La Vuelle senza Delfino e Tambone a Sassari dura un tempo: vince il Banco di Sardegna (99-74)

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17 gennaio 2021

Sassari-Vuelle (screenshot tratto dalla pagina Fb della Vuelle)

Sassari-Vuelle (screenshot tratto dalla pagina Fb della Vuelle)

BANCO DI SARDEGNA SASSARI – CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 99-74
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Spissu 9, Chessa 1, Bilan 14, Treier 10, Kruslin 15, Katic 6, Re 1, Burnell 17, Bendzius 16, Gandini 0, Gentile 10. All. Pozzecco
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Drell 16, Filloy 13, Calbini 0, Cain 3, Robinson J. 5, Robinson G. 10, Basso 0, Serpilli 9, Filipovity 13, Zanotti 5. All. Repesa
ARBITRI: Lanzarini, Borgo, Belfiore
PARZIALI: 23-19, 21-22, 28-20, 27-13

SASSARI – Secca sconfitta subita sul parquet di Sassari, da una Carpegna Prosciutto che regge un tempo, subendo però nella ripresa la maggiore precisone da tre del Banco di Sardegna, che si aggiudica il match per 99 a 74. A parziale scusante, la Vuelle ha dovuto fare a meno di Delfino e Tambone, concedendo minuti a Serpilli e Basso, con Drell alla sua migliore prestazione stagionale, autore di 16 punti. Sconfitta che speriamo non lasci strascichi, perché domenica prossima arriva Cantù, in una partita chiave per non doversi guardare nuovamente alle spalle.

PRIMO QUARTO

Sassari senza Devecchi, out per la stagione, in attesa della firma di Happ, al posto del partente Tillman, Vuelle senza Tambone, rimasto a Pesaro in isolamento, e senza Delfino, bloccato dal mal di schiena, e allora coach Repesa schiera Jerome Robinson e Gerald Robinson da esterni, Henri Drell da ala piccola e la coppia Filipovity-Cain sotto i tabelloni, partono bene i padroni di casa, con un paio di canestri facili, e la Vuelle si affida a Drell per togliere lo zero dal tabellone, con Robinson G. a segnare in entrata il 4 a 6 e quando Filipovity infila la tripla dall’angolo, la Carpegna Prosciutto si porta avanti (9 a 6), anche se l’ungherese commette un prematuro secondo fallo, con Zanotti a prendere il suo posto sul parquet, si segna poco in questo avvio di partita, anche se il quinto punto di Drell porta gli ospiti sul 12 a 11, mentre Sassari si affida alle triple di Bendzius per tornare in vantaggio, Repesa deve schierare anche i suoi giovani, con Basso e Serpilli che dovranno farsi trovare pronti, anche se Bilan non è proprio il cliente ideale per il buon Beniamino, mentre da Filloy ci aspettiamo la stessa grinta messa contro Brescia, e l’argentino si presenta con un sottomano e una tripla, in un primo quarto che si chiude sul punteggio di 23 a 19 per il Banco di Sardegna.

SECONDO QUARTO

Con una rotazione ridotta, ci sarà da tenere d’occhio la situazione falli, evitando di commettere quelli stupidi o inutili, mentre in attacco, Justin Robinson dovrà aumentare il numero delle sue conclusioni, continuando comunque a dispensare assist, come quello del 21 a 26 per Cain, con Serpilli ad infilare la tripla del meno due, per una Vuelle che si affida al suo tiro da fuori, con alterne fortune, mentre Sassari ha in Bilan un punto di riferimento importante dentro l’area. Le due squadre non brillano per la qualità del loro gioco, con qualche palla persa di troppo, tanto che coach Repesa chiama il suo primo timeout, per cercare di scuotere una Vuelle ferma a quota 24 da troppo tempo, mentre la Dinamo vola a più otto, la seconda tripla di Drell ridà ossigeno alla Carpegna Prosciutto, con l’estone a schiacciare il meno tre, ma se concedi a Spissu una tripla, dopo che il play sassarese ha sbagliato due liberi, lui che è il più preciso dalla lunetta dell’intero campionato, non puoi pretendere che Repesa la prenda bene, e infatti il coach croato chiama un altro timeout, che produce il 13esimo punto di Drell e un assist tra i due Robinson, con Zanotti a pareggiare a quota 38, in un secondo quarto che vede il Banco di Sardegna tornare negli spogliatoi in vantaggio per 44 a 41.

Le statistiche di metà partita evidenziano i 14 punti segnati da Drell, per una Vuelle che sta tirando benino da tre (8 su 19), ma non bene come Sassari (8 su 15), e sta subendo anche nella lotta a rimbalzo (20-17), da segnalare i zero punti a referto di Justin Robinson, anche se il newyorchese ha distribuito otto assist nei primi venti minuti.

TERZO QUARTO

Dei 35 tiri presi da Pesaro nel primo tempo, ben 19 sono stati dalla linea dei tre punti, e crediamo che il trend continui nella ripresa, anche se la palla dentro a Cain dovrebbe arrivare con maggior continuità, per provare a caricare di falli Bilan, che con un semi gancio porta Sassari sul più cinque e dalla lunetta porta i padroni di casa sul 53 a 43, break interrotto da una tripla di Filipovity, ma l’inerzia sembra essere passata dalla parte della Dinamo, che vola sul più 11 e costringe coach Repesa a chiamare timeout, anche se non sarà per niente semplice risalire la china, complice una difesa che non morde più come nel primo tempo e concede troppi canestri non contestati, Filloy e Serpilli provano a tenere la Vuelle dentro il match con un paio di triple, ma servirebbero i punti di un Jerome Robinson ancora fermo a zero, con sei errori dal campo, e una situazione falli diversa da quella indicata del tabellone, con Sassari che commette il suo primo fallo solo al 26esimo, mentre Pesaro ha già esaurito il bonus e fatica maledettamente a trovare la via del canestro, in un terzo quarto in cui ha segnato 20 punti e che si chiude sul punteggio di 72 a 61 per il Banco di Sardegna.

ULTIMO QUARTO

Difficile sperare di rientrare da meno undici, servirebbe una percentuale da tre fantascientifica ed una difesa più efficace di quella vista nel terzo quarto, ma la Dinamo è una squadra solida e si porta subito sul più 15, dando la spallata decisiva ad un match che la Vuelle dovrà cercare di onorare comunque fino al 40esimo, con quattro uomini in doppia cifra, mentre Sassari continua a bombardare il canestro pesarese, con una percentuale sempre superiore al 50%, e sull’84 a 65, possono già scorrere i titoli di coda, anche se mancano ancora sei minuti, arrivano finalmente anche i primi tre punti di Jerome Robinson, ma sul meno venti servono a poco, con Repesa che continua ad allenare e ad arrabbiarsi con i suoi giocatori, che sembrano avere mollato gli ormeggi troppo presto, anche se non c’è una differenza canestri da difendere, visto che Sassari aveva vinto anche all’andata e concede il bis al ritorno, aggiudicandosi il match col punteggio finale di 99 a 74.

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