Sconfitta, ma non bocciata: la Vuelle ha tenuto a Sassari per due-terzi di match. Le assenze hanno rispolverato un buon Drell

di 

18 gennaio 2021

PESARO – Non è una partita facile da interpretare quella di ieri sera contro Sassari, perché il 99 a 74 finale, potrebbe far pensare ad un match dominato dal Banco di Sardegna, ed in parte è veritiero, ma la Vuelle ha comunque retto per 25 minuti, quelli dove la percentuale da tre le ha consentito di rimanere attaccata agli avversari, crollando però quando il tiro da fuori non è più entrato, mentre la Dinamo continuava invece a trivellare la retina senza sosta, con una percentuale che è sempre rimasta sopra al 50%.

E non è facile da interpretare neanche la prestazione di Justin Robinson, un playmaker vero, di quelli che prima c’è la squadra, poi viene il suo tabellino, perché 14 assist sono importanti, e teoricamente contano come una trentina di punti, ma se segni il tuo primo canestro al 34esimo, e sbagli 13 dei 15 tiri tentati, qualcosina da correggere c’è, specialmente in una serata in cui devi sopperire all’assenza di due titolari.

Ma attenzione a parlare di sfortuna, in un campionato dove purtroppo, le assenze per Covid-19 devi metterle in preventivo, e quando ti sei affidato a Carlos Delfino, conoscevi la sua carta d’identità e i suoi problemi fisici, puoi parlare di sfortuna nel caso dell’infortunio di Massenat, che si è rotto il polso durante una partita, ma per il resto devi fare buon viso a cattivo gioco, e sopperire alle assenze, chiedendo ai presenti un impegno ancora maggiore.

Impegno che in casa Vuelle non è mancato neanche a Sassari, ma non è stato sufficiente, in primis, perché dall’altra parte c’era una big del nostro campionato, una squadra destinata a rimanere nelle prime quattro posizioni fino al prossimo maggio, ed in seconda battuta, sarebbe servita una partita quasi perfetta per provare a portare a casa i due punti, ma Pesaro c’è riuscita solo per 25 minuti, esaurendo le energie nei restanti 15, quelli dove Pozzecco ha potuto schierare un quintetto più riposato, perché il roster sassarese è più profondo e di maggior qualità rispetto a quello pesarese, dove a Serpilli sono stati concessi 18 minuti, e non puoi sperare che il buon Beniamino Basso riesca a fermare Bilan,

drellMa non tutto il male viene per nuocere, perché le assenze di Tambone e Delfino, hanno dato la possibilità a Repesa di dare fiducia ad Henri Drell, che la fiducia nei propri mezzi ancora non c’è l’ha al 100%, ma a livello tecnico, il ragazzo non è malaccio, con un primo passo in palleggio che ci fa dimenticare i suoi 204 cm, e un tiro naturale che può far male, ma siamo ancora lontani dal rendimento di uno straniero, e il povero Repesa dovrà continuare a dargli delle sonore manate sulla schiena, per farlo rimanere concentrato, e tirarne fuori un giocatore vero.

Discorso diverso per Gerald Robinson, onesto mestierante del parquet, dotato di una discreta intelligenza tattica, ma non baciato dal talento puro, che se la cava come può, forzando qualche entrata e qualche conclusione, il giusto cambio per Tambone, che a sua volta, è il giusto cambio per Massenat, col piccolo problema che l’haitiano tornerà disponibile solo a metà marzo, e che il buon Matteo, potrà essere schierato solamente quando tornerà ad essere negativo al Covid-19, senza nessuna certezza sulla data del rientro.

Perdere di 25 non fa mai piacere, e la classifica ancora non è drammatica, ma guai a pensare che la sconfitta sia da addebitare solo alle assenze, o alla sfortuna, altrimenti nessuno si prenderà le sue responsabilità, la Vuelle è attesa da due match casalinghi, contro Cantù e Venezia, con l’obbligo di aggiudicarsene almeno uno, a prescindere da chi ci sarà o non ci sarà, per non gettare al vento, tutto quello di buono conquistato in questi mesi.

I PIU’…..

Henri Drell: Guardi le sue statistiche, e pensi che siano in linea con quelle di un “normale” straniero, ma il ragazzino estone finora viaggiava a 4 punti di media, con la speranza che la prestazione contro Sassari, non rimanga una caso isolato.

Ariel Filloy: Seconda partita positiva per l’argentino, che sta ritrovando i suoi tiri, e la voglia di essere un fattore, anche se ancora ci aspettiamo qualcosina di più da Ariel.

Justin Robinson: 14 assist, prende per mano la squadra e mette sempre in ritmo i compagni, vincendo il duello contro Spissu, ma ……

E I MENO DELLA SFIDA SASSARI – PESARO

Justin Robinson: ….. ma difficile vincere, se il tuo leader offensivo sbaglia 13 delle 15 conclusioni tentate, in una serata dove i suoi punti sarebbero serviti più del solito.

Selezione dei tiri: 39 triple tentate, a fronte di 32 conclusioni da due, per una Vuelle che fa troppo affidamento al suo tiro da fuori, un’arma a doppio taglio, che rischia di scoppiarti in faccia, quando non funziona a dovere.

Falli subiti: E se tiri troppo da fuori, difficile subire falli, ed andare in lunetta, e infatti la Vuelle ha tirato un terzo (8) dei liberi tentati da Sassari (24).

IL MOMENTO DELLA SQUADRA

Per un allenatore attento ai dettagli come Repesa, non deve essere stato piacevole passare il sabato pre partita senza allenarsi, aspettando l’esito dei tamponi, per poi salire sul pullman che ti porta fino all’aeroporto di Linate, dove ti attende il volo per Sassari, mentre ti arriva la notizia che su quell’aereo, oltre a Tambone, non salirà nemmeno capitan Delfino.

Ma le scuse servono poco, perché alla fine “cinque che vanno sul parquet”, li hai comunque, ma è innegabile che per una squadra come la Vuelle, rinunciare a due titolari, abbia il suo peso, ma non è colpa di Delfino o Tambone, se sui due liberi sbagliati da Spissu, nessuno ha preso il rimbalzo, consentendo allo stesso Spissu di tirare libero da tre punti, e se catechizzi Zanotti per tutta la settimana sulla pericolosità dal perimetro di un tiratore come Bendzius, e poi lo lasci libero di tirare coi piedi per terra, non puoi evitare di ricevere il “trattamento Repesa”, quelle sonore pacche sulla schiena, che ti rimangono impresse non solo nel fisico.

Se perdi di 25, i particolari dovrebbero essere poco importanti, ma non è così, perché nel primo tempo, la difesa pesarese ha retto benino, subendo due-tre canestri allo scadere dei 24 secondi, che fanno imbestialire un coach, anche se poi gli avversari devono essere bravi a metterli, ma una squadra in emergenza come la Carpegna Prosciutti di Sassari, non può permettersi di essere anche distratta.

Perché è sempre dalla difesa che parte tutto, dalla capacità di non concedere tiri facili e di commettere fallo quando serve, anche se a parziale scusante, nella testa dei giocatori, quando mancano un paio di compagni, scatta quel meccanismo mentale, che ti fa pensare che sia meglio non sprecare falli, per rimanere il più possibile sul parquet, facendo scendere di uno step l’intensità difensiva.

Poi, naturalmente, bisogna fare anche canestro, e con Cain annullato dai raddoppi continui della difesa sassarese, toccava agi esterni produrre punti, e qui torniamo alla cattiva serata al tiro di Justin Robinson, e alla mancanza di giocatori abili negli uno contro uno, specialità solo di capitan Delfino, ed in parte di Gerald Robinson, e se la palla non arriva dentro al tuo unico pivot, e gli esterni non battono l’avversario dal palleggio, non ti rimane che tirare da tre e sperare in una serata magica.

Ma di magico a Sassari si è visto poco, e non è sulla magia che puoi fondare una squadra, ma sul duro lavoro settimanale in palestra, e sulla capacità di rimanere concentrati per 40 minuti la domenica, lo sa bene coach Repesa, conscio che quella contro Cantù sarà una partita fondamentale per raggiungere l’agognata salvezza.

DAGLI ALTRI PARQUET

Milano conferma di essere in un ottimo momento di forma, rifilando un trentello a Reggio Emilia, allungando il vantaggio sulle concorrenti, complice la sconfitta casalinga inflitta da Venezia a Brindisi, con i pugliesi raggiunti al secondo posto, oltre che da Sassari, dalla Virtus di Teodosic e Markovic, 20 assist in due nella vittoria a Cantù, Trieste dimostra di essere una squadra da playoff, andando a segnare 101 punti a Cremona, mentre nel posticipo, una buona Treviso espugna il parquet di Trento, in una sedicesima giornata che ha visto la Fortitudo riposare e il match tra Brescia e Varese rimandato causa Covid-19.

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>