente acquisito un parere da parte dei dirigenti della Sanita’ regionale che ci hanno detto chiaramente che non potevamo consegnare questi tamponi ad un Comune perche’ non rientra nelle sue finalita'”. L’assessore leghista poi avverte l’amministrazione comunale pesarese. “I tamponi sono pagati dallo Stato e noi dobbiamo rendicontare al ministero della Salute e dell’Economia il corretto uso di questi tamponi- conclude Saltamartini-. Poi ci sono organismi che giudicano se l’impostazione e’ corretta: la Corte dei Conti e anche la Procura della Repubblica perche’ esiste anche il reato di usurpazione di funzione pubblica”.
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